IL 19 LUGLIO LA CONADI (CONSIGLIO NAZIONALE DIRITTI INFANZIA E ADOLESCENZA) HA INDETTO UNA CONFERENZA STAMPA PER DISCUTERE SULLE TEMATICHE RIGUARDANTI I MINORI.
L’ Organizzazione CONADI, oggi ha indetto una conferenza riguardanti tematiche molto delicate sui minori.
Prima di addentrarci nel discorso è opportuno conoscere questa Organizzazione.
CONADI opera a 360 gradiper promuovere e tutelare i diritti dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo,come sancito dalla Convenzione ONU contribuendo al miglioramento delle loro condizioni di vita.
Ad oggi sono ben 194 i paesi del mondo che hanno ratificato la Convenzione.
E’ bene ricordare che il 20 Novembre è la giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ma qual’è la mission dell’organizzazione? E’ porre i diritti di tutti i bambini e gli adolescenti, con particolare attenzione soprattutto ai più svantaggiatied agli esclusi, nel cuore e nell’agenda sociale, politica ed istituzionale di tutti.
I membri affermano che combattere la povertà e le diseguaglianze è un dovere non per trarre profitto o interesse ma semplicemente amore verso il prossimo, il tutto, riconducibile ad una sola parola “altruismo”.
Ed ancora CONADI raccoglie fondi per sostenere i programmi e le iniziative che realizza inproprio ed in collaborazione con altre organizzazioni umanitarie,nonchè informa e sensibilizza le istituzioni e l’opinione pubblica sui diritti dell’infanzia
Ma qual’è il senso della mostra iconografica presentata attraverso foto e disegni?
La mostra è dedicata a tutti i bambini del mondo, senza distinzione di razza, religione ceto sociale.
Le tematiche affrontate sono tante: dalla violenza sessuale, al diritto alla salute, allo studio,alle spose bambine,ai bambini-soldatofino al razzismo e povertà.
Tali tematiche sono state sapientemente racchiuse nelle opere fotografiche di Paola Bruno e del prof.Umberto Palma e nelle illustrazioni di Bianca Pacilio.
La tematica è stata affrontata anche in versi con la significativa e toccante poesia di Francesco Terrone dal titolo Non toccate i bambini.
Alla conferenza è intervenuta anche l’Assessore all’istruzione e alle politiche sociali Annamaria Palmieri, la quale ha riferito quanto segue.”Ringrazio Francesco Vernelli delconsiglio comunale, sempre sensibile a questi temi.La mostra di cui stiamo parlando ci richiama all’attenzione sui problemi dell’infanzia del mondo, in quanto noi siamo troppo foclizzati su un mondo degli adulti. Non dobbiamo pensare ad un’infanzia circoscritta, cioè all’infanzia di Napoli o europea ma del mondo. In questo momento, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze costretti all’invisibilità per colpa della pandemia. I diritti negati, che a noi sembrano fondamentali sono negati da sempre in tante parti del mondo.
Soltanto la morte di un bambino su una spiaggia, l’arrivo di un cadavere spinge ogni tanto ad un processo di commozione generale. Tutto questo dura 2 o 3 giorni! Tutto questo non spinge ad un’accoglienza, questo non spinge ad aiuti sostanziosi e sostanziali.
Napoli non si è mai sottratta agli aiuti umanitari, Napoli è una città porto, in quanto ha ritenuto di voler essere accogliente .
Inoltre Napoli è una dei pochi Comuni d’Italia che ha lottato contro la chiusura indiscriminata delle scuole.
Io ringrazio CONADI perchè con lo sguardo dell’arte, del disegno e della fotografia ci richiama ad un modo in cui dovremmo essere. Quanto nel BNRR c’è per l’infanzia, per i bambini e le bambine che poi saranno i pagatori di quei debiti? Questa è la ragione per la quale ci richiama la mostra e questa è la ragione che l’assessorato alla cultura di Napoli non ha potuto che ospitarla”.
Purtroppo la conferenza si chiude con un appello politico: si sa, tra poco ci sono le elezioni a Napoli! Si è auspicato un face to face tra candidati a sindaci, per parlare non delle strade, dell’immondizia, della metropolitana ma dei bambini, dei progetti che hanno per i bambini, dei progetti che hanno per il futuro.
La domanda che i cittadini e i “cittadini genitori“ dovrebbero porsi è questa:” In che modo un giovane può realizzarsi in un contesto a dir poco precario, dove manca un’organizzazione sostanziale che va per l’appunto dall’urbanistica al trasporto e per finire e questo a Napoli è quasi normale alla mancanza di materiale scolastico necessario per il diritto allo studio?”
Come si può tralasciare l’argomento immondizia se la scuola cerca di educare per l’appunto “i futuri Sindaci, Assessori e quant’altro” ad un paese ecosostenibile?
Perchè strumentalizzare i bambini con annessi problemi per arrivare alla politica?
I bambini e i futuri uomini non sono napoletani, non sono europei, ma fanno parte del mondo, per cui le istituzioni “tutte” dovrebbero fare un face to face al fine di far vivere degnamente e di garantire una formazione tale da farli definire “ cittadino del Mondo”.
a cura di Rosa Arpaia
