I Metanoia e il nuovo disco: “64018 è il numero da cui tutto parte e a cui tutto torna”

Il nuovo album della band abruzzese si intitola “64018” ed è uscito lo scorso 3 marzo per LaPOP. Nel nuovo lavoro discografico troviamo sei fotografie, ognuna delle quali racconta un frammento preciso di vita; da un tradimento subito si passa alla voglia d’estate, si aspetta l’alba con la speranza di un giorno migliore e ci si interroga sul valore del tempo. Questo disco è un viaggio dove non ci sono fermate, ma solo esperienze.

Quando inizia il viaggio artistico dei Metanoia?

Ciao ragazzi, il nostro viaggio è iniziato all’ultimo anno di liceo scientifico, il classico gruppo di amici che si mette a suonare, che ha voglia di farsi sentire e spezzare la monotonia del paesino. Poi tra cambi di formazione vari siamo arrivati a questa qui 3 anni fa, quando abbiamo deciso che direzione prendere.

Come vi rapportate con la scena musicale della vostra città?

In Abruzzo in genere la scena indie è prolifica, anche se ci sono poche possibilità, per gli inediti ci sono pochi locali e poca attenzione, si preferisce la cover band del tipo famoso piuttosto che ascoltare qualcosa di “sconosciuto”. Per quanto riguarda Tortoreto, la nostra città, ci sono un sacco di persone che vanno nelle scuole di musica e che si avvicinano a questo mondo. Speriamo, con la nostra esperienza, di far venire voglia di suonare ad altre persone.

Nel 2019 esce il vostro primo album autoprodotto “L’Equilibrio dei numeri primi”, cosa ci raccontate di questo lavoro?

Un bellissimo esperimento. Volevamo fare un disco, eravamo incoscienti, inesperti e soprattutto ansiosi di farci sentire. Sono le nostre prime canzoni, ci siamo legati più affettivamente che artisticamente, ma è un passaggio obbligato di ogni artista.

Ma veniamo al nuovo disco “64018”, ci spiegate di questo curioso titolo e da cosa è stato ispirato questo secondo lavoro discografico?

Il titolo è il CAP di Tortoreto, il nostro paese appunto. Volevamo un titolo che parlasse di noi ed è stata una scelta più che naturale. Questo album è pieno zeppo di verità, raccontiamo le nostre esperienze, le nostre vite, insomma siamo noi, così come siamo, senza filtri. In studio siamo stati minuziosi nei suoni, abbiamo ricercato le parole e abbiamo stressato i nostri produttori affinché tutto fosse come volevamo.

Uno dei brani più sentiti di questo nuovo album è “Rumore”. Perché?

“Rumore” è un rendersi conto della vita che scorre, di quanto appunto siamo immersi nel rumore della vita, dalla frenesia e da tutto quello che ci circonda. Molto spesso ci dimentichiamo delle piccole cose, quelle importanti, e con questa canzone vogliamo dire che sono li e gli dovremmo dare più spazio, perché in mezzo a questo casino generale le piccole cose fanno la felicità

Dove vi porterà il vostro amore per la musica? Su cosa state lavorando?

Sicuramente, come ha già fatto, a conoscere persone nuove, storie diverse ed incredibili. La musica ha lo straordinario potere di connettere vite apparentemente lontane, unirle. Stiamo lavorando su pezzi nuovi, come sempre, vogliamo esprimerci il più possibile.