‘Anime’, cartoni animati e manifestazioni in costume. In tanti amano sempre più il magico mondo del cosplay. E’ una delle numerose passioni dei giovani ma riesce a calamitare la voglia di travestimento anche nei più adulti, forse perché riesce meglio a creare l’identità di un ‘gruppo unito’ nel fare qualcosa di unico ed originale, forse perché fa uscire una parte di quel ‘nerd’ che ciascuno di noi porta con sé da sempre. Quindi, se vi capita di girare per parchi, manifestazioni, fiere, mercatini dell’usato e di vedere orchi giganti, damigelle più o meno vestite da principesse e sosia di attori di cinema e serie tv, non preoccupatevi troppo. Siete entrati a far parte del magico mondo del cosplay. Questa ‘tendenza’, arrivata dal Giappone, che da almeno una decina di anni, si è diffusa con un sempre maggiore coinvolgimento di partecipanti anche nel nostro Paese, è frutto della sintesi tra le due parole ‘costume’ e ‘play’, e indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio conosciuto, interpretandone il modo di essere e di agire. Probabilmente, l’attuale ‘mondo cosplay’ rappresenta l’evoluzione sociale di tutti quei ragazzi che, negli anni ’80 del secolo scorso, amavano travestirsi da personaggi delle serie tv fantascientifiche ‘cult’. Basti pensare ai ‘Trekkers’, ovvero coloro che imitavano i personaggi della famosissima serie ‘Star Trek’ e che, ancora oggi, organizzano ‘raduni planetari’ per dedicare intere settimane al loro ‘culto’ preferito.
Rispetto a loro, però, i ‘cosplayers’ sono più creativi e audaci poiché amano girare vestiti nei modi più stravaganti. L’importante non è solo vestirsi in modo provocante e ‘ammiccare’ al turista con modi di fare e pose da ‘selfie’ di provenienza ‘anime-orientale’: quella è semplicemente imitazione di una moda che, invece, affonda le sue radici in una vera e propria filosofia. Il ‘cosplayer’, infatti, non sceglie mai ‘a caso’ il proprio soggetto. Si tratta, invece, di una selezione meditata, di uno studio teso a individuare l’affinità più profonda con il carattere del ‘singolo’, che cerca di diventare ‘emulo’ del proprio eroe, fino a identificarsi con esso in una sorta di realtà alternativa. Difficilmente si potrebbe vedere un ‘cosplayer’ aggirarsi per le strade armato fino ai denti con spade, lance ed enormi ‘bazooka’ in plastica o in gommapiuma, perché verrebbe ovviamente fermato, controllato o tratto in arresto. Potremmo, invece, godere delle sue ‘performance’ nelle manifestazioni create ‘ad hoc’, oppure nelle fiere invase da questa tendenza. I ‘cosplayers’, infatti, sono veri e propri ‘artisti’ non solo a livello scenico e interpretativo, ma anche a livello pratico, poiché molti di loro creano autonomamente il proprio abbigliamento e le propria maschere, con uno stile degno di un film di Hollywood.
In foto di copertina: – Martyna Smith, nota showgirl toscana e vera e propria star dell’arte del travestimento sexy. – Angelo Porcelli, cosplayer nazionale, appassionato di ‘anime’ e arte del travestimento, incoronato dal web come ‘imperatore’ della forma fisica.
