giovedì, Marzo 28, 2024
No menu items!
HomeRedazione StreetNewsCultura ed EventiDa attore-cantante a scrittore: Gianni Mauro racconta la sua arte eclettica

Da attore-cantante a scrittore: Gianni Mauro racconta la sua arte eclettica

«I Pandemonium rappresentano un po’ la nuova scuola musicale; si presentano in tanti, cantano, suonano e ballano, vestiti nei modi più strani ed eccentrici». Così Mike Bongiorno annunciava nella serata finale del XXIX festival di Sanremo (1979), da lui condotto insieme alla giunonica Anna Maria Rizzoli, l’ingresso sul palco di un singolare gruppo musicale che si presentava in gara con un brano audace e irriverente: “Tu fai schifo sempre”. Il testo del brano in questione – una sorta di inno dissacratorio nei confronti dell’amore mieloso e romantico, in un misto di italiano e napoletano, – porta la firma di un componente di punta dei Pandemonium: Gianni Mauro.

Originario di Salerno, Mauro non è soltanto interprete ed originale autore musicale – tra i suoi pezzi basti citare “Lunedì”, la cui popolarità ha superato anche i confini nazionali, e l’anfibologico “Canto malinconico”, portato al successo da un fortunato programma radiofonico –, ma un artista a tutto tondo. Come cantattore, ha collaborato tra gli altri con Renato Rascel, Gabriella Ferri, Gino Bramieri, Oreste Lionello, Pippo Franco. Lo scorso anno è uscito il film “Passpartù – Operazione Doppiozero”, in cui recita con Maurizio Mattioli, Giacomo Rizzo e Veronica Maya. Dal 2007 Mauro si è cimentato con apprezzabili riscontri anche nella scrittura, dedicandosi sia al genere della narrativa che alla poesia. L’ultimo lavoro è una biografia autoironica, intitolata “Sono un premio No-bel. Faccio schifo sempre d’a matina ‘a sera”.

Ci ha voluto raccontare le tappe più intense della sua poliedrica attività artistica nell’intervista che di seguito pubblichiamo.

La più popolare kermesse canora del nostro paese è il Festival di Sanremo, al quale lei ha partecipato due volte insieme ai Pandemonium: nel 1978 come corista di Rino Gaetano che si presentava con “Gianna” e un anno dopo con “Tu fai schifo sempre”. Che ricordo ha di queste due esperienze e qual è invece la sua opinione riguardo alle ultime edizioni del Festival?

Ricordare il Festival del 1978 significa innanzitutto ricordare Rino Gaetano: un ricordo fortissimo che mi tocca particolarmente perché il nostro Rino è andato via troppo presto. Di lui ero amico e alla sua famiglia sono rimasto sempre molto legato. In occasione di quel festival ebbi l’opportunità di conoscere alcuni artisti che andavano per la maggiore, come i Matia Bazar che quell’anno vinsero con “E dirsi ciao”: in particolare entrai in sintonia con Aldo Stellita, purtroppo scomparso nel 1998. Si può dire che allora era appena iniziata la mia avventura nel mondo della musica. Nel 1976, quando mi proposero un contratto come autore, lasciai gli studi di giurisprudenza che avevo intrapreso all’università di Napoli e mi trasferii a Roma. Dopo due anni mi ritrovai sul palco dell’Ariston, anche se solo come corista di Rino. L’anno successivo, sempre insieme ai Pandemonium, ritornai a Sanremo in una duplice veste: come concorrente con il brano “Tu fai schifo sempre”, una folle canzone che scrissi insieme a Giordano; come ospite, al seguito di Gigi Proietti, con il quale lavoravo in quel periodo per la “Commedia di Gaetanaccio”. Se dovessi esprimere un giudizio sulle ultime edizioni del festival, potrei limitarmi a citare ironicamente il titolo del mio brano sanremese. Sanremo nasce come una manifestazione prioritariamente finalizzata a far conoscere la canzone italiana: nelle prime edizioni veniva premiata la canzone, non il cantante. Per tale motivo, poteva anche accadere che uno stesso cantante, che concorreva con più pezzi, si posizionasse contemporaneamente al primo, al secondo e al terzo posto. Col passare del tempo, tuttavia, il festival ha perduto questa sua peculiarità, trasformandosi in uno spettacolo di tutto e di più, una sorta di carrozzone di nani e ballerine. Migliacci, Pintucci, Mattone sono autori che sapevano scrivere canzoni di un certo livello, canzoni che, non a caso, a distanza di tanti anni, sono ancora conosciute. Dubito che i pezzi composti oggi saranno famosi tra 30 o 40 anni.

A proposito delle sue esperienze teatrali, lei vanta collaborazioni con nomi illustri. Tra tutti i grandi personaggi con cui ha lavorato, chi pensa che le abbia dato di più a livello professionale oppure chi considera alla stregua di un mentore?

È molto difficile rispondere a questa domanda. Nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, a partire da Gabriella Ferri. La Ferri tra il ’76 e il ’77 si innamorò artisticamente di me, al punto che scelse di inserire un mio brano, “Lunedì”, all’interno del suo LP, dove figuravano peraltro canzoni di importanti artisti come Luigi Tenco. Ricordo che con molta umiltà, in presenza di Gianni Minà, mi chiese il “permesso” di poter incidere quel pezzo. Ciò fa capire che, di fronte a personaggi di tale valore, ci si deve esimere dall’esprimere una qualsiasi valutazione, perché essi sono fuori dall’ordinario, essendo la modestia il loro punto di forza. Pensi che un attore come Pippo Franco, che ha tanti anni di carriera alle spalle, ha avuto l’umiltà di confessarmi che c’è sempre tanto da imparare. Oggi invece vi è chi, semplicemente facendo il tronista oppure partecipando all’“Isola dei Famosi”, si arroga la presunzione di essere una grande celebrità. Da tutti i grandi artisti con cui ho lavorato ho avuto qualcosa da imparare e a loro devo molto.

Dal 2007 ha iniziato l’attività parallela di scrittore, sperimentando sia il genere della narrativa che quello della poesia. Quali sono i suoi modelli di riferimento?

I miei modelli sono estremamente eterogenei: nel campo della narrativa tra i maggiori potrei menzionare Pirandello, Pessoa, Dostoevskij, Tolstoj e Gogol’; in quello della poesia Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Majakovskij, gli autori della Beat Generation come Kerouac, Ginsberg e Corso, e tra gli italiani Montale e Alda Merini. Deve sapere che, quando avevo 17 anni, un mio amico mi invitò a leggere le “Novelle per un anno” di Pirandello, e da allora diventai un instancabile lettore, un onnivoro divoratore di poesia, racconti, filosofia. Come sono solito dire, mi sento un “libridinoso”: ho l’inguaribile “malattia” dei libri.

Riportiamo, a conclusione di questa intervista, una appassionata poesia di Gianni Mauro, tratta dalla raccolta “Una folata di vento” (2011): un messaggio di speranza rivolto a chi si trova di fronte alle sofferenze della vita; un invito a trovare il coraggio di affidarsi alle forze della natura per recuperare la strada giusta e il sorriso perduto.

Sorridi
Quando ti risvegli
e ti ritrovi
frammenti di pensieri
sparsi nei letti
maltrattati delle tue
disperazioni, prega.
Prega in silenzio
le corolle delle
orchidee selvatiche
perché ti proteggano
come ventagli teneri
dalle bestemmie della vita.
Prega le notti
di luna di latte
perché ti cospargano
il capo di leggerissime
malinconie.
E, alla fine, Sorridi
Sorridi
E fa’ che il tuo Sorriso
ci contagi per sempre
come una soffice
e delicata epidemia.

Intervista di Massimiliano Longobardo

image_printStampa Articolo
Redazione StreetNews.it
Redazione StreetNews.it
Il 16 Settembre 2016 nasce StreetNews.it, quotidiano on-line di diffusione delle principali notizie regionali e nazionali con un particolare focus sulle news locali. La redazione, avvalendosi della collaborazione di professionisti in vari settori come grafica pubblicitaria, web e social marketing, web master, videomaker e film-maker, giornalisti, fotografi, event manager e altri, offre la possibilità di realizzare piani di comunicazione su misura: Articoli, comunicati stampa, banner grafico da inserire in video e rubriche, banner sito, cortometraggi e realizzazioni video per privati, aziende e locali, reportage fotografici. Sponsorizzazione negli eventi organizzati dalla redazione: Striscione, Flyers, T-shirt, Gadgets.
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

articoli popolari

commenti recenti

- Advertisement -