Dl Rilancio, le misure in bozza 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Reddito di emergenza in due quote, stop all’Iva per i dispositivi di protezione e arruolamenti eccezionali di medici. Queste alcune delle nuove misure anti-crisi contenute nella bozza del dl Rilancio. Ecco, nel dettaglio, alcuni degli interventi sul tavolo del governo. 

REM – Il reddito di emergenza sarà erogato in due quote da 400 euro l’una e le domande per riceverlo possono essere presentate entro il termine di giugno 2020. Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito un’indennità oppure un reddito di cittadinanza, precisa ancora la bozza.  

STOP IVA SU GEL E MASCHERINE – Non si pagherà più l’Iva su alcuni prodotti, indispensabili per affrontare l’emergenza covid19 e proteggersi dal virus, dai ventilatori polmonari alle mascherine. Questi beni “sono esenti dall’imposta sul valore aggiunto, con diritto alla detrazione dell’imposta”. Nell’elenco ci sono, appunto, i ventilatori polmonari per terapia intensiva e subintensiva; i caschi per la ventilazione, le mascherine chirurgiche; mascherine Ffp2 e Ffp3; gli articoli di abbigliamento sanitari: i guanti in lattice, in vinile e in nitrile, le visiere e occhiali protettivi, la tuta di protezione, i calzari, i camici chirurgici; termometri. Lo stesso vale per i detergenti disinfettanti per mani, i dispenser a muro e tutta la strumentazione diagnostica del covid19.  

LIMITI A RINCARI DISPOSITIVI PROTEZIONE – Limiti ai rincari su mascherine e altri dispositivi di protezione individuale. “Fino al termine della cessazione dello stato di emergenza, al fine di contenere i rischi di contagio tra la popolazione favorendo il massimo accesso a taluni prodotti utili alla prevenzione e di contrastare eventuali dinamiche speculative in danno dei consumatori” i produttori di alcuni prodotti e dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie e delle mascherine chirurgiche, “sono tenuti ad indicare il prezzo massimo di vendita consigliato”.  

“In caso di importazione dei dispositivi di protezione individuale di protezione delle vie respiratorie e delle mascherine chirurgiche il prezzo massimo di vendita consigliato è indicato dal soggetto importatore prevedendo un margine di ricarico sulla base di fattori fisiologici di mercato e comunque in ogni caso non superiore al 50% del costo di importazione”, si legge nell’articolo della bozza. L’articolo rimanda poi agli allegati per gli importi che non possono essere superati dai rivenditori finali nella fissazione del prezzo finale di vendita. 

ARRUOLAMENTO MEDICI – Per l’anno 2020 è autorizzato l’arruolamento eccezionale, a domanda, di personale della Marina militare, dell’Aeronautica militare e dell’Arma dei carabinieri in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno”. In particolare, come aveva proposto il ministero della Difesa, è previsto l’arruolamento di 170 tra medici e infermieri militari: “70 ufficiali medici con il grado di tenente o grado corrispondente, di cui 30 della Marina militare, 30 dell’Aeronautica militare e 10 dell’Arma dei carabinieri” e “100 sottufficiali infermieri con il grado di maresciallo, di cui 50 della Marina militare e 50 dell’Aeronautica militare”.  

“Le domande di partecipazione sono presentate entro quindici giorni dalla data di pubblicazione delle procedure di arruolamento da parte della Direzione generale del personale militare sul portale on-line del sito internet del Ministero della difesa www.difesa.it e gli arruolamenti sono perfezionati entro i successivi 20 giorni”, si legge ancora nella bozza. La bozza prevede anche il potenziamento dei “servizi sanitari militari” con una spesa di euro 88.818.000 per l’anno 2020.  

FONDO PERDUTO PER PMI – Un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. E’ quanto prevede la bozza del Rilancio al capitolo dedicato alle impresa ma ancora in attesa della verifica della copertura da parte della Ragioneria dello Stato. Tra i beneficiari dell’intervento anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Ad avere accesso al contributo,oltre al tetto di 5 mln di ricavi, anche quelle imprese il cui” fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Il contributo dunque, su queste basi, “è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”. La predetta percentuale è del 25%, 20% e 15% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori rispettivamente a centomila, quattrocentomila e cinque milioni di euro, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.  

AFFITTI NON ABITATIVI – Credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. E’ quanto prevede all’art.31 la bozza del Dl rilancio. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente. Solo alle strutture alberghiere, si legge, il credito di imposta spetta “indipendentemente dal volume di affari registrato nell’anno.  

Credito che invece scende al 30% dei relativi canoni in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Condizione necessaria è che i soggetti locatari abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente  

STRADE SICURE – Integrare, per 90 giorni, a decorrere dalla data di effettivo impiego, il dispositivo di “Strade sicure” delle Forze armate a disposizione dei Prefetti con ulteriori 500 unità, che si affiancano, quindi, alle 253 unità, già autorizzate, per 90 giorni a decorrere dal 17 marzo 2020.  

FILIERA LIBRI E MUSEI – Nell’ultima bozza del dl Rilancio vengono quindi accorpati gli interventi a sostegno della filiera del libro e dei musei non statali, per un importo, 150 milioni di euro, che è pari alla somma di quelli indicati nella proposta sul tema formulata dal Mibact. Sotto lo stesso titolo, e quindi nell’ambito delle stesse risorse, il ristoro perdite per spettacoli, fiere, congressi e mostre annullati A questi si aggiungono i già indicati, sempre dal Mibact, 100 milioni di euro per garantyire il funzionamento dei musei statali nel 2020. 

“Nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo è istituito – si legge nel testo – un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non appartenenti allo Stato, alle Regioni e agli altri enti territoriali di cui all’articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Il Fondo è destinato altresì al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre. Con uno o più decreti del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse, tenendo conto dell’impatto economico negativo nei settori conseguente all’adozione delle misure di contenimento del Covid-19”.  

“Al fine di assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura statali di cui all’articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, afferenti al settore museale, tenuto conto delle minori mancate entrate da bigliettazione conseguenti all’adozione delle misure di contenimento del Covid-19, è autorizzata – viene specificato – la spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2020. Le somme di cui al presente comma sono assegnate allo stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.