I match del 16 giugno sono Finlandia – Russia alle 15:00, Turchia – Galles alle 18:00 e Italia – Svizzera alle 21:00. La prima partita si gioca a San Pietroburgo. La Finlandia si presenta con i 3 punti guadagnati nella tragica serata contro la Danimarca, mentre la Russia è a caccia dei primi 3 punti, dopo il match perso contro il team del Belgio, uno dei favoriti per questo Europeo. Al quarto minuto Pohianpalo mette la palla in rete, ma il Var lo annulla per fuorigioco; da quel momento, fino alla fine del primo tempo è la Russia a fare il gioco, poi al secondo minuto di recupero Miranchuck piazza il sinistro vincente e le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 0 a 1. Nella ripresa, la Finlandia lavora un po’ di più soprattutto a centrocampo, ma non ottiene grandi risultati: Safonov si riposa. Al 66mo Zhemaletdinov ha una chance per raddoppiare, su assist di Miranchuck, ma manca il bersaglio. Dopo qualche giro di lancetta, anche Kuzayev spreca un’occasione d’oro, poi timido forcing degli scandinavi fino al minuto 90+7. Poche occasioni, quasi tutte da parte dei sovietici. Risultato finale: 0 – 1.
Alle 18:00 fischio d’inizio al Baku Olympia Stadionu per Turchia – Galles. Già dai primi minuti è evidente la strana posizione in campo di alcuni atleti turchi, che sembrano anche fuori forma. Peccato, se teniamo conto del percorso che proprio la Turchia ha compiuto per la qualificazione a questi Europei: un’altra squadra, totalmente diversa. Ci pensa Ramsey, ad evidenziare questo gap fisico e tecnico, mettendo in rete al 43mo su assist di Bale. “Attenti a quei due”, verrebbe da dire, dato che l’assistman ripropone l’occasione del raddoppio a Roberts quando il match è agli sgoccioli. Il punteggio di 0 a 2 sta stretto ai gallesi che avrebbero potuto festeggiarne un altro, se (sempre lui) Bale non avesse sbagliato dal dischetto al 61mo. Tuttavia serve a prendere la leadership nel girone. Per qualche ora, 4 punti il Galles, 3 l’Italia, 1 punto per la Svizzera e 0 per la Turchia, che vede l’ora del ritorno in patria sempre più vicino.
Al termine di questa giornata calcistica c’è il “nostro” match, Italia Svizzera, all’Olimpico di Roma. Con una vittoria, gli Azzurri sarebbero matematicamente qualificati alla fase successiva. Capitan Chiellini gestisce la linea difensiva insieme a Bonucci, Spinazzola e la new entry Di Lorenzo. In attacco Berardi, Immobile e Insigne; alle spalle, Jorginho, Barella e Locatelli. Donnarumma estremo difensore. La Svizzera schiera Embolo e Seferovic in attacco, con Shaquiri leggermente arretrato; centrocampo a 4 e Sommer tra i pali. Non sarà facile, perché i tre difensori Akanji, Schaer e Elvedi hanno il fisico (e tutti i propositi) per fermare il tridente d’attacco italiano. La Svizzera parte bene, riuscendo a chiudere i padroni di casa nella propria metà campo, ma dura poco. Al 19mo Chiellini mette in rete, ma il Var nega la gioia per un fallo di mano. Dal possibile goal del vantaggio, il capitano dopo pochi minuti chiede il cambio per noie muscolari: la fascia passa a Bonucci. Il tempo della sostituzione, poi il gioco riparte con l’assist pennellato di Berardi sui piedi di Locatelli che mette la palla nel sacco! 1 a 0. Le squadre si allungano, finisce la prudente fase di studio e l’Italia diventa pericolosa nei contropiedi. Man of the match è Locatelli, che questa sera è in stato di grazia. Al 51mo riceve un passaggio da Barella giusto davanti alla mezzaluna dell’area di rigore: si ferma, guarda la porta e sferra un left kick che pietrifica Sommer. 2 a 0. Al minuto 63 un tentativo degli elvetici impegna Donnarumma per la prima volta dall’inizio degli Europei. Nessun problema, attacco annullato. Da questo momento l’Italia cerca di preservare le forze e addormentare il match; ma ancora non è finita, manca la firma di Ciro Immobile. 88mo minuto, rete elvetica violata per la terza volta. L’Italia vince di nuovo con tre goal a zero e soprattutto convince. La testa è già agli ottavi, ora manca la ciliegina sulla torta: il primo posto nel girone per gestire meglio la prima con l’eliminazione diretta.
A cura di Clemente Scafuro
