Lo scorso 30 ottobre è uscito il nuovo singolo di Omar, “Ci risiamo”, non una canzone d’amore, ma una canzone che parla di amore: “CI RISIAMO”, il nuovo brano di OMÄR, racconta un momento di indecisione all’interno di una relazione, in cui tutto sembra tornare allo stesso punto come all’interno di un circolo vizioso, senza alcuna possibilità di chiudere definitivamente. Questo sentimento è enfatizzato dalle sonorità Dark-Pop e Rock a cui ha lavorato il produttore Etta Matters e che danno al brano un senso di drammaticità.
Ecco la nostra intervista a Omar.
Cosa farebbe Omar per far comprendere meglio agli ascoltatori quanto sia importante il concetto artistico della musica piuttosto che la mercificazione di quest’ultima?
Io canto con parte del viso coperto. Questo è l’emblema dell’anti merchandising. Omar potrebbe essere chiunque, no? Ma sono comunque fermamente convinta che un’educazione all’arte stia alla base della comprensione di un concetto così complesso.
Pensi prima alla stesura musicale o alla lirica di un brano?
Spesso mi viene più facile partire dalla melodia, come prima cosa butto giù una struttura musicale, poi in base al mood penso alla parte di testo. Anche perché solitamente già in partenza la melodia e l’armonia rispecchiano il mio stato d’animo nel momento della stesura, devo solo poi renderlo comprensibile agli altri grazie al testo.
Secondo te l’amore è irrazionale?
Come si spiegano razionalmente le scelte che fai per amore? Impossibile. Ti investe come un fiume in piena, non ti da neanche il tempo di pensare a quello che ti succede, tantomeno di razionalizzarlo.
Stai già lavorando a qualcosa di nuovo?
Sto già registrando nuovi pezzi e non vedo l’ora di farveli sentire. Sono gasatissima!
