Degrado al Centro Direzionale di Napoli: una domenica di pulizie per riqualificare l’area

Da progetto avveniristico a emblema di degrado urbano: in tanti lamentano le condizioni in cui versa il Centro Direzionale di Napoli, cuore della city partenopea. Qualcuno cerca ora di andare oltre le polemiche e decide di impegnarsi fattivamente per riqualificare l’area. Sono i ragazzi di Greeat, primo fast casual mediterraneo della città all’insegna dell’healthy, in sinergia con l’associazione “Sii turista della tua città”, non nuova a queste iniziative. Greeat e i Sii Turista chiamano alle armi la cittadinanza: domenica 21 febbraio alle ore 10 appuntamento all’esterno del ristorante (Centro Direzionale di Napoli, Isola C1) per fare colazione insieme e poi armarsi di buona volontà per una domenica di pulizie volta a restituire decoro al CDN.

“Napoli è la nostra città- dichiarano Vincenzo Corrado e Giovanni Liguori, i due giovani fondatori di Greeat – e il Centro Direzionale la nostra prima casa. Reputandola tale, vogliamo tenerla pulita e splendente. Per questo abbiamo deciso di dargli una ripulita Il nostro desiderio è quello di avere un impatto positivo, in tutti modi possibili, sulla comunità? in cui operiamo. Abbiamo subito chiesto aiuto a dei veri Rivoluzionari della Cultura Napoletana, i cari amici di Sii Turista della tua Città. Con il loro fondamentale supporto, chiediamo aiuto anche a voi, per far sì che il CDN torni a splendere come una volta. Come direbbero i nostri compagni di avventura: Essere Napoletano è Meraviglioso”.

La giornata inizierà con la colazione offerta da Greeat, e in seguito si inizieranno le operazioni per migliorare la zona coordinate per favorire la suddivisione delle persone in diverse zone del Centro Direzionale di Napoli. Tutti i partecipanti, dovranno indossare, oltre che la mascherina, anche dei guanti da giardinaggio e un abbigliamento comodo per affrontare la giornata. I promotori ovviamente ricordano che bisognerà mantenere le distanze di sicurezza e tutte le misure volte a contenere la pandemia da Covid19.