giovedì, Marzo 28, 2024
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Legge elettorale, primo sì al Brescellum 

[FONTE Adnkronos]

L’ok da parte della commissione Affari costituzionali della Camera solo con i soli voti di Pd e M5S 
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Colleferro, nipote di Bud Spencer: “Giù le mani da Mma, non c’entra con morte Willy” 

[FONTE Adnkronos]

Il campione Carlo Pedersoli Jr all’Adnkronos: “Chiusura palestre? No, generalizzare è sempre sbagliato” 
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Covid, “inquinamento ha effetti su tassi d’incidenza”  

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Gli effetti dell’inquinamento possono incidere sulla contagiosità del coronavirus. “Con l’università dell’Aquila stiamo sottoponendo a revisione un nuovo lavoro scientifico che indaga questo aspetto, ovvero quanto l’impatto dell’inquinamento da particolato Pm2.5 e da biossido di azoto, con l’aggiunta anche dei valori di due fattori di rischio come l’indice di vecchiaia e la densità di popolazione di alcune, influenzi la diffusione della malattia. Dai dati preliminari possiamo dire che il modello matematico applicato al nostro studio ha dimostrato una relazione più che significativa tra le concentrazioni di Pm2.5 e il biossido d’azioto e i tassi di incidenza della malattia da coronavirus”. Lo ha sottolineato l’immunologo Mauro Minelli, referente per il Sud Italia della Fondazione medicina personalizzata, nella diretta Facebook ‘BiomedicalReport’, la prima puntata di nuova rubrica di approfondimento scientifico lanciata da Minelli sulla propria pagina Facebook.  

Nelle conclusioni preliminari dello studio “un aumento della concentrazione di anche solo uno dei due inquinanti citati, Pm2.5 e diossido di azoto, anche solo di 1 microgrammo per metrocubo d’aria ha provocato un aumento dei tassi d’incidenza di malattia pari a 2,79 per 10mila persone per il Pm2.5 e per il biossido di azoto 1,24 per 10mila persone”, chiarisce Minelli, docente di Igiene generale e applicata all’UniPegaso. Alla diretta Facebook ‘BiomedicalReport’ ha partecipato anche Anna Giammanco, ordinario di Microbiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Palermo. 

“L’esposizone cronica al particolato, e non solo per i mesi dell’infezione, rende il sistema respiratorio più suscettibile all’infezione al coronavirus. Ovvero, più lunga è stata l’esposizione al Pm2.5 maggiore è la probabilità che l’apparato respiratorio sia predisposto a una malattia più grave – ribadisce Minelli – Il Pm2.5 è un miscuglio di sostanze solide e liquide, del diametro inferiore 30-40 volte rispetto ad un granello di sabbi, prodotte dalla combustione di motori a scoppio, dalla combustione di materiali legnosi o di altro materiale. Su questa ipotesi abbiamo prodotto già molti studi nel primo blocco di epidemia, ovvero che l’infezione da Sars-CoV-2 può causare gravi malattie polmonari indotte proprio dagli effetti del Pm2.5”. 

“Quello che emerge dagli studi – conclude Giammanco – è che le condizioni ambientali e atmosferiche agirebbero su due livelli: cariche elevate nell’ambiente e nelle mucose del paziente che così verrebbe esposto con più facilità alle infezioni virali, permettendo al virus di esprimere al massimo il ruolo patogeno”.  

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Corte Conti, Guido Carlino nuovo presidente 

[FONTE Adnkronos]

Lo si apprende da Palazzo Chigi, nella nota diramata subito dopo il Consiglio dei ministri. Busia nuovo presidente Anac 
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Colleferro, “c’è un ragazzo che è stato menato”: la prima chiamata al 112 

[FONTE Adnkronos]

L’audio esclusivo dell’Adnkronos. Sono le 3,25 di domenica 6 settembre: un ragazzo chiama in preda a una forte agitazione il numero unico d’emergenza per chiedere i soccorsi. “Willy colpito a calci e pugni”. L’amico: “Violenza inaudita”. Da legali Bianchi e Pincarelli nomi altri testimoni. Minacce a legale indagati: la preoccupazione dei giuristi 
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Parenti vittime Bergamo: “Zone rosse? Vite sacrificate per interesse” 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

“Abbiamo chiesto perché ad Alzano e Nembro, che erano polveriere, non sono state fatte le zone rosse. Ci è stato risposto che chiudere quell’area significava chiudere un polmone economico del Paese e che forse si sarebbe salvata qualche vita. Una risposta del genere è scandalosa. Qualche vita è stata sacrificata per quell’interesse economico”. Lo ha detto Consuelo Locati, avvocato e rappresentante di ‘Noi denunceremo’, il comitato dei parenti delle vittime del coronavirus di Bergamo.  

“La normativa italiana è molto precisa e lo scarico di responsabilità è fasullo. Lo stesso verbale del Cts del 7 marzo precisa che anche le Regioni potevano istituire la zona rossa. L’accentramento in fase pandemica consente alla presidenza del Consiglio dei Ministri di emanare i Dpcm, ma è fatto salvo il potere di ogni Regione di intervenire per contenere la diffusione di un virus nel momento in cui hanno a disposizione dati che facciano pensare che il rischio è troppo alto”,ha detto ancora Locati. 

Nella gestione dell’emergenza coronavirus “la Lombardia e lo Stato sono miseramente caduti”, ha affermato dal canto suo Luca Fusco, presidente di ‘Noi denunceremo’, il comitato dei parenti delle vittime del coronavirus di Bergamo, in conferenza stampa. “Ci stiamo accorgendo, man mano che avanziamo nell’analisi della documentazione, che le responsabilità aumentano da ogni parte. Qui non ha fatto niente nessuno, abbiamo rincorso il coniglio di Alice nel paese delle meraviglie per quattro mesi. Non hanno fatto altro che rincorrere una situazione che era scappata di mano il 31 gennaio”, ha continuato. 

“C’è una dichiarazione del presidente Conte, in cui afferma che l’8 marzo si è accorto che la situazione era diventata troppo grave, per cui ha chiuso la Lombardia e poi l’Italia e così ha difeso il Sud, ma questo ha voluto dire ammazzare la Lombardia”, ha sottolineato Fusco. “Non possono dire che è stato fatto tutto bene, perché è stato fatto tutto abbastanza male. Con un piano pandemico pronto avremmo risparmiato 10mila vite”, ha detto. 

“Di chi è la responsabilità? Cerchiamola. Ma a me sembra che i documenti siano abbastanza chiari e fino a che non riusciremo ad arrivare a determinare la responsabilità che sia giudiziaria o politica noi non ci fermeremo”. Intanto, ha concluso, il comitato ‘Noi denunceremo’ continua “a produrre documenti, li mettiamo a disposizione della stampa e li depositiamo alla Procura di Bergamo”. 

 

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Covid, in Lombardia 245 nuovi positivi e un morto 

[CORONAVIRUS NEWS – Adnkronos]

Sono 245 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Lombardia. La regione registra un decesso. Ci sono 30 ricoverati in terapia intensiva (+3) e altri 256 ricoverati (+4). I tamponi effettuati sono 17.391. La provincia di Milano registra 91 nuovi casi, Milano città 51. Varese 26, Monza e Brianza 22, Brescia 17, Pavia 14, Bergamo 11, Cremona 7, Lecco e Mantova 6, Lodi e Sondrio 4.  

In Italia 1597 nuovi casi e altri 10 morti  

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