Saldi in Campania posticipati. Ecco quando inizieranno.

A partire da ieri, 2 Gennaio sono partiti i saldi della stagione invernale in molte regioni d’Italia, ma la Campania non compare tra queste.

La data a riguardo è ancora incerta.

Secondo il calendario della Confcommercio, in Basilicata, Molise e Valle d’Aosta i saldi sono iniziati ieri, mentre il 7 Gennaio toccherà alla Puglia, Sicilia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia.

Il 9 in Umbria e il 12 nel Lazio, 16 Marche e Bolzano (zona non turistica), 29 Liguria e 30 Emilia Romagna e Bolzano (zona turistica)

Per la Campania, la data provvisoria sarebbe dovuta essere il 5 ma la decisione è ancora in dubbio.

Il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli avrebbe addirittura ipotizzato un possibile slittamento dei saldi a Febbraio.

Come reagiranno gli Emotional buyers?

Molte sono le persone che aspettano i saldi con grande ansia e adrenalina. Lo sanno bene gli  emotional buyers, quelli che, a fronte di un litigio, di una giornata storta in ufficio, escono e vanno a fare acquisti come forma di ansiolitico, per sedare emozioni negative, quali tristezza, rabbia. L’inizio degli sconti, infatti, viene spesso visto anche come un utile antistress, una valvola di sfogo o semplicemente una pausa di spensieratezza.

Ed è proprio la spensieratezza che manca in questo periodo a causa dell’emergenza sanitaria in cui stiamo vivendo.

Responsabile dei ritardi e dei posticipi dei saldi in Campania è proprio il Covid 19, e il continuo passare da zona gialla, arancione rossa in base al numero dei contagi.

Tuttavia, la regione ha fissato per domani, 4 Gennaio, una riunione con le associazioni di categoria per decidere la data.

Come sappiamo il virus ha mandato in ginocchio l’economia, portando alla chiusura definitiva anche di grandi brand da sempre capisaldi della moda, e di conseguenza, i negozianti appartenenti alle zone rosse sono stati costretti a chiudere, lasciando la merce consegnata ancora invenduta.

I saldi potrebbero essere un’arma a doppio taglio. Perché?

Se da un lato i vari sconti e le vantaggiose offerte potrebbero spingere i negozi a vendere di più, dall’altra i commercianti rimpiangono l’ampia quantità di merce rimasta invenduta nel periodo natalizio, il quale sarebbe dovuto essere quello più prospero, e svendere a prezzi stracciati sarebbe un ulteriore passo falso e perdita di denaro.

Solo un altro giorno di attesa, quindi, per gli emotional buyers, gli shopping lovers o semplicemente per chi cerca quella ventata di libertà e distrazione da questo periodo buio.

a cura di Anna Antonucci