Mavì, il brano d’esordio NOIRE raccontato dalla cantautrice romana

NOIRE”, brano d’esordio di MAVÌ, rappresenta il punto d’inizio di un’avventura musicale ancora tutta da scoprire. Durante la produzione, l’artista e il suo team di lavoro sono partiti da un sentimento, la rabbia, e da lì hanno edificato fin dalle fondamenta una storia d’amore che purtroppo di amore han ben poco.
«L’obiettivo era quello di creare un brano che facesse viaggiare – spiega Mavì a proposito di “Noire” – Quindi, se ascoltandolo vi siete ritrovati anche voi nella città dell’amore, posso ritenermi soddisfatta».

Chi è Mavì?

Mavì è un’artista romana, al secolo Ludovica, classe ’96, che ama vestirsi di musica. Mi ritengo una ragazza
semplice ma dall’animo eccentrico, come se fossi “divisa” in due parti; una più elegante e l’altra più
alternativa. Amo l’arte in ogni sua forma, dal disegno al ballo alla fotografia, ma ho sempre riservato un
posto speciale per la musica. Quando ero piccolina avevo un mp3 che ancora ricordo alla perfezione, uno di
quelli che i ragazzi di oggi ti tirerebbero dietro; me ne stavo ore e ore con le cuffiette, e vivevo nella mia
mente delle storie che a pensarci oggi mi viene da ridere. Il più delle volte immaginavo un’entrata trionfale
su qualche palco, stile High School Musical (ride).

Noire” è il tuo brano d’esordio: come ti sei sentita quando hai visto il tuo nome sulle piattaforme digitali?

WOW. Questo è stato il mio primissimo pensiero. Sono una persona sensibile, a tratti piagnona, piango per
qualunque cosa e chiaramente un’emozione così grande non poteva farmi rimanere impassibile.

Cosa vuoi raccontare con questo singolo?

Con Noire ho voluto raccontare un sentimento, ovvero la rabbia. Quasi a tutti sarà capitato di trovarsi in
una situazione scomoda, circondati da persone scomode, incapaci di fare un passetto in più verso di noi.
Per quanto le si possa rincorrere sono sempre più lontane dal nostro mondo. Noire vuole raccontare
proprio questo; l’amore tra una coppia che però di amore ne condivide ben poco. Con Marco Canigiula il
team di Cantieri Sonori abbiamo cercato di ricreare con il brano questa corsa verso l’irraggiungibile. Da una
parte un uomo freddo e distaccato, incapace di mostrare amore per la sua donna, dall’altra la frustrazione
di chi, in fin dei conti, ancora ci crede.

Quali saranno le tue prossime mosse?

Ci sono tante cose belle in arrivo. Da novembre 2020 sono a lavoro, insieme a Marco Canigiula e tutto il
team di Cantieri Sonori, alla realizzazione di un progetto artistico completo; Noire è solo l’apripista e, senza
spoilerare troppo, vi posso dire che molto presto ascolterete altro. Oltre a questo, mi piacerebbe mettermi
in gioco con qualche talent, chi lo sa, vedremo!

Cosa pensi dell’ultima edizione di Sanremo? Quale era il tuo brano preferito?

Secondo me quest’anno ci sono stati diversi brani interessanti. Apprezzo la musica a 360°, quindi sono
contenta che abbiano vinto i Måneskin, hanno dato un bello schiaffo alla convenzione. Però anche altri
artisti e brani mi sono piaciuti moltissimo. Ho apprezzato tanto il brano di Arisa, l’ho trovato molto intimo
ed elegante, e allo stesso tempo ho apprezzato il brano di Madame, alternativo ed esplosivo, davvero una
bomba!