In evidenza: Top Gun – Maverick

Una escalation di emozioni senza esclusione di colpi.

Scheda: anno 2022; film d’azione, diretto da Joseph Kosinski, con Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell; durata: 131 minuti; al cinema dal 25 maggio 2022, distribuito da Eagle Pictures.

Trent’anni dopo le vicende del primo Top Gun (1986), il capitano Pete Mitchell “Maverick”, dietro interessamento del vecchio compagno di corso, Tom Kazinsky “Iceman”, viene nominato istruttore di una squadra di dodici scelti Top Gun, dei quali dovrà selezionare i migliori sei che prenderanno parte a una missione segreta particolarmente complessa e rischiosa: smantellare un deposito di uranio di uno stato canaglia, ubicato in un luogo presidiato da un sistema missilistico e da caccia nemici, e difficile da attraversare in volo per la conformazione del territorio. Dopo le diffidenze iniziali, Maverick, grazie alle sue impareggiabili doti di pilota, riesce a conquistarsi la fiducia dei suoi allievi, ma gli risulta difficile vincere le resistenze di Rooster (Bradley Bradshaw), figlio del suo amico Goose, deceduto anni prima in un incidente mentre proprio con lui era impegnato in una esercitazione militare. Il capitano infatti ha rallentato la carriera del giovane, poiché, promettendo alla madre del ragazzo di evitargli i rischi corsi dal padre, respinse in passato la sua domanda di arruolamento in Marina. Alla morte di Iceman, Maverick viene rimosso dal suo incarico, ma dimostrando, con un eccezionale quanto arrischiato saggio di perizia in volo, che il suo piano può riuscire, viene reintegrato e nominato capomissione. Al suo fianco sceglie Rooster come gregario. La missione si concluderà con esito positivo, dopo il superamento di numerose e inaspettate prove, suggellando al contempo il lieto fine non solo nel sodalizio con Rooster (che gli salverà la vita), ma anche nel coronamento del legame sentimentale con Penny. L’intreccio del film scorre in modo emozionante e avvincente, centrando pienamente l’obiettivo di tenere lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine. Tuttavia il succedersi dei colpi di scena, che, soprattutto nel gioco del salvataggio in extremis, servono a tenere desta la tensione dello spettatore per condurlo infine verso il rassicurante epilogo, ma che nondimeno sono reiterati e frequenti nella parte finale del film, indebolisce un po’ il patto narrativo sconfinando talora nei limiti dell’inverosimiglianza (come quando Maverick e Rooster rubano un F-14 nemico del tutto indisturbati e lo fanno decollare nonostante la pista fortemente compromessa). Ciononostante il film, che è stato dedicato alla memoria del regista dell’originale, Tony Scott, anche grazie ai continui rimandi all’originale, è senza dubbio di grande impatto sia sul piano emozionale sia nella ricostruzione delle sequenze d’azione e degli scenari di guerra. Da vedere.

Massimiliano Longobardo