EURO 2020: le partite del 19 giugno.

A furor di popolo (tifoso), questo è finora il pomeriggio più interessante e spettacolare dall’inizio del torneo: Ungheria – Francia termina 1 a 1 con reti di Fiola in pieno recupero del primo tempo e Griezmann al 66mo. Anche se pare abbia meritato di più, la Francia non va oltre il pareggio e deve anche recuperare lo svantaggio. All’82mo Mbappè non riesce a capitalizzare una grande opportunità per conquistare il punteggio pieno, perchè Gulacsi si oppone come può, e così davanti a circa 58 mila spettatori l’Ungheria mette in cassa il primo punto del torneo. La Francia è scesa in campo con la presunzione da “primadonna” ed è il Karma, se vogliamo, a mettere in chiaro che i risultati vanno sudati sul campo e non con il semplice pensiero. Il merito va al Tecnico dell’Ungheria, l’italiano Rossi, uno dei più brillanti allenatori all’estero. Forse un po’ grottesca la dichiarazione a fine partita di Griesmann, che vorrebbe addebitare la partita storta al tifo sugli spalti. Beh, certo: se fossero stati Francesi invece di Ungheresi, sarebbe stato decisamente meglio. Oltralpe dovrebbero imparare ad accettare gli insuccessi con maggiore maturità. Comunque, dura lezione, per ora il passaggio non è ancora certo. Alle 18, Portogallo – Germania si gioca a Monaco e costituisce il match più spettacolare finora disputato. Lo score finale è 2 a 4 e succede veramente di tutto: dopo circa 15 minuti di assedio tedesco nell’area Portoghese, su contropiede gli Iberici vanno in rete con Cristiano Ronaldo che piazza la palla passata da Jota come una volta si faceva nel videogame Fifa di Playstation; gli aficionados avranno capito. Dopo 20 minuti è Dias ad aggiornare lo score e dopo solo 4 minuti il raddoppio è ad opera di Guerreiro… si tratta però di due autogoal e ad andare in vantaggio è proprio la Germania, una delle squadre più “anziane” del campionato. Il quarto goal per i tedeschi lo sigla Gosens di testa, poi accorcia le distanze Jota su assist di Ronaldo, ma ormai è troppo tardi per pensare di recuperare il match. Bella partita, Germania giustamente vincitrice, forse un po’ eccessivo il numero di goal, perché in effetti le rispettive difese non hanno fatto appieno il proprio dovere. Ultimo incontro di questa giornata, la delicatissima Spagna – Polonia. Le compagini si giocano un posto utile nel girone: la Spagna ha un solo punto, la Polonia zero, ma la Svezia è a 4 punti, quindi è tutto in ballo. Al 25mo Morata mette in rete e attende la convalida del Var, dato che la posizione non è molto chiara: sembra fuorigioco del fuoriclasse, ma è una questione di prospettiva. In questo modo, gli Iberici balzano sul gradino più alto del podio e la Polonia sarebbe eliminata. Al minuto 54, Lewandowski mette in pari il match e non passa nemmeno un giro di lancette che l’arbitro Orsato fischia un rigore a favore degli Spagnoli. Dal dischetto Moreno, ma la palla finisce sul palo e quindi nulla di fatto: le squadre per ora rimangono terza e quarta. Nonostante la continua carica spagnola e complice anche la difesa non proprio eccellente della Polonia, i padroni di casa non riescono a portarsi in vantaggio fino al fischio finale. Ancora tutto da decidere e nel frattempo sale la febbre per Italia Galles di domani.

a cura di Clemente Scafuro