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La paura va sconfitta! Parola di Luz

La pandemia per il COVID19, che ci ha visti coinvolti a partire dallo scorso anno, ha sicuramente cambiato le nostre abitudini, il nostro modo di vedere la realtà incidendo particolarmente anche sulla nostra psiche.

Chi non era ipocondriaco lo è diventato, chi non era pessimista lo è diventato, e qualcun’altro che non era depresso lo è diventato.

Così Francesco Luz, cantante emergente con l’ultimo singolo uscito lo scorso venerdì 26 marzo “Respirare”, affronta il tema della depressione di come gli amici in questo caso sono un vero aiuto. Le restrizioni governative ci hanno imposto di non avere tanti contatti come li avevamo prima e sopratutto con gli amici. Ma noi sappiamo che ci sono e ci aiutare a respirare nei momenti in cui ci sentiamo soffocare.

Conosciamo meglio Francesco Luz.

Ciao Luz, quanto conta l’amicizia quando ci si sente soli?
Ciao! Direi che l’amicizia conta parecchio, sia quando ci si sente soli che quando si sta bene. E’ uno dei sentimenti per il quale vale la pena di lottare ed in uno stato di solitudine può davvero salvarti la vita


Ci racconti come nasce il tuo ultimo brano “Respirare”?
Il brano nasce da una situazione specifica. Vedere un amico in difficoltà ti smuove qualcosa dentro e così cerchi di fare qualcosa che possa aiutarlo. Il dispiacere di vedere una persona soffrire mi ha dato la spinta per iniziare il testo del brano che ho poi concluso con Luigi Abramo, scrittore e giornalista con cui collaboro da sempre e che ha scritto la maggior parte dei testi delle mie canzoni. A livello musicale, gli accordi di strofa e ritornello li buttai giù più di 10 anni fa, durante una vacanza in Toscana. Per tutto questo tempo non ero mai riuscito a concludere il brano, ma ascoltando un vecchio brano di una band in cui militavo ho trovato l’ispirazione e ho terminato la canzone. Un ringraziamento va quindi anche a Claudio Desideri, l’autore di quel vecchio brano.

Il testo rispecchia un tuo stato d’animo?
No, per mia fortuna non mi sono mai trovato in situazioni di depressione profonda. Il testo rispecchia il modo con cui affronto le difficoltà cercando, quando ce n’è bisogno, di fermarmi e respirare per cercare di ritrovare l’essenza della vita.

Pensi che la paura della pandemia e le costrizioni governative abbia favorito alla crescita della sensazione di sentirsi soli senza aiuti?
Penso che la PAURA in generale ci faccia sentire soli. Ovviamente la pandemia e le sue conseguenze mettono il carico su una condizione già difficile di suo. Prima della pandemia c’era la paura di rimanere senza lavoro, di perdere gli affetti, di fare brutta figura eccetera eccetera… La paura ci devasta e ci rende soli. Dobbiamo combatterla.

Come mai il nome Luz?
E’ stato il mio amico regista e filmaker Ari Takhashi a suggerirmi di prendere una piccola porzione del mio cognome reale – Cavalluzzo – e di utilizzarla con cognome d’arte. Mi è piaciuta l’idea per due motivi: il primo è che Cavalluzzo come cognome non è proprio il massimo, ma soprattutto perché Luz in spagnolo significa luce ed il disco che stavo preparando per la mia uscita, dal titolo “Extraordinary Men”, parlava proprio della ricerca della luce (in senso spirituale) e dunque trovai questa trovata di Ari (che non conosceva l’argomento del disco) molto appropriata.

Hai un artista come tuo riferimento musicale?
Ogni singola canzone che ho ascoltato in passato, o ascolto oggi di ogni singolo artista o band finisce inconsciamente dentro alle mie canzoni. Essendo però molto disordinato con gli ascolti ed i generi non riesco a catalogarmi dentro un genere e di conseguenza non posso citare un singolo artista di riferimento.

Se avessi la possibilità, con quale gran nome della musica italiana o straniera ti piacerebbe avviare una forma di collaborazione?
La lista sarebbe infinita! Mi piacerebbe, da chitarrista, suonare con David Gilmour o Eric Clapton o Brian May o con tutti i grandi chitarristi rock del periodo 70/80. Da cantautore mi piacerebbe duettare con De Gregori, Daniele Silvestri, Max Gazzè oppure con i bravi musicisti, cantanti e cantautori che sono in voga ora: Ghemon, Maneskin, Coma Cose. Se avessi la possibilità chiederei a Caparezza di inserirsi in un mio brano, oppure chiederei ad Arisa o Noemi di cantare un brano scritto da me… Insomma la lista è infinita!

Cosa bolle nella pentola di Luz oggi e nel futuro?
Stiamo lavorando alla realizzazione del videoclip del prossimo singolo che vorrei far uscire a Maggio e in estate conto di pubblicare il mio secondo album. In estate vorrei anche tornare a suonare dal vivo, ma questo purtroppo non dipende da me…

Alessandro Testa

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Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
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