False accuse sul bonus covid: la parlamentare Michela Rostan pronta a chiedere i danni

Dopo essere stata accusata ingiustamente di aver usufruito del bonus dei 600 euro,  la parlamentare di Italia Viva, Michela Rostan chiede all’Inps di fare chiarezza.

Il nome della parlamentare è comparso in un articolo del Corriere della Sera dove le è stato erroneamente attribuita la richiesta del bonus Covid insieme ad alcuni furbetti.

L’onorevole Michela Rostan ha già comunicato la possibilità di portare l’Inps in tribunale accusandolo di fuga di notizie false che hanno rischiato di distruggerne la reputazione.

Da come si legge in un articolo su Stylo24, la parlamentare ha dichiarato: “ Come ho ribadito alle agenzie non ho mai chiesto il Bonus Covid per i lavoratori autonomi e considero un’indecenza il fatto che chi non avesse bisogno ne abbia fatto richiesta e lo abbia ottenuto. Chiedo però anche all’Inps di fare chiarezza”.

Il sospetto è che questa fuga di notizie sia legata a una manovra per pilotare l’esito del referendum di settembre sul taglio dei parlamentari.

L’onorevole Rostan ha affermato: “Con il cattivo giornalismo vengono distrutte le reputazioni delle persone, a volte, senza che ci sia una condanna o un rinvio a giudizio. Le carte dell’accusa sono le sole che interessano ai giornali, i quali rinunciano a qualunque approfondimento critico sul lavoro degli inquirenti, non seguono i procedimenti, non danno voce alla difesa, si dimenticano di udienze e processi e siglano sentenze a mezzo stampa senza neppure sentire il dovere di ascoltare la voce dell’accusato. In questo tritacarne ci può finire chiunque.”

Autrice dell’articolo: Ilaria La Mura