Cori finti e bambole gonfiabili sugli spalti. Le strategie per riprendere il campionato.

Ora che la pandemia da Covid-19 sta iniziando a mollare la sua presa, il mondo dello sport si chiede se sia giusto o sbagliato far ripartire le competizioni, soprattutto quelle legato al calcio. Esperti e addetti del settore, ma anche medici e politici sono divisi, fra chi teme un nuovo contagio, sia per i giocatori che per i tifosi, presenti sugli spalti, e chi invece sminuisce invocando a gran voce il ritorno a una vita normale.

Nel frattempo gli esperti del settore stanno organizzando il ritorno alle partite giocate ma i governi di quasi tutti i paesi hanno dato regole ben precise: “Si può giocare ma senza tifosi”.

E quindi via libera con le soluzioni, alcune molto bizzarre. Un esempio viene dal campionato Tedesco (Bundersliga) che è stato tra i primi a riaccendere le luci ed ha ben pensato di sostituire le voci dei tifosi con dei file audio che lo spettatore, da casa, può attivare o disattivare con un tasto del telecomando. La Liga spagnola pensa invece di invogliare anche gli atleti in campo, sparando i file audio dei tifosi attraverso i potenti diffusori (quelli che solitamente annunciano le formazioni, i gol o le info generiche).

Ma la soluzione più pittoresca è arrivata dalla Corea del Sud. L’ FC Seoul ha ben pensato di posizionare delle bambole gonfiabili (si si proprio quelle per i giochini erotici) sugli spalti al posto dei tifosi scatenando l’ira della Federazione K-League che ha risposto con una multa di 100 milioni di won pari a 74 mila euro, senza contare l’imbarazzo generale per la scelta, bizzarra.

a cura di Salvio Mericano