Perchè Sanremo è (sempre) Sanremo…

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Cosa è, Sanremo? C’è poco da fare, è tutto tranne che un Festival della Canzone Italiana… ??????

Provo a spiegare. Le Canzoni ci sono, nuove. I Cantanti ci sono. I conduttori ci sono. C’è la scenografia, l’orchestra, tutto l’apparato di un Festival.Ma Sanremo non è un Festival, secondo me.Sanremo è #Casa. È #Famiglia. È il #Focolare intorno a cui, ogni sera, per cinque sere, gli italiani si siedono a ascoltare le Canzoni, a spettegolare su ospiti e conduttori, a ridere (o no) degli sketch, a canterellare i ritornelli più orecchiabili. Sanremo è un luogo dell’Anima d’Italia. ?????

Amadeus ha aperto ieri sera il 71° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, è partita magicamente l’astronave 2021 di questa edizione straordinaria “che mai avrei pensato possibile” dice. Un Festival “fatto pensando al Paese reale, quello che sta lottando per ritrovarsi” continua il conduttore e direttore artistico che afferma di aver scoperto “che la normalità è una cosa straordinaria, e per ritrovarne un po’ abbiamo lavorato in maniera straordinaria”. Poltrone vuote e applausi finti, “sono registrati, mi rincuora pensare che siano i vostri applausi da casa”. E “con immensa gioia nel cuore” dichiara aperta questa edizione. Con i primi tredici Big in gara, i primi quattro Giovani (promossi alla semifinale di venerdì Folcast Gaudiano, bocciati Avincola Elena Faggi), i tormentoni di Fiorello che gioca con le poltrone vuote, con molto show e tanta cautela, l’insistenza nel non ignorare il momento in cui viviamo. Torna all’Ariston Diodato con Fai rumore con cui ha vinto un anno fa, canzone diventata poi “l’inno dei balconi”, arriva Alessia Barani, l’infermiera il cui volto segnato dalla mascherina divenne la foto simbolo dell’impegno degli operatori sanitari contro il coronavirus. Amadeus lancia un appello per Patrick Zaki, lo studente e attivista arrestato e detenuto al Cairo dal 7 febbraio dello scorso anno: “Possiamo solo augurarci che torni libero e che torni a studiare nella sua Bologna”.

Anche per questo (ma non solo), secondo me, è importante che anche in piena Pandemia Sanremo resista insieme a Noi. Non ci sarà neppure stasera pubblico in sala, per chi canta sarà un problema, mancherà, dicono, il calore degli applausi. Ed è vero che il teatro si fa in due, e senza pubblico diventa un solitario. Ma nel mondo virtuale in cui si colloca questo Sanremo, la presenza è in assenza. Le lamentazioni dei cantanti ne tengono conto? Sanremo è sempre Sanremo, direi, traslitterando quello che cantava a proposito della Domenica, nei radiosi Anni Cinquanta, il celebre presentatore (allora si chiamava così) Mario Riva. Si sveglia la città con le campane.

E magari si sveglia l’Italia con le Canzoni e così ci carichiamo della energia che ci serve per restar saldi dentro la battaglia che dobbiamo continuare a fare per contenere il Covid e sulla quale al momento in tanti tentennano, purtroppo…

Ma la Musica anche in questo 2021 a Sanremo e in Italia (come l’Amore) non può Aspettare. Mai!

(Articolo a cura di Antonella De Novellis)