EVRA, l’intervista alla giovane cantautrice e musicista barese di “STRADE PERDUTE”

STRADE PERDUTE, disponibile da venerdì 2 dicembre su tutte le piattaforme digitali, è il nuovo singolo di Evra, giovane cantautrice e musicista barese.

STRADE PERDUTE parla di un momento delicato della vita di ognuno, di quel momento in cui tutte le strade ci portano dalla parte sbagliata, in cui non riusciamo a capire chi siamo e cosa vogliamo veramente. Ed è proprio quando smettiamo di cercare, quando scegliamo di abbandonarci al caos, che troviamo le risposte che da tempo stavamo cercando.

Nel brano l’artista si racconta senza filtri, parlando di un amore incontrato in questo disordine. Entrambi, incontrandosi, hanno ritrovato loro stessi. STRADE PERDUTE parla quindi anche d’amore, perché l’amore ci salva, ci redime, mette a posto i conflitti e ci aiuta a capire tanto di noi. Grazie all’amore (compreso quello per sé stessa), Evra ha trovato una strada e ha iniziato a percorrerla. “Certo, a volte ancora sbando, ma questo mi piace perché ogni volta è una sfida assurda tornare sulla retta via” – Evra.

Ecco la nostra intervista a Evra!

Il brano mette in risalto la voce angelica e delicata di Evra, che ci accompagna nel suo fiume di pensieri anche grazie alla produzione di Klaus Noir, che arricchisce e riempie il brano donando ancora più enfasi al testo. Evra è padrona della sua voce sia nelle parti rappate che in quelle più melodiche. Risalta in tutto il brano la vena intima e cantautorale dell’artista, tipica e distintiva della musica di Evra.

Ciao Evra, piacere di conoscerti! Parlaci del tuo nuovo singolo, “Strade Perdute”: come è nato il pezzo e di cosa parla?

Ciao! Piacere mio! Strade perdute è il mio nuovo singolo e ricordo di averlo scritto in un momento della mia vita pieno di incertezze e confusione. Non sapevo da che parte andare e cosa volessi fare davvero della mia vita. Scrivere questo pezzo mi ha aiutato a vederci un po’ più chiaro e a trovare una direzione.

Da dove nasce il tuo nome d’arte?

Il mio nome d’arte è il nome di un Gin Agricolo. Mi piace pensare che Evra possa essere la parte di me più disinibita, un po’ come quando alzi il gomito e non hai più paura di dire o fare determinate cose.

Come hai iniziato a fare musica?

Ho iniziato a fare musica più o meno verso i 13 anni, momento in cui ho iniziato a strimpellare la chitarra e a scrivere i miei primi pezzi. Da lì non mi sono più fermata!

Quali sono gli artisti a cui ti ispiri?

Diciamo che ci sono stati artisti che sono stati scuola per me come Lucio Dalla, Carmen Consoli, Daniele Silvestri, poi mi sono avvicinata al mondo urban, iniziando ad ascoltare Soul, R&B.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Mi piacerebbe sicuramente pubblicare i brani a cui ho lavorato questi ultimi due anni e che non hanno ancora visto la luce e cosa più importante mi piacere suonare tanto dal vivo!

Nessuna domanda, solo un grande in bocca al lupo per la tua musica!

W il lupo! ?