“Come un soffio”

Questa volta le amiche lettrici di “Cuore di libro”, dopo aver partecipato alla presentazione, sempre alla libreria Tasso a Sorrento, del libro scelto durante l’ultimo incontro: “Come un soffio” di Angela Ansalone, sono doppiamente equipaggiate, per esprimere la loro appassionata visione.

Si legge veramente come un soffio il libro di Angela Ansalone.

Un racconto traboccante di amore verso la sua vita e tutti/e i/le protagonisti/e che ne fanno parte.

Dona ai lettori pezzi di cuore, di esperienze, di anima.

Racconta in un flusso che appare slegato, per la scelta compositiva, ma legato da fili nascosti, che pure fanno la loro parte nella narrazione.

“Il tempo con chi si ama”, scrive Angela Ansalone, “È come un soffio”, e ancora, “La vita passa in un soffio anche se ricca di emozioni e incontri”. 

Le sue parole a volte sono vere e proprie guide su come vivere con saggezza: “Ognuno ha il genitore che ha scelto, per comparire in questo mondo, e che quel genitore, e non un altro, è importante per la sua evoluzione.”

E ancora: “In palestra alleni i muscoli, nella vita alleni i comportamenti che puoi scegliere di adottare in risposta all’offerta che i tuoi simili via via propongono nella relazione di scambio. Spesso accade di sentirsi inadeguati, ma quando l’allenamento è proficuo più è difficile la relazione più grande è la gratificazione quando si sente di uscirne illesi.“

Angela Ansalone è nata a Napoli e vive, tra Napoli e Sorrento.

È medico, specializzata in pediatria, ora in pensione.

Fa parte della redazione del giornale online GreenNewsdeal che si occupa di ambiente.

“Come un soffio” è il suo primo libro, e alcune amiche lettrici di “Cuore di libro” con gioia ed entusiasmo si sono scambiate i loro punti di vista, in un’occasione così inaspettata.

Angela Cacace: “Mi è piaciuta molto la scrittura. L’ho trovato intimo e delicato. Angela è stata eccezionale nel parlare di sé stessa e di chi la circonda senza invadere la loro privacy, ha rispettato le vite e l’intimità delle persone che ha raccontato; delicata anche in questo.

E poi il libro trasuda gratitudine!”.

Ornella Cuomo: “Ho avuto la sensazione, leggendo i suoi racconti, che lei non ci volesse insegnare qualcosa, ma ci desse un sostegno nella nostra vita quotidiana, per trovare la bellezza e la bontà.

È una specie di viatico, si capisce che certe sofferenze e passioni che lei ha vissuto avrebbe potuto viverle chiunque, quindi c’è un rispecchiamento.

Angela ha avuto la possibilità di abbeverarsi a delle storie straordinarie con cui ha avuto contatto, è stata abile nell’assorbirle, per poi tradurle in parole nel suo libro.

Ha stimolato in me alcune domande sulla mia vita, guardando alla sua, e mi ha fatto pensare alla diversità, alle differenze. Ho trovato molto interessante che leggendo “Come un soffio” avessi modo di riflettere su di me”. 

Nora Rizzi: “Io contesto il titolo, non è “un soffio“ in realtà è una cima tempestosa. Lei nasconde sotto questo “soffio” una personalità fortissima, una forza interiore incredibile, una voglia di vincere e di far vincere, soprattutto la figlia con una maternità che non viene; lei non riesce ad avere figli, forse, perché si sente in colpa, per aver abbandonato l’Africa, la sua missione e i bambini che curava. È come se si auto punisse; lì la maternità si era realizzata, non certamente in Italia a fare la dottoressa qualsiasi.

Angela difende la famiglia da qualsiasi attacco: le peculiarità del marito e quelle del figlio. 

Perciò la sua vita non è un soffio, ma una cima tempestosa!

Tra l’altro è consapevole di appartenere a una famiglia molto importante nella realtà napoletana e se non avesse raccontato, lei, ai suoi figli ciò che è stata questa famiglia, tutti i ricordi sarebbero andati perduti. 

Inoltre è innamorata della sua Casa Museo, di cui parla nel libro, dove traspare la memoria di quello che lei e la sua famiglia hanno vissuto.

A me è sembrato che abbia voluto lasciare un testamento di ciò che è stato.”

Non vorrei essere ripetitiva, ma anche questa volta abbiamo avuto un incontro ricco, pieno di intimità, di dolcezza, sì, perché oltretutto mi è passato davanti, più di una volta, un vassoio colmo di cioccolatini e caramelle. Comunque, dopo tanta dolcezza, le amiche lettrici hanno scelto, per il prossimo incontro, il libro di Michela Murgia: “Dare la vita”.

A cura di Maria Grazia Grilli