SAN DONATO MILANESE: AEREO PRECIPITA SU PALAZZINA

A San Donato Milanese, ieri  è precipitato un aereo il PC12 diretto in Sardegna  su una palazzina disabitata, forse perchè in fase di ristrutturazione, probabilmente destinata ad un’area di parcheggio.

Nello schianto sono morte 8 persone .

La procuratrice Tiziana Siciliano  che è giunta sul posto al fine di effettuare i primi rilievi, ha confermato la morte degli 8 passeggeri, amici e familiari del ricco guidatore ivi  compreso , il quale è un rumeno di cittadinanza  tedesca..La Siciliano notifica la difficoltà di tirare da sotto le macerie i cadaveri e il forte impatto dell’aereo

L’incidente  è accaduto intorno alle 13:15; l’aereo era decollato pochi minuti prima dall’aereoporto di Linate, che si trova poco distante dal luogo dell’incidente.

Si vocifera su una manovra del pilota  diversa da quella regolare al fine di evitare lo schianto: un testimone oculare ha parlato di fiamme che uscivano dal motore, altri dicono di non aver visto nulla. La notizia certa è che l’aereo è andato in picchiata sull’edificio e poi si è schiantato.

Durante la settimana questo edificio è affidato agli operai che fanno parte dell’ azienda dei trasporti milanese.

L’area dell’ accaduto è densamente frequentata, in quanto è presente la fermata della metropolitana, è un’area di snodo per la presenza di molti uffici ed  è anche una zona residenziale, per cui le vittime dell’incidente potevano essere molte di più.

Non è ancora chiaro se sia stato lanciato un allarme dal veicolo che è un monomotore, ma sappiamo che ci sono delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona le quali hanno ripreso il momento dell’impatto: speriamo in chiarimenti anche da parte della scatola nera sulla dinamica.

Tra le salme, sono presenti 2 nostri connazionali:papà Filippo di 33 anni  col suo piccolino di 1 anno.

L’ 8 ottobre  è la data che ricorda il disastro aereo di Linate che ha portato più vittime di tutta la storia del nostro Paese, infatti nel quartiere c’è una strada in ricordo delle vittime .

Che dire! Fortuna nella sfortuna,  in quanto in un giorno lavorativo sicuramente le vittime sarebbero state di più.

Attendiamo l’evolversi delle notizie.

a cura di Rosa Arpaia