venerdì, Aprile 19, 2024
No menu items!
HomeRedazione StreetNewsSportLa doppia faccia dei piloti

La doppia faccia dei piloti

Formula Uno – Ci sono piloti all’interno del circus di F. Uno, che manifestano una personalità strana una doppia faccia per non dire forse tripla ma non vorremmo esagerare in questa narrazione che ai più potrebbe sembrare fantastica ma non lo è.

Ci sono alcuni piloti che calati in un determinato ambiente o in un determinato team rendono al massimo, anche per più anni offrendo rendimenti e prestazioni altisonanti comunque una buona resa, dopo un Tot di anni cambiano team magari alla ricerca della cd famosa nuova sfida calando vistosamente in prestazioni eppure stiamo parlando dello stesso pilota, sempre lui che però sembra quasi un’altra persona (verrebbe da chiedere hai perso forse l’occhio della tigre ragazzo ???).

eADV

Ovviamente eccone alcuni esempi, per meglio far capire ai nostri lettori di chi o cosa stiamo parlando: il primo esempio il n. 1 Ayrton Senna che ha sempre offerto un rendimento elevatissimo per carità di Dio sin dagli esordi su Toleman, dove il suo pianto a Monaco nel principato sotto l’acqua dove fu scippato della vittoria dopo una rimonta fantastica, con una decisione che alcuni quotidiani dell’epoca definirono politica con il pilota la tigre dal casco verde oro, con i colori giallo canarino, del suo paese, dove superò gente del calibro di Lauda, Prost, sulle McLaren che in quell’anno vedranno l’ultimo trionfo di Lauda in Formula Uno, nei confronti del compagno Prost per mezzo punto per colpa o merito dell’assegnazione dimezzata dei punti proprio al Gran Premio di Monaco, dove appunto vinse Prost davanti a Senna con la cessazione anticipata della corsa per motivi di sicurezza, in quanto sul circuito ci fu un vero e proprio nubifragio la corsa fu stoppata più o meno a meta gara.

Ma al di là dei trionfi del pilota brasiliano che comunque sono stati menzionati in altri articoli sulla nostra testata giornalistica, la sua doppia faccia si manifestò negli ultimi tre Gran Premi sulla Bianco e Blù Williams, dopo i suoi tanti trionfi sulla McLaren il brasiliano appariva spento intristito un po’ malinconico, non completamente a suo agio certo la specialità della casa ossia la pole position nei primi tre gran premi la portò comunque a casa tuttavia fece un errore banale a San Paolo davanti al suo pubblico si girò su sè stesso in gara un errore da dilettante passateci il termine non da lui che aggrediva ogni curva ogni circuito e correva solo per vincere questa la sua ambizione smodata e la sua motivazione principale. Certo dopo il week end più tragico della storia della F. Uno, purtroppo svoltosi proprio in Italia sul circuito Enzo e Dino Ferrrari dove perse, la vita prima l’austriaco Roland Ratzenberger e poi Ayrton Senna la cui morte sconvolgerà il mondo dei motori della F. Uno da quel giorno nulla sarà come prima, il circuito in primis di Imola cambierà radicalmente e verrà inserito dopo molti anni in calendario. La sicurezza farà passi da gigante anche se la sua perdita sarà comunque grave ma lo show deve andare avanti diceva in una notissima canzone Freddie Mercury.

Altro pilota di un certo livello che prese il testimone da Ayrton Senna quel Michael Schumacher che da subito offrì un rendimento altissimo a S.P.A. Francochamps già in prova sulla verde monoposto di Eddie Jordan. Un certo Flavio Briatore già al Gran Premio successivo fiutando l’affare e intuendo le qualità del campione subito come pilota top, lo portò alla sua italianissima Benetton all’epoca motorizzata Ford per poi passare gli anni successivi ai propulsori Renault. Ma la doppia faccia del pluridecorato pilota tedesco si manifesterà anche per lui nella sua ultima parte di carriera sulla stella a 3 punte argentata Mercedes, che ridarà una sorta di seconda giovinezza al pilota di Kerpen che però a parte uno squillo al circuito monegasco del principato di Monaco dove fece registrare il primo posto, la pole position dimostrando grandi doti di guida, riscuotendo poi però subito una immediata squalifica, non otterrà risultati brillanti anzi, dicevamo il suo declino dovuto forse alla età ai riflessi non più come quelli dei tempi d’oro, alla monoposto non competitiva nonostante la presenza di Ross Brawn, che lo volle fortissimamente, insomma Michael lottava mestamente nelle retrovie sgomitando con piloti non di primo piano come Barrichello (anche lui in fase calante) Raikkonen su una Lotus spesso nelle retrovie, insomma vetture non di primo livello, ebbene nessuno ricorderà le prestazioni del tedesco in Mercedes, addirittura errori banali, un po’ pasticcione Michael Schumacher un essere più umano che sbaglia che ai tempi d’oro della Ferrari era o per meglio dire sembrava un altro pilota, un martello in gara in prova che era meticoloso, negli assetti uno Schumi che non sbagliava quasi nulla (sottolineiamo quasi errare è umano perseverare è diabolico). E comunque dicevamo le ultime stagioni anonime che hanno, dato fiato ad una parte della carta stampata che da che lo osannava ha iniziato a criticarlo, chiedendosi sul perchè gettare fango su una carriera sfavillante e questo non godersi la tutto sommato meritata pensione in modo inspiegabile.

eADV

Altro pilota che possiamo definire dalla doppia faccia sempre ferrarista, Sebastian Vettel, un toro infuriato alla guida della Red Bull che come simbolo ha appunto due tori, sulla livrea che aveva colori grigio e viola dalla omonima e conosciutissima bevanda energetica che mette le ali. Give your wings trova le tue ali, la scritta che campeggiava sul casco del biondino, Sebastian Vettel, il tedeschino farà tre stagioni di fila macina record già da giovanissimo da una pole position a Monza in poi, diverrà un carro armato, l’ingaggio con la Rossa di Maranello quel binomio italo tedesco che fece subito sognare i tifosi, nell’accostamento quasi automatico con M. Schumacher. Ci furono sì le prime vittorie che fecero vedere un lato più umano del tedesco, che si fece voler bene a Maranello dove però non offrirà un rendimento alto come in Red Bull. Da Campione a brocco il passo è breve Hamilton più volte in bagarre con lui vincerà facile (come i gratta e vinci della pubblicità) in fase ascendente l’anglo caraibico che ha offerto sempre rendimenti alti e non può essere annoverato, nei piloti con la doppia faccia. Ma torniamo a Vettel l’errore clamoroso ad Hockeneim, dove partì in testa si giocava il mondiale Hamilton partiva decimo per problemi stranamente di affidabilità alla sua Mercedes, davanti al suo pubblico partenza in pole position e botto a muro clamoroso del biondo tedesco, da solo in testa un errore umano che ci sta ma che gli costò il mondiale un declino a livello psicologico dopo quell’errore clamoroso, davanti al suo pubblico tedesco che lo adorava e sosteneva.

Annate negative anche quelle successive dove Seb Vettel non riporterà il titolo a Maranello, nonostante delle belle corse (non era sempre un brocco diciamo così), ma il meglio lo diede alla scuderia con i due tori un po’ come Schumacher, i cui anni migliori li diede alla Ferrari sia dagli anni 1996 al 1999 dove dimostrò grande talento alla guida, sia con la sua sfilza di gare vinte e trionfi anche anticipati, con i cinque mondiali, di fila, dal 2000 al 2005, sempre in rosso sfiorando l’ottavo titolo sfumato a Suzuka a causa del motore in fumo (passateci e scusate il gioco di parole).

Un altro pilota che offre un rendimento buono nonostante un titolo vinto di campione del mondo in Williams, grazie alla speronata ed alla autoeliminazione del ‘solito’, Schumacher, Jacques Villeneuve che fonderà poi successivamente, una scuderia tutta sua un progetto suo la BAR Honda che però non avrà fortuna per motivi non solo economici (Jacques Villeneuve finanziò lui il progetto quasi tutto lui interamaente) ma anche tecnici, infatti la Bar non sarà una monoposto di primo livello e Jacques Villeneuve con prestazioni sì rabbiose e di cuore ma sostanzialmente anonime, non lotterà per le posizioni che contano, sgomitando nelle retrovie e lasciando le posizioni di vertice, facendo scemare il suo ottimo rendimento che offriva in Williams con gare praticamente anonime.

eADV

Molti eroi strani della Marvel con doppia personalità oltre che doppia faccia su tutti due facce che compare nel film Joker il cavaliere oscuro e mostrerà chiaramente la sua doppia faccia a tutto il mondo senza maschere.

image_printStampa Articolo
Redazione StreetNews.it
Redazione StreetNews.it
Il 16 Settembre 2016 nasce StreetNews.it, quotidiano on-line di diffusione delle principali notizie regionali e nazionali con un particolare focus sulle news locali. La redazione, avvalendosi della collaborazione di professionisti in vari settori come grafica pubblicitaria, web e social marketing, web master, videomaker e film-maker, giornalisti, fotografi, event manager e altri, offre la possibilità di realizzare piani di comunicazione su misura: Articoli, comunicati stampa, banner grafico da inserire in video e rubriche, banner sito, cortometraggi e realizzazioni video per privati, aziende e locali, reportage fotografici. Sponsorizzazione negli eventi organizzati dalla redazione: Striscione, Flyers, T-shirt, Gadgets.
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

articoli popolari

commenti recenti

- Advertisement -