LA FINALE DJOKOVIC – TSITSIPAS: scontro generazionale sulla terra rossa di Parigi al Roland Garros 2021.

Allo stadio del Roland Garros si gioca una finale interessantissima tra Djokovic, 34 primavere, e l’astro nascente Tsitsipas, greco di madre russa, classe 1998. Il numero 1 contro il numero 5. Nole ha battuto in semifinale Nadal, prendendosi una piccola rivincita dopo la sconfitta agli open d’Italia in finale, ma ha speso un bel po’ di energie a vantaggio di uno dei match più belli della storia del tennis: 4 ore e 11 minuti per vincere al quarto set (3-6/6-3/7-6/6-2), mentre il giovane Stefanos ha dovuto sfruttare tutti i set disponibili per mandare a riposo Alexander “Sasha” Zverev (3-6/3-6/6-4/6-4/3-6), il tedesco numero 6 al mondo, anche lui della “nuova guardia”, un classe ‘97.

Start alle 15:00 e subito Tsitsipas conquista il pallino del gioco. Il primo set è molto equilibrato, termina 6-7 a favore del greco. Nel secondo set la condizione fisica di Tsitsipas prevale e il risultato è 6-2, ma dal terzo il serbo recupera le energie e il suo sublime stile di gioco, fatto soprattutto di esperienza, piazza un 6-3 e inizia a dominare. 6-2 anche nella quarta frazione, forse il giovane finalista ha dato fondo troppo presto alle sue riserve fisiche: segno di ancora poca esperienza. Durante il cambio di campo tra il quarto e il quinto set, il greco si lascia andare ad un gesto di stizza, che evidenzia la sua enorme difficoltà a contrastare l’azione di Djokovic, che invece non commette più errori: forse il suo miglior tennis negli ultimi 5 anni. Intanto si superano le 4 ore anche nella finale e con il caldo intenso di questo pomeriggio parigino non è proprio il massimo. Il quinto set è equilibrato, con spettacolari recuperi da parte di Tsitsipas e 5 a 4 per il conteggio dei game.

L’ultimo atto del match si risolve ai vantaggi e Djokovic chiude l’incontro, 6-4. E’ il suo secondo Roland Garros, tre quarti di Slam portati a casa. Tutto sotto gli occhi di Bjon Borg, spettatore d’eccezione. Va dato atto alla formidabile competizione messa in atto dal giovane Stefanos sulla terra rossa francese, ma il messaggio è chiaro: non è ancora il tempo delle nuove leve, ma al Roland Garros quest’anno lo spettacolo è stato uno dei più belli degli ultimi anni.

a cura di Clemente Scafuro