Misa Criolla y Navidad Nuestra

Nella Cattedrale di Sorrento, lo scorso venerdì, 8 dicembre, nell’ambito della rassegna “Soave sia il vento” a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini, della Venerabile Congregazione dei Servi di Maria e del Comune di Sorrento in collaborazione con l’Istituto Superiore ad indirizzo raro “Francesco Grandi”, abbiamo assistito a la “Misa Criolla” (Messa Creola), un’opera musicale composta nel 1964 dal maestro Ariel Ramirez, e a “Navidad Nuestra” (Il nostro Natale), scritta in una notte da Ramirez e il poeta Félix Luna; racconta i sei episodi della natività: L’Annunciazione, il Pellegrinaggio di Giuseppe e Maria, la Nascita, l’Adorazione dei pastori, i Re Magi e la Fuga in Egitto. 

La “Misa Criolla” è un capolavoro della musica popolare Argentina. 

Sin dalle prime note si viene agguantati, tenuti e mai lasciati, per tutto il tempo, fino alla fine, dall’armonia che soltanto la perfezione può creare.

Il significato attribuito a la “Misa Criolla”, dall’autore, non riguarda solo l’esecuzione della messa cantata, ma soprattutto un sentimento universale legato al desiderio di pace di tutte le culture umane

Facundo Ramirez, figlio di Ariel, in un’intervista ha detto: “Non penso che, per interpretarlo si debba essere necessariamente una persona religiosa. In ogni caso è necessario essere una persona spirituale, per commuoversi davanti alla bellezza dell’opera“.

La “Misa Criolla” fu dedicata da Ariel Ramirez a due suore tedesche, Elisabeth e Regina Brückner, che rischiarono la loro vita, per aiutare alcuni prigionieri in un campo di concentramento, portando loro del cibo. 

La “Misa Criolla” y “Navidad Nuestra” sono state eseguite, in modo straordinario, dal Coro della Cattedrale di Sorrento, magistralmente diretto da Ilena Cafiero; meravigliose le voci soliste di Leopoldo Punziano e Antonio Braccolino. 

E infine gli strepitosi musicisti, che ci hanno fatto sperimentare l’emozione e la sbalorditiva armonia del ritmo: Duo Alma Porteña, composto da Maximiliano Soccodato e Sossio Arciprete, chitarra e charango; Ugo Ercolano al pianoforte; Pietro Guastafierro, flauto traverso; Antonio Lambiase al contrabbasso e Andrea Stipa alle percussioni. 

Sono stati momenti di raro splendore!

E come ha osservato l’arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, salutandoci: “Abbiamo ascoltato una musica che ci ha coinvolti al punto da far accadere qualcosa di grande nei nostri cuori.”

A cura di Maria Grazia Grilli