Femmina racconta in esclusiva per Streetnews “Panico”

Lo scorso agosto è uscito su tutte le piattaforme di streaming e in radio “Panico”, il nuovo singolo dell’artista salentina Giorgia Faraone, in arte Femmina.

“Panico” racconta un disagio che ad oggi colpisce molti esseri umani. Gli attacchi di panico, le piccole e grandi depressioni che spesso chi ci è a fianco non riconosce o non sa ancora affrontare. Il messaggio della canzone però vuole essere positivo, di forza, un modo per dire che in fondo siamo tutti sulla stessa barca. Cadiamo, ci rialziamo e nonostante tutto balliamo.

“Panico” – dice Femmina – “è stato per me l’antidoto alle mie debolezze. Spero possa esserlo anche per chi ha vissuto o sta vivendo un momento difficile o semplicemente abbia voglia di ballare sotto il proprio cielo sereno.”

Ecco la nostra intervista a Femmina.
Grazie Giorgia della bella chiacchierata!

Chi è Giorgia Faraone e quando è nata Femmina?

Giorgia Faraone è una cantante di 27 anni appassionata da sempre di musica italiana e afroamericana. Femmina nasce circa un anno fa, quando la mia vena cantautorale è divenuta più consapevole ed è stato naturale e necessario cercare un nome d’arte che potesse rappresentare al meglio la mia personalità e la mia musica attuale. 

Hai un’ispirazione che ti accompagna ogni volta che fai musica?

Si assolutamente. Fin ad ora non ho mai scritto una canzone per volontà, ma solo per necessità. Credo che questo sia fondamentale per scrivere onestamente e parlare al pubblico in modo sincero, per questo mi lascio ispirare molto dalla mia vita, dalle mie esperienze e spero che qualcuno possa ritrovarsi in ciò che racconto. Non credo ancora di essere in grado di parlare degli altri.  

Com’è stata la tua esperienza a Deejay On Stage?

È stata una botta di energia. Fino ad un anno fa ero a cantare jazz e soul nei localini di Bologna e Lecce, le mie città del cuore, cosa che amo da sempre fare, ma salire su un palco del genere ti fa crescere artisticamente in un batter d’occhio e il confronto con gli altri artisti diventa uno stimolo fondamentale per fare sempre meglio.   

Quali sono le tue debolezze che citi in “Panico”?

Parlo delle debolezze che sono comuni un po’a tutti gli esseri umani. Viviamo in una società che ci mette ogni giorno a dura prova ed è purtroppo naturale accusare il colpo. Il problema è che se ne parla sempre poco ed è assurdo che sia ancora oggi un tabù. Le ansie, gli attacchi di panico, la depressione vengono a volte affrontati con leggerezza, e spesso sottovalutati da chi ci è a fianco.  

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Vorrei raccogliere le mie canzoni in un album e poi si spera in un 2021 ricco di concerti.  

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a cura di Rosalba Lisbo Parrella