Storia di rifugiati: menzione d’onore a Paola Cecchini dal Premio ‘Le Grazie Porto Venere-La Baia dell’arte’

Icona dei rifugiati, figlio di rifugiati lui stesso, presidente della onlus ‘Stay human’ con sede a Pesaro, la vita di Musli A. è ricca di tante storie:
-l’incontro con i migranti lungo la cosiddetta ‘rotta balcanica’ dove ‘donne con visi appassiti tenevano in braccio bambini semi-addormentati, mentre gli uomini -carichi come muli – portavano sulle spalle ciò che restava della loro ex vita’;

  • il tipico viaggio per arrivare in Italia dalla Macedonia, organizzato dai cosiddetti ‘trafficanti di uomini’ sulla base di un copione prefissato;
  • il suo parco-giochi fino ai 4 anni (lo spiazzale davanti al cimitero di Nola);
    -la consapevolezza di ‘essere uno zingaro’ a sei anni, ‘quando i genitori dei miei compagni hanno fatto un presidio davanti all’Istituto scolastico perché non mi volevano in classe’;
    -la fondazione della onlus ‘Stay human’ nel 2016 quando ha capito che ‘era il modo più semplice per aiutare concretamente i rifugiati’;
    -la denuncia per odio razziale nei confronti del senatore Salvini, all’epoca Ministro dell’Interno italiano…
    Raccontando questa storia, ho ottenuto una menzione d’onore alla 10a edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa ‘Le Grazie Porto Venere-La Baia dell’arte’ organizzato dall’associazione culturale ‘Il volo dell’arte’ (patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di La Spezia e del Comune di Porto Venere).
    La premiazione avverrà domenica 2 ottobre p.v., presso il quattrocentesco Refettorio del Convento degli Olivetani nel Comune suddetto (inizio ore 15).