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La musica come terapia che aiuta tanti artisti come RIccardo Gileno che si mette….In tune

Riccardo Gileno e? un cantautore triestino folk-pop che racconta la sua vita accompagnato dalla chitarra. Ha origini canadesi e croate e grazie al padre, nato a Toronto, si approccia fin da piccolo alla musica ascoltando principalmente artisti britannici e nord americani.

Il progetto solista di Riccardo Gileno nasce da una personale necessita? espressiva e si avvale della musica per trovare la forza propulsiva della propria crescita personale: scrivere e comporre diventa il modo per uscire dalla zona di comfort, per guardarsi dentro e raccontare all’ascoltatore cosa si ha visto.

A Novembre 2017, Riccardo, pubblica il suo primo EP, “The Curse”, da cui e? stato tratto il video di “Days”, suo primo singolo, uscito a febbraio 2018 in anteprima su Rockit.
Dopo l’uscita dell’EP si esibisce in numerosi locali del Nord Italia e in apertura a importanti artisti della scena musicale italiana, tra cui Filippo Graziani, The Sleeping Tree e Hit-Kunle. Prende parte a varie edizioni di Sofar Sounds a Trieste, Udine e Padova e, a settembre 2018, vince il Premio “MEI Superstage”, contest dedicato ai migliori artisti indipendenti italiani.

Nei brani di Gileno si avverte sempre una sottile malinconia di fondo, ma con una spinta ascensionale, come a voler sintetizzare pillole musicali di speranza.

Cita tra le sue principali influenze: Jeff Buckley, un artista che fa parte “del suo subconscio musicale”; Bon Iver e Ben Howard, per le sonorita? eteree caratterizzate da chitarre riverberate larghe ed avvolgenti; Damian Rice, Meadows (al quale Riccardo ha aperto un concerto) e Niccolo? Fabi per le sonorita? piu? acustiche e per la semplicita? delle strutture dei loro brani; Ryan Lerman, per il suono delle chitarre e per la capacita? di aver creato attorno al suo progetto un intero gruppo di musicisti, lo stesso obiettivo che si pone Riccardo

Ciao Riccardo, cosa ti ha spinto a scrivere l’album “In Tune”?
Quando ho iniziato a scrivere i brani, non avevo in mente la scrittura di un album. Volevo solo dar vita a qualcosa di mio e, se capitava, farlo ascoltare agli altri. L’album è stata la conclusione di un processo.

Descrivi “Riccardo Gileno” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Beh, non è che il mio sia un personaggio. Forse sarebbe meglio se ci fosse per fini “commerciali”, ma io sono proprio quello che si vede in copertina. Il pregio è che non mi arrabbio quasi mai, il difetto è che… non mi arrabbio quasi mai!

Come mai la scelta dell’inglese nei tuoi brani?
La musica è un linguaggio universale, la scelta dell’inglese è semplicemente un mezzo di espressione. Scrivere in inglese è naturale per me, non so bene il perché ma è così.

Per te la musica è una valvola di sfogo per trasmettere messaggi?
Ha sicuramente una componente terapeutica che mi è servita molto, soprattutto in passato. Il messaggio secondo me è sempre diverso e interpretabile da chi ascolta.

Qual è la canzone, tra quelle composte e cantate fino ad oggi, che ti rappresenta maggiormente e ti ha dato più soddisfazioni?
Personalmente credo che “Sailor” sia la canzone migliore che ho scritto, a mio gusto ovviamente. Quando l’ho finita, ho pensato “beh, questa è proprio bella!”

Quanto la TV (mi riferisco ai talent show e ai vari programmi televisivi musicali) ha influenzato la musica italiana negli ultimi anni?
Immagino tanto. Forse un po’ troppo. Credo ci siano i pro e i contro come in tutte le cose, però nei panni di un concorrente non dev’essere facile trovarsi con una visibilità molto ampia e relativamente “regalata” e poi cercare di mantenere certi livelli. Personalmente preferisco la sana gavetta.

Chi è l’artista che hai come riferimento musicale?
Ce ne sono davvero tantissimi. Potrei fare un elenco veramente infinito. L’artista che però mi ha “convinto” a iniziare a scrivere è Jeff Buckley.

Da chi ti piacerebbe ricevere una proposta di collaborazione?
Potrei fare un elenco infinito anche qui, eheh. Mi piacerebbe collaborare con Niccolò Fabi e Dodie. Due mondi molto diversi, ma che mi affascinano moltissimo.

Alessandro Testa

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Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
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