MUSICA, TRADIZIONI, RADICI E UN FORTE MESSAGGIO DI PACE: LA FORMULA VINCENTE DI PIERVITO GRISU’

Lanciato ad aprile il nuovo singolo Reggae & Tammorra: “Si chiude un cerchio

Linea diretta Salerno – Giamaica. Piervito fa musica da 28 anni: quando era ragazzino il nonno gli faceva ascoltare i brani della tradizione, poi lui ha conosciuto lo stile reggae e attraverso frequentazioni eccellenti e tantissime contaminazioni, ne ha fatto uno stile di vita, oltre che il suo lavoro. Nel 1999 fonda i Paranza Vibes e compone un brano, dal titolo “In Campania”, che diventa parte della colonna sonora di “Biutiful Cauntri”, un docufilm realizzato da Esmeralda Calabria, Andrea d’Ambrosio e Peppe Ruggiero, che racconta la questione delle ecomafie e della crisi dei rifiuti in Campania, vince il Nastro d’Argento e richiama l’attenzione della stampa internazionale.

Collabora con artisti come Banda Bardò, 99 Posse, Clementino, James Senese, Eugenio Bennato e Manu Chao e molto spesso ne condivide i palchi. Firma le colonne sonore di alcuni film, come “Di mestiere faccio il paesologo” di Franco Arminio e di “Napoletans” e nel 2015 si avventura nella carriera da solista, realizzando “Cantastorie Ragamuffin”, un disco che lo porta a suonare anche a Berlino e a Barcellona. Nel 2022 avvia una collaborazione con i Sud Sound System, realizza il singolo “Il tuo profumo” e l’anno successivo incide “Save the planet” a quattro mani con Anthony Johnson, leggenda mondiale del reggae. Il brano sarò presentato in tutte le scuole italiane per trattare la delicata tematica del rispetto dell’ambiente.

Non solo ambiente fisico, ma anche “radici”.

Quest’anno Grisù si dedica ad un altro tema e passa dalla globalità di un pianeta da difendere a qualcosa di più intimo, identitario e caratteristico anche delle più piccole realtà: la tradizione e le proprie radici. Una sorta di flashback con il quale onora la memoria dei suoi avi e racconta a suo modo (e bene!) quanto un ritornello popolare salernitano possa costituire un filo sottile che lo lega oltreoceano alla terra giamaicana: ritmi e sonorità molto simili, che l’artista coglie appieno e trascrive in musica.

Via le frontiere, siano esse temporali o fisiche (“E’ Napulitan, è Jamican, … nun tene barriere, s’abballa notte e juorno”) si canta di passioni, cultura, amore e guerra.

Ai microfoni di Radio Star 2000, durante l’intervista con Sandy Bellavista (Magazine Bellavista, ndr.), spiega che “Certi pezzi li realizzi in pochi minuti perché sono già pronti nella testa e devi solo trasportarli nel mondo reale, mentre per altri ci vuole più tempo. Altro discorso è la realizzazione di un video, per quei brani, perché devi cercare di creare un parallelismo tra il suono e l’immagine e non è semplice.  Ho pensato che sarebbe stato interessante se a lavorare alla clip ci fosse stato anche qualche testimone, di quelle tradizioni, ed ho chiesto a mio papà di prenderne parte: la firma delle proprie radici.”

Reggae e Tammorra è la chiusura di un cerchio, per me. Dall’inizio, quando imparavo da mio nonno le parole di Alli Uno, un canto popolare campano, alle collaborazioni, all’esperienza in gruppo, alla carriera da solista… lavoravo in fabbrica, poi decisi di cambiare strada e mi sono costruito uno studio di registrazione perché sognavo i grandi palchi. Tutte le mie esperienze di crescita mi hanno portato in contesti sempre più ampi e questo è gratificante, ma avevo voglia di esaltare anche il piccolo universo nel quale sono nato e l’imprinting che la famiglia mi ha donato. Ecco perché ho chiesto a mio padre di essere parte del mio ultimo progetto. E’ stata un’emozione grandissima.”

E a guardare il video di Reggae & Tammorra, ad ascoltare il brano, disponibile su tutte le piattaforme digitali, si nota qualcosa di fondamentale: le immagini, la musica, sono composte da suoni e colori magistralmente combinati tra loro, eppure nel mondo reale così lontani. La bandiera giamaicana sul cappello di Piervito e, sullo sfondo, le colline campane, un gruppo di ballerini di tammorra; il basso e le sonorità caraibiche accompagnate dalla ciaramella e dalle castagnelle, elementi fondamentali nella tradizione musicale campana.

Grisù ha fatto un bel lavoro e ne è consapevole. Quest’estate porterà Reggae & Tammorra in tour e lo spettacolo sarà arricchito dalla crew che lo accompagnerà, composta anche dagli artisti di strada. Tanto folk, tanta identità, nello stile e nella consapevolezza di essere umano, cittadino del mondo fortemente legato al suo microcosmo salernitano. E se gli chiediamo quanto possa essere importante la conservazione delle proprie radici e quanto esse possano essere, purtroppo spesso, motivo di conflitti, Piervito risponde con la fermezza propria di chi ha le idee molto chiare: “Io sono contrario ad ogni tipo di conflitto, sia esso una guerra o semplicemente uno scontro. La violenza non è una soluzione possibile. Lo ripeto spesso, nei miei testi, anche in questo mio ultimo singolo. Nel mio mondo, grande e piccolo, esiste solo la pace.”

 A cura di Clemente Scafuro – Immagini riservate.