NON FINISCONO LE ACCUSE DI MOLESTIE PER ANDREW CUOMO

IL CASO DI CHARLOTTE BENNET

Andrew Cuomo, governatore di stampo democratico dello stato di New York, riceve un nuovo attacco  alla sua integrità come uomo e politico. Prima arrivano le accuse di Lindsey Boylan, ex vicesegretaria per lo sviluppo economico e consulente del governatore, che ha affermato di essere stata baciata contro la sua volontà e di aver dovuto subire comportamenti inappropriati tra il 2016 e il 2018. Ora il New York Times riporta le parole di Charlotte Bennett, che fino allo scorso novembre lavorava per l’amministrazione Cuomo prima come assistente esecutiva e poi come consulente per le politiche sulla salute tra la primavera e l’estate del 2020. La Bennet, 25 anni, ha raccontato al quotidiano statunitense che Cuomo le aveva posto domande inopportune sulla sua vita sessuale spiegando al giornale che il governatore, durante il periodo più duro della pandemia da Covid-19, le avrebbe detto di sentirsi molto solo e alla ricerca di compagnia dichiarandosi aperto anche all’idea di relazioni con ragazze molto più giovani. Bennett ha però affermato che  Cuomo non l’ha mai toccata fisicamente, psicologicamente, però, si è sentita schiacciata e in trappola capendo che il governatore desiderava andare a letto con lei e chiedendosi  come avrebbe  fatto a salvare il suo lavoro senza, tuttavia, scendere a compromessi. Nel caso di Boylan, Cuomo ha negato le accuse affermando di non averle mai fatto avance né ha avuto intenzioni inappropriate. Ha aggiunto, inoltre, che i suoi comportamenti, fraintesi, erano solo volti a costruire un rapporto solido in cui lui potesse farle da “mentore”. Il governatore ha poi chiesto di avviare un’indagine parallela che possa portare alla luce tutta la verità. Chiede,infine, di non additarlo come colpevole prima dei risultati dell’indagine.

a cura di Marianastasia Letizia