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In attesa di completare il suo album in cantiere, Lakiki continua il suo percorso musicale regalandoci allegria e spensieratezza

Giovane ed energica cantante bolognese classe 96, Lakiki, all’anagrafe Cristina Luongo, inizia a lavorare in studio come turnista e corista.

Il suo talento, viene subito notato dal pool di produttori di Jadda Music e in pochissimo tempo pubblica “Fammi una faccia”, suo singolo d’esordio dalle sonorità pop, poco dopo lo traduce anche in spagnolo. Questo nuovo singolo” Valgo per tre” è tratto dal suo primo Cd, ad oggi previsto per settembre.

Ciao Lakiki, cosa ti ha spinto a scrivere e cantare “Valgo per tre”
Ciao a tutti. Questo duro periodo di isolamento sociale, la noia, fino a poco tempo fa davo per scontato molte cose, adesso solo al pensiero di poter tornare nei club  a ballare e cantare sul palco davanti a tanta gente mi emoziono, darei oro. Voglio donare un po’ di allegria e leggerezza che è venuta a mancare ai miei coetanei. Se volete gasarvi, ascoltatela.

E tu riesci a valere per tre o diventa impegnativo?
E certo ahahahaha. No a parte gli scherzi, io valgo per tre perché sono davvero una rompi balle ahahah ma anche per quattro o 5 .

Quanto tempo hai impiegato a scrivere il brano?
Mi ha “ispirato” la quarantena. In realtà non tantissimo, l’ho scritta di getto in 2-3 giorni, però  poi ci ho impiegato tanto a registrarla, ho cambiato un sacco di volte alcune parole, alcuni cori, melodie. Anche in questo caso, vedete  che non mi va mai bene nulla !? ahaha

Nel brano fai riferimento indirettamente alla pandemia. Ha forse insegnato a ricercare il vero valore delle persone che ci sono accanto?
 Assolutamente si, ma anche il valore delle assenze e le perdite. Si parla sempre di quanto ci mancano le persone che non possiamo vedere per la pandemia, ma io penso anche a quelle che vorrei vedere e non posso perché non ci sono più e nessuno me le ridarà mai più indietro. Adesso ci si fa più caso perché ci sono meno svaghi, ma nella vita si trascura sempre qualcosa, io per esempio anche quando riapriranno tutto se devo registrare un pezzo in uscita, non vado al mare con i miei amici, vado in studio a registrare, sabato o domenica non fa la differenza, giorno o notte .

L’amore è un tema ampiamente diffuso nella canzone italiana. Perché il tuo brano si dovrebbe contraddistinguere da tutti gli altri? Che valore aggiunto dà?
Ho semplicemente seguito le mie emozioni, era più un grido di dolore, un’esigenza fisica e mentale ,quella di ballare, innamorarsi, conoscere persone nuove .
Prima era all’ordine del giorno, ora è diventato un privilegio per pochi. Ho voluto fare questa canzone esattamente per dare un po’ di allegria e leggerezza .

Come mai la scelta di questo nome d’arte?
Ci sono molto legata, perché da piccola mia madre mi chiamava Chicchi e adesso è il soprannome con cui mi chiamano tutti i miei familiari, ho voluto che il mio nome d’arte avesse un legame, più che da “personaggio”, a persona.

Chi è l’artista che hai come riferimento musicale?
Tante ma Madame e Nathy Peluso sono tra le mie preferite .

Progetti a breve e lungo termine?
Cantare, cantare, cantare . Ho un sacco di canzoni nuove che non vedo l’ora di farvi ascoltare, nel cantiere cè un album, poi chissà !! Speriamo di poterci rivedere a uno dei tanti concerti che si spera potremmo fare .

Alessandro Testa

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Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
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