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Dario Cecconi: “Più bellezza e contenuti in tv”.

Il format è l’idea centrale, la struttura generale di un programma televisivo. Definisce lo svolgimento dello show nei suoi tratti più essenziali. È una sorta di stampo che può dar vita a contenitori diversi, uno schema che descrive gli elementi narrativi, tecnici e stilistici necessari alla concreta realizzazione di un prodotto televisivo.

Tutte le informazioni relative al format vengono solitamente raccolte in un documento, una sorta di manuale di istruzioni. Una volta scritto, si devono realizzare le singole puntate. La lavorazione comincia con la preparazione di una scaletta, ovvero dell’elenco di tutto ciò che, dal punto di vista artistico e tecnico, occorre per la produzione.

Alla base del lavoro non possono mancare: un’intuizione geniale da parte dell’autore, una capacità di scrittura semplice ma appetibile, un’idea chiara sul tipo di pubblico al quale rivolgersi e, di conseguenza, l’individuazione di una fascia oraria in cui il programma deve essere mandato in onda.

A Dario Cecconi, giornalista esperto di comunicazione massmediale, ‘caposervizio’ televisione, autore tv e della rubrica “Dentro e fuori la tv” di Periodico Italiano Magazine, abbiamo chiesto qualche dettaglio in più sul ruolo dell’autore e sull’importanza della scrittura creativa.

Dario Cecconi, di che cosa si occupa principalmente un autore tv?

“L’autore tv lavora a stretto contatto con la redazione, firma il programma e si occupa dalla parte creativa, pianificando le puntate da mettere in onda. Si interessa delle scelte del cast, della scrittura dei copioni e della stesura dei testi per i conduttori. In più, indica i tempi della messa in onda, cercando di scandire il tutto in diversi momenti televisivi”.

Quanto conta per l’autore il lavoro di squadra?

“Il lavoro di squadra è fondamentale. Importantissima è la sinergia che si va a creare con gli altri professionisti, con la redazione, con gli ospiti, con il regista, con l’assistente alla regia, con gli operatori di ripresa. Perché tutto funzioni al meglio è necessario che la squadra sia preparata e animata dalla voglia di qualità. Servono tecnica e creatività. Ciascuno deve ricoprire con professionalità il proprio ruolo.

La tv del passato e la tv di oggi. Che cosa è cambiato dal punto di vista autorale?

“Oggi, ai programmi pensati, sono sempre più spesso preferiti i format acquistati all’estero, in cui il ruolo degli autori è ridotto al minimo. Mi auguro che il ruolo dell’autore capace, creativo, che riesce ad immedesimarsi nello spettatore, che riesce a scrivere, cavalcando in modo intelligente intrattenimento e temi culturali, venga rivalutato”.

Quanto è importante il soggetto, il protagonista, in un programma tv?

“Il conduttore è fondamentale, da sempre. E’ importante che si senta a proprio agio e che riesca a fare ‘suo’ il programma”.

A proposito di scrittura creativa, di stesura dei testi, ci sono degli elementi di base che non devono mai mancare?

“Credo che lo ‘scrivere’ sia una dimensione dell’essere, uno stato esistenziale che libera energie. Principalmente, sono la creatività, l’emotività, la tensione espressiva, la visionarietà di un’idea a muovere la penna. Tutte cose che non si imparano. Gli unici elementi base che possono stimolare tecnica e creatività sono: la capacità e la voltontà di ascoltare, la consapevolezza di avere un messaggio chiaro da dare e l’interesse generale per la lettura. Se non ti piace leggere non puoi riuscire a scrivere bene”.

Lei è autore di una rubrica di Periodico Italiano Magazine molto seguita, dal nome “Dentro e fuori la tv”. Di cosa si tratta?

“Periodico Italiano Magazine è una testata giornalistica generalista, diretta con grande professionalità da Vittorio Lussana. Io, con la rubrica ‘Dentro e fuori la tv’, cerco di raccontare, attraverso interviste a tema, i personaggi del piccolo schermo, andando oltre l’immagine del personaggio televisivo. L’obiettivo è quello di fare un ritratto umano della persona e non solo del personaggio, quindi di raccontarlo per ciò che è sia dentro che fuori la tv. In qualità di caposervizio del settore televisione e di autore, ho la possibilità di scegliere gli ospiti da intervistare, i temi da affrontare e di decidere come condurre l’intervista. Questo è quello che più mi stimola e mi appassiona. Sono convinto che proprio a questo sia dovuto gran parte del successo che stiamo riscuotendo in termini di gradimento”.

Quali sono gli elementi chiave che possiamo ritrovare nelle sue interviste?

“Le mie interviste non sono mai uguali l’una all’altra perché ogni persona che intervisto racconta una storia e porta con sè un bagaglio professionale, personale e di emozioni che nessun altro può avere. Perciò, mi concentro molto sul talento particolare che ciascuno dei miei ospiti possiede, sulla loro interiorità e sul loro modo di raccontarsi. Mi soffermo, soprattutto, sulle loro aspirazioni per il futuro perché ritengo sia fondamentale essere sempre proiettati in avanti. Tutto questo cerco di farlo con il massimo rispetto verso chi ho difronte”.

Quali sono i suoi programmi televisivi preferiti?

“I programmi pensati, che mettono in risalto in modo semplice ma intelligente la cultura artistica, letteraria, scientifica, senza troppe pretese. Generalmente io preferisco i programmi ‘contenitore’, in cui possiamo trovare di tutto, dai momenti di divertimento a quelli di riflessione. Li preferisco di gran lunga ai format importati”.

In quale direzione dovrebbe guardare la tv di oggi? C’è qualcosa che dovrebbe recuperare passato?     

“La televisione di oggi dovrebbe guardare al futuro con ottimismo, puntando, in modo particolare, sulla professionalità e sul talento dei giovani autori televisivi, capaci di intercettare i gusti di un pubblico sempre più ampio e di utilizzare senza parsimonia tutti i grandi strumenti comunicativi che si hanno a disposizione. Allo stesso tempo, però, dovrebbe recuperare dal passato il rispetto per il pubblico, che in gran parte si è perso. Informare, intrattenere e, più largamente, fare televisione, significa entrare nelle case degli altri e questo dovrebbe esser fatto sempre con grande serenità, con garbo, con rispetto. Accanto all’esigenza di accontentare il pubblico ci deve essere anche la volontà di dare spazio ai contenuti e stimolare il buon gusto e l’intelligenza”.

Dario Cecconi è giornalista esperto di massmedia, direttore operativo della produzione multimediale e autore tv. Da ottobre 2017 è autore e curatore di “Dentro e fuori la tv”, rubrica fissa e di successo di Periodico Italiano Magazine, testata giornalistica, mensile web di informazione e approfondimento culturale, di cui è caporedattore del settore televisione. Tra le sue passioni più grandi, oltre a quella per la scrittura e per la televisione, ci sono quella per la musica, per il cinema e per il teatro. È anche amante e appassionato di arte neoclassica.

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Redazione StreetNews.it
Redazione StreetNews.it
Il 16 Settembre 2016 nasce StreetNews.it, quotidiano on-line di diffusione delle principali notizie regionali e nazionali con un particolare focus sulle news locali. La redazione, avvalendosi della collaborazione di professionisti in vari settori come grafica pubblicitaria, web e social marketing, web master, videomaker e film-maker, giornalisti, fotografi, event manager e altri, offre la possibilità di realizzare piani di comunicazione su misura: Articoli, comunicati stampa, banner grafico da inserire in video e rubriche, banner sito, cortometraggi e realizzazioni video per privati, aziende e locali, reportage fotografici. Sponsorizzazione negli eventi organizzati dalla redazione: Striscione, Flyers, T-shirt, Gadgets.
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