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Stillpani: dal 5 aprile in radio e sui digital store il nuovo singolo “Catene”

I “Catene” è l’ultimo singolo di stillpani prima della pubblicazione del nuovo album, scritto con Lorenzo Di Pasquale e prodotto da Phonez e Etrusko.

Il testo autentico e attuale porta l’ascoltatore a una lunga riflessione sul proprio approccio alla vita.

Le catene sono il simbolo di ciò che ci tiene imprigionati: possono essere circostanze, pensieri, situazioni di ogni genere. Nella canzone le catene sono tutto ciò che toglie la libertà ad un ragazzo incapace di esprimere liberamente sé stesso.

Nella società del successo è proprio la ricerca di quest’ultimo che diventa una forma di prigionia: la canzone è l’inno di una generazione obbligata a dimostrare qualcosa. Bisogna lasciare il segno, bisogna vivere in un certo modo, secondo determinate costruzioni sociali e brillare, più degli altri, se vuoi veramente essere felice; ma in realtà non c’è menzogna più grande: l’unico modo per difendersi e cercare un appiglio di salvezza è guardarsi dentro.

La frase “sei tu il tuo bene perché sei il solo che non ti mette le catene” risolve il dilemma e sancisce una volta per tutto l’idea che per essere felici bisogna rispettarsi, prendersi il proprio tempo e vivere secondo i propri ritmi vitali.

Commenta l’artista a proposito del brano: “Quando mi è stato proposto questo brano da Lorenzo ho subito detto sì alla realizzazione, il testo nella sua crudeltà, nelle sue immagini e nelle sue parole rispecchia a pieno quello che provo, quello che sento e quello che poi effettivamente gran parte della mia generazione vive ogni giorno. La produzione punk-rock, curata nei minimi dettagli da Etrusko e Phonez, da un boost in più a tutta la canzone e alla sua potenza lirica. È un brano politicamente scorretto, che affronta temi difficili ed era stato proposto per le selezioni di Sanremo giovani ad ottobre, abbiamo osato a livello musicale, a livello di testo ed è venuto fuori un brano che in questo momento sento più mio che mai.”

a cura di Alessandro Testa

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 In Campania non arrivano i pagamenti ai partecipanti GOL, le scuole di formazione alla Regione: “Intervenire immediatamente”

NAPOLI – “Il programma GOL è probabilmente il più importante piano di politiche attive per il lavoro mai realizzato in Italia. Un’occasione che specialmente in Campania va colta e sfruttata appieno: la percentuale di NEET in regione ci vede primatisti in Italia e in Europa per giovani inoccupati o comunque fuori dai radar del lavoro legale. Che tale opportunità venga depotenziata o rischi addirittura di essere bruciata per quisquilie burocratiche e disorganizzazione non possiamo accettarlo: ne va del futuro dei nostri ragazzi e della salute di tutti quegli imprenditori che in ambito formativo hanno investito per farsi trovare pronti all’avvento di PAR GOL e ad oggi vedono le casse vacillare sotto il peso dei crediti non riscossi”.

Lo affermano Luca Lanzetta, presidente del Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate (MOLA Campania), e Giovanni Mucciolo di ACIIEF in rappresentanza delle agenzie formative iscritte al MOLA.

Ma cosa è accaduto? Gli enti che svolgono corsi Garanzia Occupabilità Lavoratori (PAR GOL) stanno ricevendo in questi giorni decine di telefonate di propri corsisti che lamentano la mancata erogazione da parte dell’INPS di quanto a loro spettante. La responsabilità, secondo l’istituto previdenziale, sarebbe dovuta alla mancata comunicazione di frequenza ai corsi da parte degli enti di formazione, che a loro volta però si dichiarano sorpresi nell’apprendere che tale responsabilità sia in capo a loro e non ai Centri per l’Impiego o alla Regione Campania. Regione a cui, tra l’altro, tali frequenze vengono comunicate e regolarmente registrate dagli enti attraverso la piattaforma digitale SILF.

“Insomma, un pasticcio a metà tra il burocratico e l’organizzativo in cui a nessuno è ben chiara la propria responsabilità nella vicenda e i propri doveri”, spiega Lanzetta. Che aggiunge: “È vero che a pagare il prezzo più alto di tale confusione sono i corsisti privati di un introito fondamentale, non solo per vivere ma anche per formarsi e trovare nuove vie lavorative. Ma a cascata crollano scuole, enti e agenzie formative che rischiano di vedere i propri corsisti abbandonare i corsi, aggiungendo nuovi ammanchi ai crediti già vantati. Già oggi sono in tanti a vacillare, dopo aver scommesso nella bontà di un progetto indispensabile – specialmente per i nostri territori – e anticipando e rimettendoci di tasca propria le spese”.

“Se i corsi GOL iniziano man mano a sparire – conclude Lanzetta – si creerebbe un assurdo logico per cui la Regione che in Italia maggiormente ha bisogno del programma finisce per essere la prima a non poterlo garantire per assenza di offerta formativa. Una vera e propria pazzia: è per questo che chiediamo alla Regione di prendere in mano le redini della situazione, non solo per risolvere questo intoppo ma per garantire che in futuro si proceda spediti, insieme, verso la realizzazione di un programma che può rappresentare una svolta per tutti”.

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A un anno di distanza dalla vittoria dello scudetto, dal 4 maggio arriva nelle sale italiane “SARÒ CON TE”, il film evento diretto da Andrea Bosello e prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis che celebra il Napoli.

A un anno di distanza dalla vittoria del terzo e storico scudetto, dal 4 maggio arriva nelle sale italiane “SARÒ CON TE”, il film evento diretto da Andrea Bosello e prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis che celebra la squadra partenopea con una grande festa al cinema per tutti i suoi tifosi.

Da ieri, venerdì 5 aprile, è online il trailer del film:

Biglietti disponibili in prevendita dal 10 aprile, una data scelta per omaggiare il numero della maglia di Maradona.

Elenco sale a breve disponibile su nexodigital.it.

Sarò con te” è una reunion per tutti i tifosi per celebrare, ancora una volta, una vittoria e una città in festa rivivendo sul grande schermo una gioia attesa per 33 anni, raccontata attraverso lo sguardo e le parole di giocatori come il Capitano Giovanni Di Lorenzo, Frank Anguissa, Piotr Zieli?ski, Khvicha Kvaratskhelia, Kim Min Jae, Giovanni Simeone, Juan Jesus, Eljif Elmas, Victor Osimhen, Mario Rui, Hirving Lozano, Giacomo Raspadori, Alex Meret, Mathias Olivera, Stanislav Lobotka, Matteo Politano, di personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo come Fabio Cannavaro, Geolier, Toni Servillo, Silvio Orlando, Maurizio de Giovanni, Salvatore Esposito, Luisa Ranieri, Marco D’Amore, Diletta LeottaPaolo Condò, Robert Del Naja, Federica Zille, Pierluigi Pardo, Fabrizio Roncone, Francesco Repiceallenatori, di direttori sportivi e staff del Napoli, come Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli, Giuseppe Santoro e Nicola Lombardo e del Presidente della SSC NapoliAurelio De Laurentiis.

Il film riporta il pubblico alla stagione calcistica 2022/2023, iniziata con la diffidenza e il malumore dei tifosi rapidamente trasformata in entusiasmo per una squadra costruita magistralmente e allenata con grande autorevolezza da Luciano Spalletti.

Trascinato dai gol di Osimhen e dalle giocate di Kvarail Napoli domina la Serie A con un gioco spettacolare, lasciando le rivali a notevole distanza sin dall’inizio della stagione. Dal ritiro in Turchia, appena compreso che la stagione sarebbe stata quella giusta per concretizzare i traguardi ambiziosi, le videocamere hanno iniziato a seguire la squadra per documentare la gloriosa stagione con immagini esclusive della vita di uno spogliatoio a cui nessuno aveva mai avuto accesso.

Nel girone di ritorno il Napoli continua a travolgere le avversarie, giocando così bene che tutti si illudono di poter vincere anche la Champions, ma purtroppo il Diavolo del Milan gli sbarra la strada e spegne i sogni di gloria degli azzurri.

Il calcio toglie e regala emozioni infinite. Il Napoli si rialza il 4 maggio 2023 vincendo il campionato con cinque giornate di anticipo, un risultato epocale.

Il film mette in scena un racconto più ampio della semplice cronaca sportiva. Ripercorre questa storia dall’interno dello spogliatoio, attraverso le testimonianze esclusive dei protagonisti dell’impresa e la gente di Napoli, che decora le strade e i palazzi di azzurro per sancire ancora una volta il rapporto esclusivo tra la città e la sua squadra. Un sentimento che non si ferma tra i vicoli di Napoli, ma che riecheggia da New York a Londra, passando per Buenos Aires e tante altre grandi città del mondo, tutte unite da un’unica e spettacolare ondata di festeggiamenti.

Il 4 maggio 2024 con “Sarò con te” sarà possibile rivivere nuovamente quegli storici momenti.

Sarò con te” è prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis ed è distribuito al cinema da Nexo Digital con Radio Italia come Radio Ufficiale.

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Brick Live: Il magico mondo dei LEGO a Napoli

Dal 15 marzo al 14 aprile 2024 arriva a Napoli, all’Arena Flegrea, il Brick Live: l’evento internazionale per grandi e piccoli con milioni di mattoncini LEGO disponibili in un grande ambiente stimolante e interattivo. Biglietti alla mano, con milioni di pezzi disponibili per giocare e divertirsi in compagnia, in uno spazio di oltre 4000 metri quadri al coperto, ognuno potrà liberare l’artista che è in sé, a prescindere dall’età, ed esprimere la propria creatività.

All’interno dello spazio saranno presenti alcune zone di costruzione a tema e varie aree tematiche come la Duplo Pit, area dedicata ai più piccoli (0-3 anni) con una piscina di mattoncini di dimensioni maggiori per facilitarne l’uso e la maneggevolezza; la Brick Live Ocean, percorso con circa 30 esemplari di animali marini costruiti con oltre 25.000 mattoncini; la Minecraft Area, ispirata a uno dei videogiochi più amati degli ultimi anni; la Map Build, area dove si cerca di costruire la mappa di un paese europeo con le strutture di mattoncini e ancora l’area dei Graffiti Wall, un muro dove, sempre tramite l’uso di mattoncini, si possono lasciare dediche personali, ricordi ed emozioni.

L’evento internazionale del Brick Live non sorprende dato che l’azienda dei Lego è la terza azienda produttrice di giocattoli al mondo ma pochi ne conoscono la storia che l’ha portata a tale successo.

Tutto iniziò nel 1924 quando il falegname danese Ole Kirk Kristiansen vide bruciare la propria falegnameria a seguito di un grave incendio, scatenato per errore da uno dei suoi due giovani figli. Kristiansen non si perse d’animo e ricostituì una bottega più grande della precedente ma la crisi dovuta alla Grande Depressione non tardò ad arrivare. Cercando di mitigare i costi della produzione, Kristiansen ridusse le dimensioni dei suoi prodotti e passò dalla costruzione di abitazioni e arredi interni a miniature che sarebbero diventate di lì a poco l’ispirazione dei giocattoli prodotti dal 1934 con il nome LEGO, ispirato alla locuzione in lingua danese leg godt (“gioca bene”).

Da allora e da quell’evento apparentemente sfortunato, i LEGO, tra alti e bassi, sono approdati ai nostri giorni, permettendo, a grandi e piccoli, di condividere momenti di creatività e di gioco insieme.

A cura di Diana Di Lauro

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San Carlo: febbre da melomania per “Gioconda” di Ponchielli.

La critica, i giornali e gli appassionati con gli occhi puntati su Napoli.

Era già cosa intuitiva per chi apprezza l’opera, ma anche lo stesso Teatro San Carlo ha definito l’imminente produzione della “Gioconda” di Ponchielli come momento apicale della stagione ‘23/’24, già dal grande entusiasmo tra circoli di appassionati, gruppi social, pubblico internazionale. Le attenzioni di tutto il mondo dell’opera saranno rivolte, per questo aprile, a Napoli e a questo straordinario evento.

Le recite, da cartellone, sono 6, dal 10 al 17 aprile, con due cast, a direzione del Maestro Pinchas Steinberg e con la regia del giovane talentuoso Romain Gilbert. Saranno coinvolte sul palcoscenico tutte le componenti della macchina sancarliana, dall’Orchestra e il Coro fino ad arrivare al Coro di voci bianche diretto da Stefania Rinaldi e al Corpo di Ballo (che sarà impegnato nella celeberrima “Danza delle ore”). I costumi recano la firma del lussuoso stilista francese, al debutto napoletano, Christian Lacroix, le scene sono di Etienne Pluss.

Biglietti polverizzati in poche settimane e recita straordinaria in onore della Netrebko.

A far parlare di questo nuovo allestimento (in coproduzione con il Gran Teatre del Liceu di Barcellona) è bastato buttare un occhio al primo cast. Da tempo non si vedevano insieme sul palcoscenico del San Carlo, nella stessa occasione, tanti artisti di fama mondiale. Nel ruolo del titolo la Diva Anna Netrebko, il tenorissimo Jonas Kaufmann in Enzo Grimaldo e il grande baritono francese Ludovic Tézier nei panni di Bàrnaba. La triade del momento è riuscita (cosa rarissima negli ultimi tempi) a far registrare in bigliettera il sold-out per tutte le tre recite col primo cast (10-13-16 aprile).

La Fondazione, a tal proposito, ha deciso di venire incontro al pubblico rimasto fuori dalle tre recite, inserendo una nuova data, ufficialmente una recita straordinaria, il prossimo 7 aprile alle ore 17:00. Straordinaria perché si celebreranno i primi trent’anni di carriera di Anna Netrebko, in ambienti scaligeri nota come “Annona”, a Napoli invece, come sentito qualche volta, molto  più umilmente, “Annarella”. Unica nota stonata, i prezzi dei biglietti, nettamente superiori rispetto a quelli delle tariffe usuali, peraltro senza gli sconti per under 30 e over 65 con reddito minimo.

Presenti nel primo cast anche Eve Maud Hubeax (Laura Adorno), i due debuttanti Alexander Köpeczi (Alvise Badoèro) e Kseniia Nikolaieva (la Cieca). Nel secondo cast, di scena l’11, 14 e 17 aprile, il debutto nel ruolo di protagonista di Lianna Haroutounian, l’Enzo di Angelo Villari, il Bàrnaba di Ernesto Petti e la Laura Adorno di Anna Maria Chiuri.

Gioconda” trova a Napoli il secondo e ultimo punto di un asse partito delle settimane fa al Festival di Salisburgo, nella cui occasione proprio la Netrebko ha debuttato il ruolo, al fianco dello stesso Kaufmann e di Luca Salsi. Lì a dirigere era Sir Antonio Pappano, a capo dell’Orchestra di Santa Cecilia. Si tratta poi di un titolo che al San Carlo manca da anni. Nel 1967 a vestire l’abito della protagonista fu la straordinaria Renata Tebaldi e due anni dopo, nel 1969, l’Orchestra napoletana fu protagonista con Ponchielli in un tournée in Brasile, sia a Rio de Janeiro che a San Paolo. Ultima presenza nel cartellone del San Carlo datata 1977.

A cura di Giuseppe Scafuro – immagine: www.teatrosancarlo.it .

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MUEVELO POP FESTIVAL oltre 10 ore di musica no stop Domenica 12 maggio all’Arenile di Bagnoli

Si svolgerà domenica 12 maggio presso l’Arenile di Bagnoli (via Coroglio 14/b, Napoli) la prima edizione del Muevelo Pop Festival. L’obiettivo dell’evento è scovare le nuove leve del rap-game e della scena pop italiana, in particolare della scena rap napoletana considerata la migliore e la più fulgida dell’intero circuito nazionale.

Protagonisti del Muevelo Pop Festival saranno i rapper milanesi Rondodasosa e Artie 5ive, il rapper siculo marocchino Digital Astro, il torinese Boro (ex Boro Boro) e il romano Elmatador; mentre la scena napoletana è rappresentata dalla “nuova ondata” composta da Le One e soprattutto da Kid Lost e Jelecrois i protagonisti assoluti del rap show di Netflix “Nuova Scena” con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain i quali hanno scovato le nuove star della scena rap italiana. 

Sul versante pop invece protagonisti saranno la barese Serena Brancale salita alla ribalta con il brano virale Baccalà, il napoletano Settembre semifinalista di XFactor 2023, Clara attrice e cantante di Varese protagonista nella serie tv Mare Fuori in gara tra i big di Sanremo 2024, e Wax cantante milanese molto popolare grazie alla sua esperienza ad Amici22.

Altri artisti verranno annunciati.

Appuntamento:

Arenile di Bagnoli (Na)

via Coroglio 14/B

Ingresso dalle ore 17

oltre 10 ore di musica no stop

Biglietti: 

posto unico € 30 comprensivi di prevendita

area vip € 40 comprensivi di prevendita

Prevendite attive qui 

Muevelo Pop Festival è la versione pop-olare del famoso latin/black party Muevelo – La fiesta que te mueve! promosso da Radio Kiss Kiss e dalla società Groovesensation. Dopo anni di successi con migliaia di persone che hanno ballato i ritmi incalzanti della musica afro e latina il format si sdoppia con uno spin-off Pop che racchiude il meglio della nuova scena musicale nazionale. Un cast dalle molteplici sfaccettature sonore renderà ricchissima una giornata con circa 10 ore di musica no-stop tra dj set e live set.

L’evento, unico nel suo genere, si distacca per originalità da altri eventi Hip-Pop che si sono susseguiti negli ultimi anni a Napoli, e vuole offrire al pubblico la possibilità di scoprire nuove sonorità, e talenti, grazie all’audacia nel presentare una miscela di generi musicali diversi che vanno dal pop alla musica urban, creando così un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.

Muevelo Pop inoltre si prefigge di promuovere la diversità culturale attraverso la musica, dimostrando che la fusione sonora può essere un potente strumento di unione e integrazione. L’obiettivo è rompere le barriere culturali e creare un ambiente inclusivo con la presenza di artisti provenienti da diverse tradizioni musicali che si esibiscono insieme in una performance eclettica e coinvolgente.

La scena napoletana sarà la protagonista principale con i due artisti di punta del rap show di Netflix “Nuova Scena”. In programma troviamo Kid Lost e Jelecrois ma anche la promessa Le One. La line up si completa con il romano Elmatador, i milanesi Rondodasousa e Artie 5ive, il torinese Boro (ex Boro Boro), il siculo marocchino Digital Astro. Ma la line up non si conclude qui perché sarà presente la cantautrice jazz, soul e R’n’B barese Serena Brancale, non nuova nel circuito musicale nazionale ma che il pubblico sta apprezzando per la hit ironica “Baccalà”. Un altro nome di spicco è sicuramente la varesina Clara: l’attrice di Mare Fuori nasce cantante e ha sempre percorso questa strada artistica. Non a caso è stata scelta da Amadeus per Sanremo 2024 superando prima le fasi finali di Sanremo Giovani per approdare tra i big. La quota pop napoletana è rappresentata da Andrea Settembre, in arte solo Settembre. Già una lunga carriera musicale ma anche attoriale che è sfociata in maniera impetuosa sui social network, prima YouTube ed ora Tik Tock, sui quali racimola milioni di followers creandosi una fan base unica. E’ sbocciato definitivamente, dopo l’esperienza a The Voice of Italy ma soprattutto a Xfactor 2023 nel team di Dargen D’Amico. Ultimo, ma non per importanza, di questa prima fase di annunci è Wax. Il cantautore milanese si è fatto notare, per la sua musicalità e per il temperamento, nella scuola di Amici22 realizzando poi collaborazioni illustre con producer importantissimi come Dardust, Merk & Kremont e Takagi e Ketra inanellando più hits e affermandosi tra i giovanissimi.

Altri artisti verranno annunciati nelle prossime settimane e saranno previsti anche ospiti a sorpresa.

Chi sono gli artisti in programma:
Kid Lost – all’anagrafe Graziano Landolfi – originario di Qualiano, in provincia di Napoli, è il vincitore del programma di Netflix “Nuova scena”. Il nome artistico del rapper richiama alla condizione di “ultimo” nella società in cui è cresciuto. Ha dipinto un murale di strada dedicato a se stesso e che da sempre, idealmente, lo accompagna e che fa riferimento alla difficile situazione in cui è cresciuto. La sua storia, purtroppo, risuona con molte altre esperienze dei giovani nelle periferie e nella provincia di Napoli, ma Kid Lost l’ha affrontata con maturità, modestia e, soprattutto, con un impegno straordinario. Ascoltando i brani con cui si è presentato nel corso delle puntate di Nuova Scena si nota una particolare attenzione alle liriche e alla metrica oltre che una dimestichezza nel rappare sia in dialetto napoletano che in italiano. 

Jelecrois, all’anagrafe Mariateresa Pini, è una rapper classe 1999 di Napoli arrivata al secondo posto del programma di Netflix “Nuova scena”. Appassionata fin da bambina del mondo hip hop, si è avvicinata attraverso la danza e della breakdance che ha praticato fin dall’adolescenza. Durante il lockdown quasi per caso si è ritrovata a scrivere i suoi primi testi, scoprendo la sua vocazione per il rap. A fine 2022 escono i suoi primi brani online grazie ai quali inizia a farsi notare dagli addetti ai lavori. Nel 2023 pubblica i singoli “Give Me” e “Money”, prodotti da Big Fish con un tiro musicale da rap club anni 2000. Il rap di Jelecrois è connotato da un flow veloce e pungente, atmosfere club legate al suo background da ballerina, senza mai perdere un tocco personale e riflessivo nelle sue liriche.
Elmatador ha vent’anni, è nato e cresciuto a Ciampino e si è classificato terzo nel programma di Netflix “Nuova scena”. Spavaldo, sicuro di sé, “zero aspettative, zero problemi” è un po’ il suo motto. Ha iniziato ad avvicinarsi al rap quando era solo un bambino, ascoltando Fabri Fibra. Elmatador è un nome che Dylan Nicolas Potenza ha scelto ispirandosi ai calciatori sudamericani. Il suo stile è sfacciato e provocatorio, ma ha dimostrato che il linguaggio esplicito non è certo un limite se la qualità della musica è presente.

Rondodasosa, pseudonimo di Mattia Barbieri, è di Milano ma di origini marocchine ed egiziane. Esponente di spicco del genere drill ha già avuto successo all’estero e sta conquistando un pubblico sempre maggiore anche in Italia. La storia del giovane rapper appare sin da subito piuttosto complicata in quanto è cresciuto senza una figura paterna. Ad ogni modo riesce a scalare il successo in pochissimo tempo e a diventare uno dei rapper più amati del panorama musicale grazie anche alle collaborazioni con Lazza, Vale Pain, Shiva e Capo Plaza, Simba la Rue e Baby Gang. Storici i suoi dissing con il rapper Paky.Boro, pseudonimo di Federico Orecchia è un rapper di Torino che vanta già molteplici collaborazioni tra le quali: Geolier, Don Joe (Club Dogo), Mambolosco, Fred De Palma, Elettra Lamborghini, Rosa Chemical, Enzo Dong, Giuliano Palma e altri. Oggi si fa chiamare semplicemente Boro e non più Boro Boro; un cambio dei nome artistico che sancisce anche una svolta stilistica. Forte dei suoi successi, a cominciare dai 9 dischi di platino, ha deciso di lasciarsi alle spalle la parte più scanzonata e goliardica rinunciando simbolicamente a una parte del suo nome d’arte. “Bendicion” (pubblicato dalla Universal) è il suo primo album da solista, dopo quello pubblicato insieme a Mambolosco, ed è uscito all’inizio del 2024 composto da quindici tracce che affrontano diverse tematiche dalle varie sfaccettature dell’amore passando per episodi estremamente intimi e personali – immerse nel ricco universo sonoro dell’urban latin.

Artie 5ive, pseudonimo di Ivan Arturo Barioli, è un rapper milanese classe 2000 di origini sierraleonesi. Il suo stile si rifà alla scuola drill di Detroit caratterizzata da bpm sostenuti melodie rapide e ripetitive, bassi pesanti ed acidi e testi espliciti. Nel 2020 collabora con Sexymoneyg, Wenzitoflow poi inizia le collaborazioni che lo porteranno a un livello di visibilità superiore: Beggy Saint G poi con Ddusi e a seguire con Kid Yugi e Tony Boy. La svolta quando collabora con Rondodasosa poi con Night Skinny nella sua posse Players Club ’23 (Knights of the Posse). Nell’Ep “Aspettando La Bella Vita” collabora ancora con Rondo e allarga i featuring con Anna, Digital Astro & Tony Boy e Kid Yugi. Le collaborazioni non si fermano e arriva quella con Nerissima Serpe fino al grande salto insieme a Rondodasosa nella realizzazione del loro primo joint album in cui troviamo le collaborazioni di: Capo Plaza, Rose Villain, Achille Lauro, Rasty Kilo, Tony Effe e Bello Figo.

Rida Amhaouch in arte Digital Astro nasce ad Acireale da genitori del Marocco. La passione per la musica si radica in lui fin da quando è bambino. Presto inizia a collaborare col producer Sadturs. Nel 2020 Ghali mostra per la prima volta interesse nei suoi confronti che si concretizza con il primo contratto firmato nel 2021 con la label del rapper tunisino Sto Records. Nel 2021 pubblica l’Ep d’esordio “Vendetta” con le collaborazioni di Sadturs, Nerissima Serpe e Ava. L’anno successivo pubblica un singolo e un mini EP di tre brani realizzato a quattro mani con Sadturs. Collabora poi con Tony Boy. Nel corso del 2023 prende parte a importanti release del panorama musicale urban al fianco dei nomi più in vista della scena emergente e non. Compare infatti nell’album d’esordio di Artie 5ive e di Kid Yugi oltre che nella posse track “Players Club” firmata The Night Skinny. Partecipa al mixtape “No regular music” di Sadturs e KIID con importanti ospiti come Ghali, Anna, Rondodasosa. A dicembre 2023 esce “Pizza Kebab Vol.1” il nuovo album di Ghali in cui Digital Astro partecipa nel brano “Celine”.

Le One è una giovanissima promessa del rap napoletano che ha pubblicato i primi due singoli da milioni di views: “Addo staje” – prodotto d Nathys – e “N’ata vot (Perdono)” con il il quale è attualmente virale su TikTok con quasi 2,5 milioni di visualizzazioni. In questi giorni ha annunciato un terzo brano dal titolo “Vien ccà” feat. Peppe Soks. Il vero nome è Gaetano Di Maio ed è originario di Nocera Inferiore: “Non mi definisco trapper né rapper, il mio genere è “raplodico”. Il rap che si unisce alla melodia. La canzone ha una struttura rap i ritornelli sono più melodici.

Serena Brancale è una e una polistrumentista performer e compositrice del sud Italia che unisce la passione per il Soul R&B e il Jazz. Il pubblico televisivo l’ha conosciuta durante la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2015 con la pubblicazione nell’omonimo album per Warner Music. Tante le personalità rimaste affascinate dalla sua voce e personalità artistica: da Fiorello a Quincy Jones. Dotata di una voce scura e riconoscibile ha dato vita ad un nuovo progetto di stampo nu-soul attirando l’attenzione dei più importanti producer internazionali e collaborando come autrice per numerosi big della canzone italiana. Dopo aver calcato le rassegne e i jazz club più rinomati al mondo Serena Brancale oggi è considerata il fiore all’occhiello della musica nu-soul/Jazz italiana. Tra le ultime cose fatte c’è stato un tour del suo ultimo album con oltre 50 date. Con l’ultimo brano intitolato “Baccalà”, ispirato al bailefunk brasiliano, ha conquistato i social media piazzandosi al terzo posto tra i brani più virali. La sua energia contagiosa e le parole incisive hanno incantato il pubblico. Con  “Baccalà” Serena ha fatto un salto nell’Olimpo dei brani più amati sui social! Con la sua carica e le parole che rimangono in testa ha catturato l’attenzione di tutti. 

Settembre, nome completo Andrea Settembre, nasce a Napoli nel 2001. Sin da subito la sua passione per la musica si fa sentire e infatti all’età di sei anni inizia a frequentare vari corsi di danza. Qualche anno dopo si avvicina al canto e non esita ad iscriversi subito in un Accademia per approfondire i vari stili canori e raffinare la tecnica vocale. All’età di 12 anni partecipa alla trasmissione “Io Canto” in onda su Canale 5 e da lì iniziano già le prime composizioni. Pochi anni dopo escono alcuni singoli per poi vincere il Festival Show 2016. Nel 2019 partecipa “The Voice of Italy” entrando nel team di Gigi D’Alessio. Parallelamente al percorso canoro decide di aprire un canale YouTube e un profilo TikTok che conta più di 940 mila followers. Nel 2020 escono i suoi nuovi brani “Soli insieme” e “Bum bum”. Nel 2022 è finalista di “Deejay on stage” organizzato da Radio Deejay e nel 2023 è tra i semifinalisti di XFactor23.

Clara, nata a Varese classe 1999, nome completo Clara Soccini; è un’artista a 360 gradi, cantante e attrice conosciuta per aver interpretato Crazy J nella serie tv Mare Fuori, momento che costituisce una tappa importante della sua carriera e che ha segnato l’inizio di tutto. il percorso artistico di Clara nasce tra le mura di casa, quando durante il lockdown inizia a condividere il suo talento online. Tra cover e inediti, presto raggiunge la notorietà social catturando l’attenzione del suo attuale manager. Una carriera nata quasi per caso, che presto la porta anche sul piccolo schermo: tutto cambia quando Ivan Silvestrini, il regista di Mare Fuori, le chiede se vuole fare un provino a Roma. Un mese dopo la parte era sua. Nella serie di punta che ha conquistato il cuore di milioni di ragazzi, Clara veste i panni di Crazy J, giovane ragazza milanese che sogna di sfondare nel panorama trap ma che, a causa di una serie di scelte sbagliate, finirà nell’IPM di Napoli (ispirato all’istituto penale minorile di Nisida). Nata dal sodalizio artistico tra la ventiquattrenne e Alessandro La Cava – già coautore dei brani sanremesi di Sangiovanni, Matteo Romano e Paola & Chiara – “Diamanti Grezzi” si propone come inno universale ad accettare le insicurezze. Nonostante si sia appena affacciata sul panorama mainstream Clara arriva all’Ariston forte del successo dei tre dischi di platino conquistati con “Origami All’Alba” e la vittoria a Sanremo Giovani.

Wax: nome d’arte di Matteo Lucido, 22 anni, è un giovane cantautore e vive a Milano. La passione per la musica è iniziata da piccolo suonando il violino. Wax si dedica costantemente alla scrittura, e dice: “mi ispiro alle cose che faccio, mi calo nei panni degli altri, immagino cose. Secondo me l’immaginazione è l’unico super potere che abbiamo”. Nel 2022 entra a far parte della scuola di Amici, vive il suo percorso seguito da Arisa che lo sostiene costantemente credendo nel suo talento e nelle sue capacità interpretative. Si presenta con l’inedito “Turista per sempre” prodotto da Shune a cui seguono i brani “Ballerine e guantoni” prodotto da Dardust, “Grazie” prodotto da Takagi e Ketra e Jvli e successivamente pubblica il singolo “Anni 70” prodotto da Merk & Kremont (Itaca) seguito da “Colori” sempre in collaborazione con Merk & Kremont (Itaca) seguito da “AFTER” pubblicato da Warner Music Italia che in questi giorni ha fatto uscire il nuovissimo singolo dal titolo “Primo al Mondo”.

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Ritorna la prima domenica dei musei

Ritorna la prima domenica dei musei il 7 Aprile 2024, il quarto appuntamento annuale imperdibile alla scoperta di siti archeologici e naturali, musei statali e pubblici, fruibili gratuitamente al pubblico in tutta Italia. Un’iniziativa che, secondo le stime del Ministero della cultura, ha registrato ben 308.501 presenze lo scorso 3 Marzo. Un’opportunità per ammirare anche il nostro panorama artistico napoletano, che attira tantissimi turisti. Vogliamo portarvi con noi in una passeggiata virtuale alla scoperta dei meravigliosi siti in provincia di Napoli da scoprire.

Museo archeologico nazionale di Napoli

Come prima tappa della nostra passeggiata virtuale vi suggeriamo il MANN, raggiungibile tramite la linea 1 uscita museo oppure con la linea 2, fermata Cavour. Il MANN, che si prepara al cambio di guardia del nuovo direttore, attualmente Massimo Osanna, e il cui bando sarà pubblicato entro metà Aprile (La Repubblica) espone fino al 30 Giugno la mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano” e “L’altro Mann. I depositi in mostra” fino al 30 Maggio 2024.

Museo Madre

Il museo d’arte contemporanea Donnaregina, situato a pochi passi dal museo archeologico nazionale di Napoli, è al momento attenzionato da lavori di manutenzione che coinvolgono il secondo e terzo piano ma, nonostante questo, sono attive delle mostre come “Gli anni” a cura di Eva Fabbris, e la prima retrospettiva completa dedicata a Tommaso Binga.

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Direttamente dal MANN è possibile raggiungere il Museo e real bosco di Capodimonte grazie ad una serie di linee attive come la linea 3M ,168,178 ,C67 ,C63 e 204. I visitatori del museo e real bosco di Capodimonte, oltre a godere del tiepido clima primaverile, potranno anche usufruire, dal 4 Aprile, di un abbonamento annuale (La Repubblica).

Saranno visitabili gratuitamente le mostre: “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli” e l’opera Damasa di Gian Maria Tosatti al secondo piano del Museo dalle ore 8.30 alle 19.30.

Gallerie d Italia di Napoli

Ritorniamo al centro storico di Napoli per scoprire la bellissima via Toledo, cuore di Napoli, che racchiude una piccola perla artistica, la Galleria di Italia. Galleria di Italia è un polo museale di proprietà intesa San Paolo con sedi a Roma, Napoli e Milano. La sede di Napoli, inaugurata nel Maggio 2022, ingloba l’ex  Palazzo Zevallos. Dotato di due piani, un caffè bistroit e un bookshop, ospita attualmente la mostra “Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo”.                          Tra gli artisti di spicco ritroviamo Artemisia Gentileschi, Caravaggio e Alighiero Boetti.

Palazzo Reale di Napoli

All’uscita di Via Toledo, è possibile ammirare Piazza plebiscito che custodisce, di fronte la basilica reale pontificia di San Francesco di Paola,  il Palazzo reale. Con ingresso ogni giorno dalle 9 alle 20 ad eccezione del mercoledi, il palazzo reale è un’attrattiva da non perdere con la mostra “Tolkien, uomo, professore, autore”. In occasione dell’8 Marzo, giornata nazionale della donna, Coopculture in collaborazione con la direzione del palazzo reale, ha condotto l’iniziativa “Chi dice donna dice dono”, garantendo l’accesso gratuito alle donne. Il Palazzo reale promuove annualmente, ogni Ottobre, iniziative culturali come “Campania Libri festival”, il festival più grande dell’editoria in Campania, che quest’anno si terrà dal 3 al 6 Ottobre.

a cura di Carmen Allocca

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BIAGIO ANTONACCI: LIVE 2024 aggiunta una terza data a POMPEI il 20 luglio

Si triplica l’appuntamento di questa estate del tour di BIAGIO ANTONACCI a POMPEI. Dopo le due tappe già annunciate del 18 e 19 luglio, il cantautore milanese sarà protagonista sul palco dell’Anfiteatro degli Scavi anche il 20 luglio, portando così a quota tre gli eventi campani.

Questa estate Antonacci e la sua band di polistrumentisti saranno impegnati in una serie di concerti dal vivo in alcuni dei luoghi più incantevoli e di importanza culturale e storica del nostro paese.

Queste le date del tour prodotto e organizzato da Friends & Partners in collaborazione con Iris S.r.l.:

5 giugno CAPANNORI (LU) Area Verde DATA ZERO
9 giugno MACERATA Sferisterio
10 giugno MACERATA Sferisterio
13 giugno ROMA Terme di Caracalla
14 giugno ROMA Terme di Caracalla
28 giugno GENOVA Arena Del Porto Antico
29 giugno GENOVA Arena Del Porto Antico
12 luglio ROCCELLA JONICA Teatro Castello
13 luglio ROCCELLA JONICA Teatro Castello
18 luglio POMPEI Anfiteatro degli Scavi
19 luglio POMPEI Anfiteatro degli Scavi
20 luglio POMPEI Anfiteatro degli Scavi NUOVA DATA
26 luglio BARLETTA Fossato del Castello
27 luglio BARLETTA Fossato del Castello
17 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
18 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
20 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
21 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
22 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
24 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
25 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
27 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
28 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera
29 settembre GARDONE RIVIERA (BS) Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera

I biglietti sono già disponibili su www.ticketone.it. Per informazioni www.friendsandpartners.it

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A settembre si apre il set del film “Ho visto un sogno”, il nuovo dramma psicologico di Carlo Della Volpe.

A settembre con un nuovo film. Carlo Della Volpe, videomaker e regista napoletano, torna dietro la macchina da presa con “Ho visto un sogno”, il suo nuovo progetto cinematografico, nato da una idea del compianto padre, il noto artista Alfredo Della Volpe scomparso alcuni anni fa

“Dedico questo progetto a mio padre, che è salito al clielo di improvviso, proprio quando aveva pensato di intraprenderne la realizzazione” dichiara Carlo, con grande emozione e tante lacrime nel suo sguardo, e ricorda con precisione a memoria le frasi di Gianni Manera, quando disse: “Durante il cammino della nostra esistenza terrena, fin dalla nascita, agni uno di noi ha già indicato con lettere di fuoco il proprio destino nel grande libro del mondo, l’inerente sorte tracciata dalla suprema mano di Dio non può essere variata, di questa per non parlare di modificarlo, il mio ad esempio è stato quello di diventare uno dei più abili pugili italiani, poi bendato all’età di 22 anni, aver ricevuto le sue due vittorie nell’incontro valido per la conquista del titolo mondiale del peso massimo. Così è svanito il mio grande sogno, quello di diventare campione del mondo.”

Il film parla infatti di un pugile americano, Michael, che perse la vista durante il match valido per la conquista del titolo mondiale di pugliato, nella categoria. Dopo l’incontro, Michael viene trasportato subito in ospedale, dove i medici gli confermeranno la sua cecità e gli affideranno una assistente sociale, la giovane Mary, che avrà il compito di curarlo e prendersi cura di lui. Da qui nasce una storia d’amore molto coinvolgente e intensa, coronata con la nascita del figlio Tom, sui suoi sogni e obiettivi di vita si incentra la trama del film di Della Volpe.

“Ho visto un sogno non è quindi un semplice film d’azione, ma concentra su di sé un racconto intenso, introspettivo, un susseguirsi di drammi psicologici che accompagneranno il pubblico scena dopo scena, grazie all’intensa caratterizzazione dei protagonisti.” prosegue Carlo Della Volpe. “Per questo sceglierò gli attori più adatti per realizzare al meglio questo progetto, selezionandoli, grazie a un casting approfondito, fra i giovani emergenti del cinema italiano.”

Carlo si dedicherà completamente alla regia di questo nuovo progetto e per l’occasione verrà coadiuvato da Gianluca De Pietro, amico di vecchia data nonché noto sceneggiatore e attore in progetti cinematografici sociali. In questo caso Gianluca, con il quale già sono nate diverse collaborazioni di successo in campo cinematografico, rivestirà il ruolo di aiuto regia.

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Diario di avventure, finestre sulla Terra. Cuba senza (sin) salsa. Guanabo

Il bus ci lascia in una grande rotonda, alle porte di Guanabo, un piccolo paesino vicino a La Habana. Il sole è alto, un cielo terso sopra di noi, al centro una piccola aiuola con un minuscolo alberello e, tutt’intorno una tranquillità indescrivibile. Un paio di macchine sono appoggiate ai bordi dei marciapiedi, non sono le macchine fake che avevamo visto nella capitale ma, bensì, veicoli venuti dagli anni Cinquanta, in buone condizioni, ma antichi. Tutto realmente sembra essersi fermato a quegli anni e, inoltrandoci per la via principale che separa le case sulla spiaggia da quelle dentro la campagna, ne abbiamo la assoluta conferma. Il tempo sembra essersi fermato, bloccato all’improvviso come in quei film catastrofisti, dove una epidemia, o una bomba, o un gas sottile stermina di colpo la popolazione e congela il tempo per poi ritornare dopo anni beh, così è qui a Guanabo. Sono affascinato, sento una calma strana, bellissima, interessante, affascinante mescolata ad un senso incredibile di impotenza rispetto al fuori. La strada è spaziosa, piena di buche, fosse scavate dal tempo, appunto, e dalle macchine che vi passano sopra con pesantezza. Le case, alcune abbandonate, altre sventrate, altre ancora con fiori sui balconi, tende bianche a coprire il dentro, porte aperte, signora affacciate, magre, sottili, un paio di piccoli negozietti, un forno dove compriamo quattro panini per otto dollari, calcolando che qui lo stipendio di un medico è di trentacinque dollari, risulta essere decisamente caro ma, reduci dall’esperienza della mattina, meglio essere responsabili. Da turista quello che vedo mi piace molto, è come un tuffo nel passato, un passato lucente, brillante, fatto di ricchezza e divertimento, un passato però, morto e sepolto sotto le macerie di una malinconia cronica, costruita abilmente e sapientemente da dispensatori di fame e povertà, il regime che attanaglia Cuba in una morsa difficile da curare, purtroppo. Ci sono molti alberi, palme, giriamo a sinistra in un “Callejon” di fronte al mare, stiamo camminando sulla sabbia e raggiungiamo la porta dell’appartamento che abbiamo prenotato.

Il grande sorriso della proprietaria ci accoglie con calore ed entusiasmo, concordiamo il pagamento in contanti, sono felice di poterle dare in mano, direttamente a lei i soldi altrimenti il governo le tratterebbe quasi la totalità del guadagno e siamo quasi a Natale. È una piccola palazzina di tre piani, bianca, leggermente usurata dalla salsedine, il mare è letteralmente a dieci o quindici metri da noi, al piano terra c’è una famiglia, al primo piano, salendo una rampa di scale vive lei con il figlio che vediamo uscire e la mamma di lei, della proprietaria, la nonna ed infine, all’ultimo piano c’è la nostra casetta per questi giorni di vacanze. Il figlio è altissimo, ha vent’anni e sta studiando “sport” all’università, spera di poter lavorare fuori da Cuba, e riuscire a portarsi anche la mamma e la nonna via da quel posto incantevolmente mortale, per chi ci vive. La nonna è dolcissima nella sua manta fatta di merletti bianca, ci saluta con la mano ed un sorriso grande. Saliamo alla nostra dimora attraverso una scala a chiocciola. Una terrazza fronte al mare con due sedie ed un tavolino bianco di ferro battuto, mi ricorda quello che avevano i miei nonni a Prepezzano, il paesino della mia infanzia. Entriamo, un profumo gradevole ci riceve. C’è un letto matrimoniale sotto una grande finestra dalla quale si vede il mare immerso cristallino e l’orizzonte che si sta tingendo di arancione, traghettandoci verso la notte. Un corridoio collega prima il bagno con doccia, dentro la quale un’altra finestra ci fa sbirciare Nettuno ed infine la cucina con un frigorifero, un lavello e dei fornelli per cucinare. Non c’è internet o, meglio, la signora ci cede una tessera con delle ore, precisamente sei, c’è un codice per collegarci, lì, a Cuba, Guanabo, non esite la fibra o il 4/5G. Meglio così, disconnetteremo totalmente dalla società, il mondo esterno. La signora ci offre un caffè buonissimo, in una tazzina nera, stupenda, un espresso fatto alla perfezione. Prima di andare via, di scendere le scale che la porteranno a casa sua, ci raccomanda di non dare confidenza troppo alle persone, soprattutto giovani, uomini e donne, che, sfortunatamente, vendono il loro corpo per necessità. La rassicuriamo e la ringraziamo, salutandoci con un abbraccio.

Il sole già affondò nella notte, ancora, un po’ di luce resiste all’oscurità. La luna è alta, quasi piena, in due giorni ci toccherà la sua versione completa. È lì alta, illumina la sua parte di cielo illuminando forte il firmamento accompagnata dalle stelle che brillano forti. Passeggiamo un pochino, cerchiamo qualcosa da mangiare e compriamo un sacchetto di popcorn che un giovane adolescente prepara sulla porta di casa sua, cinquanta grammi per quasi tre dollari, li paghiamo volentieri. Accanto una piccola tavola calda, compriamo due box con del riso, un pomodoro tagliato, ed un cosciotto di pollo per cinque dollari, è buonissimo, un signore ci chiede le ossa, ci si stringe il cuore, è decisamente un luogo di forti contrasti emozionali, alla radio suona un av3ecchia e bellissima canzone di Melendi “Destino o Casualidad”, l’emozione è a fior di pelle, come può un luogo così stupendo, con un passato lucente, ospitare, oggi, tanta tristezza e dolore? Come permettiamo tutto ciò? Compriamo una box anche per il signore che, non la vuole accettare ma insistiamo. Mano nella mano torniamo verso il nostro alloggio, l’indomani passeremo tutto il giorno in spiaggia, abbiamo cercato dei posti, il mare da qui su, attraverso la finestra sembra meraviglioso.

Ci facciamo una doccia calda, l’acqua è salata, è acqua del mare, ci potremmo cucinare la pasta, ridiamo, è divertente, per noi, turisti viaggiatori. Ci prepariamo una camomilla che la signora ci aveva lasciato nella cucina, utilizzando una tanica di acqua che, sempre la proprietaria ci ha regalato, l’acqua non è potabile quindi, meglio fare attenzione. Ci sdraiamo sul letto ed apriamo le tende. Entra una brezza salata, il suono del mare e delle leggere onde che si infrangono sulla sabbia è una melodia struggente ed emozionante. Noi, nudi dinanzi all’oceano, questo misterioso blu che tanti esploratori, naviganti, pirati, conquistatori, hanno solcato e solcano con destrezza e coraggio, quanti morti, quanto oro, quanti segreti nasconde sotto il suo manto, Nettuno. Ci addormentiamo così, cullati dall’orchestra naturale della natura. Il suono delle onde, la sabbia che leggera si sposta sulla battigia, i sassolini e le conchiglie che fanno avanti ed indietro sul bagnasciuga e lei, la luna, alta, che illumina la nostra finestra dinanzi al mare.

a cura di Michele Terralavoro

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