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Il Rock dei Måneskin vince il 71.mo Festival di Sanremo

I Maneskin

Alle 2 e 30 del mattino di Domenica 7 Marzo i Måneskin si aggiudicano il 71esimo Sanremo con il loro rock arrabbiato, “Zitti e buoni”, al loro esordio sanremese: sono loro i Vincitori del Sanremo più strano di sempre. Il gruppo manifesta quanto cova nel paese. E con un look tutto sulla fluidità sessuale e toni duri, forse anche disperati. Sul filo di lana hanno superato Francesca Michielin-Fedezsecondi, ed Ermal Meta terzo.

Il rock ha fatto irruzione sul palco del Festival di Sanremo2021 e se l’è mangiato: i Måneskin, band romana dall’energia dirompente, ha conquistato la vittoria dopo aver letteralmente travolto l’Ariston e sovvertito ogni previsione. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio hanno stregato il pubblico a suon di chitarre elettriche, presenza scenica e look glam e con lo spirito libero dei loro vent’anni. Bravi, belli, giovani sono riusciti nell’impresa di avere successo in un Paese come l’Italia che non premia facilmente i gruppi.

Nati nel 2015 a Roma, i Måneskin sono arrivati al successo dopo aver conquistato il secondo posto a «X Factor» nel 2017 e dopo una gavetta che li ha visti anche suonare in giro per la capitale come artisti di strada. Il loro disco di debutto «Il ballo della vita», uscito dopo il talent, ha ottenuto grandissimo successo ed è stato seguito da un tour perennemente sold out. Hanno un pubblico di giovanissimi, ma ai loro concerti fanno capolino anche i genitori (soprattutto le madri, stregate dal fascino di Damiano, 22 anni, un frontman carismatico e conturbante che fin da X Factor si è lanciato in performance sui tacchi a spillo, a petto nudo o facendo pole dance).

Il nome Måneskin — scritto con la å con anello sopra introvabile nella tastiera italiana — è una parola danese che significa «chiaro di luna» e viene da un’idea di Victoria che è per metà danese. Proprio la bassista, 20 anni, è l’altro fulcro della band, grintosa, determinata e piena di stile. Completano la formazione il chitarrista Thomas Raggi (20 anni) e il batterista Ethan Torchio, anche lui ventenne, più timido e defilato rispetto agli altri tre.

Il brano sanremese «Zitti e buoni» anticipa il secondo album dei Måneskin, intitolato «Teatro d’ira». Ma l’Ariston, oltre a farci apprezzare il loro inedito, ha anche ricongiunto la band con il loro «mentore» e scopritore Manuel Agnelli: è stato lui il loro coach ai tempi di X Factor ed è lui che i quattro musicisti hanno voluto sul palco nella serata delle cover per un memorabile duetto su «Amandoti» dei CCCP.

Durante i live show di X Factor 11, i giovani artisti dei Måneskin hanno avuto modo di distinguersi e di colpire l’immaginario del pubblico, mostrando un’insolita padronanza del palco, estremamente notevole vista la giovanissima età. “Chosen”, il loro primo inedito, presentato durante il programma, conta milioni di streaming e visualizzazioni ed è stato certificato doppio platino. “Chosen” è anche il nome dell’EP di debutto, edito a dicembre 2017 da Sony Music e prodotto da Lucio Fabbri, che è stato certificato platino a soli due mesi dall’uscita. La band ha registrato sold out in poche ore di tutte le 21 date del primo tour prodotto da Vivo Concerti (febbraio/aprile 2018).

A marzo 2018 è uscito il singolo “Morirò da Re” (triplo disco di platino), seguito da “Torna a casa” (quintuplo disco di platino). I brani hanno anticipato il nuovo album “Il ballo della vita” (doppio disco di platino), interamente scritto dai Måneskin e prodotto insieme a Fabrizio Ferraguzzo, uscito il 26 ottobre 2018. Il disco ha debuttato al #1 della classifica FIMI/Gfk con quattro singoli in Top Ten e, in meno di due ore dalla pubblicazione, ha raggiunto la posizione #1 della classifica iTunes, entrando, in un solo giorno dall’uscita, in TOP 50 Spotify con tutti i suoi brani e totalizzando 1 milione di stream in meno di 24h. A febbraio 2019 il gruppo ha attraversato in tour tutta Europa, prima di tornare nei principali club e festival italiani con la tranche primaverile ed estiva de “IL BALLO DELLA VITA TOUR”, che si è conclusa il 14 settembre 2019 con una data speciale al Carroponte di Milano.

I Måneskin si sono poi esibiti il 28 novembre 2019 in un unico live speciale al The Dome a Londra, che ha registrato il tutto esaurito. Da settembre 2019 è in radio “Le parole lontane”, il singolo in italiano della band certificato disco d’oro. Ad oggi Damiano, Victoria, Thomas e Ethan hanno conquistato 16 dischi di platino, 5 dischi d’oro e hanno collezionato più di 140.000 biglietti venduti con 70 date sold out in Italia e in Europa. Il 30 ottobre 2020 i Måneskin hanno pubblicato il nuovo singolo “Vent’Anni” (disco di platino) accompagnato da una campagna fotografica firmata da Oliviero Toscani.

A Willie Peyote è andato il Mia Martini della Critica.
A Colapesce e DiMartino quello della stampa-web Lucio Dalla.
A Madame il Sergio Bardotti per il miglior testo.
Ad Ermal Meta quello per la miglior composizione musicale.

I dettagli negli abiti, nelle frasi, nei gesti: a fare la differenza nella finale del 71.mo Festival di Sanremo sono le piccolezze. Particolari che non sfuggono. Il sorriso di Ibrahimovic, quando scherza con Amadeus, i Måneskin che offrono i fiori ai musicisti, il bacio sulla guancia di Fiorello a Ornalla Vanoni, le rose conficcate nella carne di Achille Lauro, Madame con un tailleur bianco e velo da sposa in testa, Max Gazzè versione Superman che «vola» sulle poltrone vuote. 

I piccoli e grandi mattatori della serata si alternano sul palco. Ma il vincitore assoluto è Ibra, che prima detta ad Ama la sua formazione: «In attacco Zlatan, e c’è anche Ibra. A centrocampo Fiorello, lui è un bravissimo fantasista. In difesa l’orchestra che ha difeso con i denti la forza della musica. Ama, tu sei portiere».  Poi, come un attore scafato si lancia in un monologo: «Fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare. La cosa più importante è fare ogni giorno la differenza, con impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. Questo non è il mio Festival, non è di Amadeus, ma è il vostro Festival. Dell’Italia intera. Grazie all’Italia, la mia seconda casa». 

(Articolo a cura di Antonella De Novellis)

Maneskin, chi sono i vincitori di Sanremo 2021: i ventenni che conquistarono X Factor con il rock
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Rosalba Lisbo Parrella
Rosalba Lisbo Parrella
Giornalista per caso, economista per professione, scrittrice per hobby…. Connubio perfetto per una realtà in progresso… Ebbene mi chiamo Rosalba Lisbo Parrella, laureata in amministrazione e legislazione d’ impresa, professoressa di scuole secondaria di secondo grado, commercialista. Impegnata nel sociale e non solo… e affascinata dalla politica.
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