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POOH: dall’11 giugno in tour con “AmicixSempre – Estate 2024”, oltre 20 date nelle location più belle d’Italia!

Dopo il grande successo del tour che li ha visti protagonisti nel 2023 tra stadi, Arene di Verona, arene estive e palasport, i POOH sono pronti a tornare live a grande richiesta anche nel 2024 con “POOH – AMICI X SEMPRE Estate 2024”, oltre 20 date nelle location più suggestive d’Italia.

“È tempo di ripartire e ci aspetta un’estate di rinnovati abbracci con tutti voi che, da sempre, amate la nostra musica e ci avete stimolato a proseguire il tour AmicixSempre – dichiarano i Pooh. Per ringraziare la vostra passione e onorare la nostra musica abbiamo scelto una serie di location esclusive, dove tutto prende un senso e diventa magia. Vi aspettiamo per cantare e condividere una storia che oramai appartiene a tutti voi.” 

Un vero e proprio viaggio nella grande bellezza italiana attraverso la musica di una delle band più longeve e amate dal pubblico.

Grande partenza per questo tour che vedrà i Pooh esibirsi nelle location più suggestive del Bel Paese: il via l’11 e 12 giugno alle Terme di Caracalla di Roma mentre il 5 e 6 luglio due serate speciali in Piazza San Marco a Venezia. 

Queste tutte le date: 

11-06-2024 – ROMA – TERME DI CARACALLA

12-06-2024 – ROMA – TERME DI CARACALLA

03-07-2024 – SENIGALLIA (AN) – PIAZZA GARIBALDI

05-07-2024 – VENEZIA – PIAZZA SAN MARCO

06-07-2024 – VENEZIA – PIAZZA SAN MARCO

08-07-2024 – FERRARA – FERRARA SUMMER FESTIVAL – PIAZZA ARIOSTEA

12-07-2024 – VILLAFRANCA (VR) – VILLAFRANCA FESTIVAL – CASTELLO SCALIGERO

15-07-2024 – MAROSTICA (VI) – PIAZZA CASTELLO 

18-07-2024 – NICHELINO (TO) – SONIC PARK STUPINIGI – PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI

19-07-2024 – CERNOBBIO (CO) – LE SERRE MUSIC FESTIVAL – VILLA ERBA

25-07-2024 – FIRENZE – PRATOLINO – MUSART FESTIVAL – PARCO MEDICEO

27-07-2024 – CATTOLICA (RN) – ARENA DELLA REGINA

07-08-2024 – FORTE DEI MARMI (LU) – VILLA BERTELLI LIVE – VILLA BERTELLI

09-08-2024 – ALGHERO (SS) – ALGUER SUMMER FESTIVAL – ANFITEATRO IVAN GRAZIANI

10-08-2024 – SANTA MARGHERITA DI PULA (CA) – FORTE ARENA

12-08-2024 – PAESTUM (SA) – ARENA DEI TEMPLI

14-08-2024 – ROCCELLA IONICA (RC) – ROCCELLA SUMMER FESTIVAL – TEATRO AL CASTELLO

17-08-2024 – CATANIA – VILLA BELLINI

18-08-2024 – CATANIA – VILLA BELLINI

20-08-2024 – PALERMO – VELODROMO PAOLO BORSELLINO

23-08-2024 – BARLETTA (BT) – FOSSATO DEL CASTELLO

24-08-2024 – OSTUNI (BR) – FORO BOARIO

I biglietti per le date saranno disponibili in prevendita dalle ore 11.00 di domani, giovedì 15 febbraio, su Ticketone e punti vendita e prevendite abituali.

Per info sugli eventi (prodotti e organizzati da Friends & Partners e Color Sound): www.friendsandpartners.it 

Una serie di concerti imperdibili per rivivere ancora una volta la storia dei Pooh attraverso i loro più grandi successi, da “Amici per sempre” a “Tanta voglia di lei”, da “Parsifal” (capolavoro della band uscito nel 2023 in una speciale versione per il 50° anniversario) a“Dammi solo un minuto”, solo per citarne alcuni.

RTL 102.5 è la radio partner degli eventi live “POOH – AMICI X SEMPRE Estate 2024”. 

Nati da un’idea di Valerio Negrini, in oltre 50 anni di carriera i POOH hanno superato i 100 milioni di dischi venduti, hanno ottenuto un elenco spropositato di premi e riconoscimenti e si sono dimostrati dei veri “pionieri” per le rivoluzioni introdotte nei loro live, i temi trattati nei loro brani, l’uso della tecnologia moderna e la multimedialità e tanto ancora.

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Syrio: esce il videoclip del nuovo singolo “Il mondo non va via”

Dal 19 gennaio 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Il mondo non va via”, il nuovo singolo di Syrio.

“Il mondo non va via” è un brano che racconta il punto di vista di Syrio riguardo la fine della relazione di una sua carissima amica che sta attraversando un momento di tristezza. La frase “rialzati da terra, il mondo non va via” vuole trasmettere la volontà di passare sopra all’amara delusione subita volgendo lo sguardo verso il mondo che è sempre li ad aspettarci, ad aspettare il nostro grido di libertà e di voglia di vivere a fondo tutti i piaceri nascosti. Abbiamo a disposizione del tempo prezioso e non va sprecato per passarlo ad essere tristi. Da ogni fallimento, da ogni insuccesso e da ogni delusione sentimentale che sia, c’è sempre qualcosa da imparare e una nuova porta da aprire. Amate la preziosa vita che ci è stata donata così com’è. Tanto il mondo mica se ne va.

Spiega l’artista a proposito del brano: “IL MONDO NON VA VIA è un brano che è nato così, per caso, in un giorno di tanti anni fa, quando venne una mia amica da me per registrare un pezzo e mi raccontò di questo ragazzo conosciuto fuori città con cui aveva legato tanto. Io mentre ascoltavo e vedevo ciò che lei provava e pensavo ‘Si, è finita… la storia, ma non il mondo..’, così mi venne l’idea di scrivere un pezzo basandomi su ciò che mi aveva raccontato così che, magari, tramite le note tutto fosse più chiaro.. e funzionò.”

Il videoclip di “Il mondo non va via” racconta, attraverso lo sguardo di Syrio che copre il ruolo di narratore, ciò che prova la ragazza e cerca di enfatizzare i sentimenti devastanti che l’attraversano  con la speranza che le sue parole possano, in un qual modo, ricordarle che il mondo è li, non è finito. Ci aspetta e non va via.

Guarda qui il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=wQvWIYBFPKQ

Biografia

Francesco Nardacci, in arte Syrio, è un cantautore nato a Priverno, classe 1995. La sua infanzia si svolge tra i tranquilli vicoli di Maenza, un pittoresco paesino della Regione Lazio in provincia di Latina. Fin da giovane, ha ereditato la passione per la musica dal padre, pianista e organista nella locale parrocchia. A soli 12 anni, Syrio inizia a sperimentare con gli strumenti musicali presenti in casa, evolvendo la sua creatività fino a dedicarsi alla scrittura di testi all’età di 16 anni. Nel 2012, incide il suo primo brano, segnando l’inizio della sua carriera musicale. Nel 2015, incide il suo primo EP, “Clima in Tempesta”, segnando un importante passo nel suo percorso artistico. Nonostante una partecipazione non fortunata a X Factor nel 2018 e a “Amici” nel 2020, Syrio persiste nel suo impegno e nella sua passione. Il 2019 segna un altro traguardo significativo con l’incisione del suo primo album, “Il Diario dei Ricordi”, un progetto che si estende dal 2023 al 2024, realizzato con il supporto manageriale di Santino Polidoro e la guida di Davide Maggioni, responsabile della Matilde Dischi. Attualmente, Syrio sta lavorando al suo secondo album, previsto per la fine del 2024, continuando a esplorare nuovi orizzonti musicali e a condividere il suo talento con il pubblico. La sua dedizione e la sua continua evoluzione artistica promettono un futuro radioso per questo giovane cantautore italiano.

“Il mondo non va via” è il nuovo singolo di Syrio disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 19 gennaio 2024.

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FRANCESCO CAVESTRI: venerdì 16 febbraio esce in digitale “UNA MORTE DA MEDIANO” la colonna sonora del podcast RAI

Dal 16 febbraio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale “UNA MORTE DA MEDIANO”, il terzo album di Francesco Cavestri che fa parte dell’omonima colonna sonora prodotta da Rai Tgr e Rai Play Sound.

“Una morte da mediano” è una raccolta di nove brani originali composti da Francesco Cavestri come commento musicale dell’omonimo podcast ideato dal regista e giornalista (vincitore del David di Donatello) Filippo Vendemmiati.

La colonna sonora e? registrata in solo piano, con aggiunte di leggere patine di elettronica che creano l’ambiente sonoro tipico della produzione musicale di Francesco Cavestri. La musica, che accompagna la storia di Denis Bergamini, un beniamino del calcio di fine anni ’80 trovato morto in circostanze poco chiare, ha un’atmosfera meditativa, sospesa, a tratti cupa e a tratti solare, caratterizzata ora da tessuti melodici pianistici, ora da suoni elettronici, incursioni di archi e improvvisazioni libere in solo piano. Un album dalle tante sfumature, ispirate alle vaste influenze musicali che caratterizzano il mondo artistico di Francesco Cavestri.

I titoli dei brani, letti in ordine, costituiscono una poesia, ispirata da “Forse un mattino andando” di Eugenio Montale:

  • Un giorno camminando
  • Si risveglia il suono della natura
  • Un respiro
  • Forte di vita
  • Prende il ritmo, perde il ritmo
  • Nella via del silenzio
  • Mi guardo indietro
  • Un giorno camminando

Commenta l’artista a proposito del progetto: “L’album ha tre aspetti centrali: quello compositivo, quello ‘improvvisativo’ e quello costituito dalle aggiunte elettroniche, volte a creare un’atmosfera sonora contemporanea che si interfaccia con le parti in solo piano.

Questi tre aspetti si legano e corroborano a vicenda, come nel caso di “Si Risveglia il Suono della Natura” e “Forte di Vita” , rispettivamente il secondo e il quarto brano dell’album, in cui le melodia dolci e intense, esposte dal pianoforte, vengono avvolte da sonorità come pad elettronici e strumenti orchestrali, che le impreziosiscono.”

Biografia

Pianista compositore e divulgatore (classe 2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall’età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston.

Il suo primo album “Early17,” una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo, con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (il Bravo Caffè di Bologna, l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally’s Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto “Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.

Al Festival “Strada del Jazz 2023” con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro.

Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album è in uscita.

Dopo “IKI – BELLEZZA ISPIRATRICE” (gennaio 2024), “Una morte da mediano” è il terzo album di Francesco Cavestri disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.

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Al 74° Festival di Sanremo è strepitoso successo per il Salotto delle Celebrità e il Benessere Musaj

Nella settimana del Festival della Canzone Italiana appena conclusosi a Sanremo, spicca il Salotto delle Celebrità e l’organizzazione perfetta di Claudia Lavdjie Musaj, fondatrice di Benessere Musaj di Lugano. Il gruppo di lavoro instaurato, nella città dei fiori, dalla imprenditrice del benessere di origine albanese e oggi residente a Varese, ha ottenuto il miglior riscontro da tutti i VIP che hanno scelto la sua area benessere nelle giornate della kermesse canora. “Sono pienamente soddisfatta”, dichiara con gioia la Musaj, “ringrazio calorosamente tutti coloro che hanno creduto in noi scegliendo la nostra area benessere e provando il mio metodo, e esprimo la mia gratitudine a tutti i collaboratori del Salotto delle Celebrità, che hanno contribuito a rendere l’evento ancora più bello e entusiasmante.”

Contando anche alla preziosa collaborazione della dottoressa Adele Sparavigna, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia, tutti gli obiettivi del team di Claudia Musaj sono stati pienamente raggiunti, offrendo non solo ospitalità, salute, benessere ma anche divulgazione scientifica. “Siamo riusciti a creare una atmosfera di benessere unica”, prosegue Claudia, “grazie all’impiego di attrezzature altamente professionali del nostro partner tecnico ISO Benessere, per somministrare protocolli e trattamenti di alto livello. Siamo riusciti dunque a ricreare un vero e proprio centro benessere nel cuore di Sanremo, attraverso lo straordinario ed esclusivo Salotto delle Celebrità. Per i nostri ospiti abbiamo scelto le migliori marche di cosmetica che selezioniamo tra centinaia come Riducella, Bekosby, Bioattiva ed il Brand Ethical Beauty.”

Il gruppo di lavoro organizzato e diretto da Claudia Musaj  ha visto Leonardo D’Onofrio nel ruolo di direttore didattico, Joseph Micelli direttore dell’evento, e ha contato fra i docenti la presenza di Lucia Trecca, Claudia Bindi, Rugiada Govannangeli, Gianluca Lombardi, Giulia Binelli, Adele Sparavigna, Anastasia Baxarova, Germana Guarino, Giovanni Gamba e Antonello Briganti.

Gli allievi del gruppo sono stati numerosi: Angela Dasti, Alba Rocca, Sheila Maffi, Oleksandra Hryhorenko, Simon Prendi, Roberta Porciello, Fabiola Bartolaccini, Genoveffa Marasco, Marcella Lemmi, Elena Giacomoni, Giovanni Frontera, Viola Morello, Elisa Faverio, Iryna Oleynichuk, Debora Caterino, Geanina Ciustea, Natasha Bussolo, Tiziana Falavena, Silvia Petrov E Viviana Sodano.

L’esperienza offerta da Benessere Musaj durante il 74º Festival di Sanremo ha suscitato quindi, come si può vedere dai tanti nomi che hanno visitato il salotto, grande interesse e apprezzamento da parte dei partecipanti e dei media, consolidando ulteriormente la reputazione di eccellenza e innovazione dell’azienda nel settore del benessere. Tanti sono stati, infatti, i giornalisti che hanno, con il loro instancabile lavoro, contribuito a lasciare con i loro servizi e le loro interviste la loro testimonianza, e fra loro in particolare  Grazia Pitorri, la giornalista e fashionblogger con all’attivo un profilo instagram con oltre 150.000 followers collaboratrice di numerose testate come Gossipchic, Elle.it, Leistyle, Evatremila e Ditutto, che ha deciso in prima persona di provare il metodo di benessere Musaj.

E moltissimi sono dunque stati anche i personaggi dello show business che si sono visti nel salotto delle celebrità: fra questi Clara, la cantante che ha aperto il festival con la sua “Diamanti Grazzi”, il direttore dell’orchestra Enzo Campagnoli, e poi Victoria Silvstedt, Patrizia Pellegrino, Katia Ricciarelli, Maria Monsé, Davide De Marinis, Andrea Del Corso, Nathaly Caldonazz, Malena, Sergio Muniz, Enzo Salvi, Francesco Salvi, Roberto Alessi, Raffaella Di Caprio, Marcella Ovani, Giorgio Manetti, Emanuela Aureli, Povia, Barbara Gambatesa, Massimiliano Morra, Nikita Pelizon, Le Donatella, Cecilia Capriotti

“Già stiamo pensando al prossimo Festival di Sanremo del 2025”, conclude con orgoglio la Musaj, “ma nel frattempo non finisce qui, non ci fermiamo mai. Tanti sono gli eventi già programmati a cui a breve daremo il nostro contributo, sia in Italia che all’estero. Grazie ancora a tutti coloro che credono in noi”.

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BIAGIO ANTONACCI: “LIVE 2024 – FUNZIONA SOLO SE STIAMO INSIEME” NUOVI APPUNTAMENTI ESTIVI PRIMA DEI 10 A SETTEMBRE AL VITTORIALE

L’estate di BIAGIO ANTONACCI si arricchisce di una serie di appuntamenti dal vivo in alcuni dei luoghi più incantevoli e di importanza culturale e storica del nostro paese.

Dopo aver annunciato nelle scorse settimane i dieci concerti all’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera (BS) per il mese di settembre, si aggiungono ora altri live in altre location iconiche del nostro paese: il “LIVE 2024 – FUNZIONA SOLO SE STIAMO INSIEME” tra giugno e luglio farà risuonare la musica di BIAGIO ANTONACCI con doppi appuntamenti allo SFERISTERIO DI MACERATA (9 e 10 giugno), alle TERME DI CARACALLA DI ROMA (13 e 14 giugno), all’ARENA DEL PORTO ANTICO DI GENOVA (28 e 29 giugno), al TEATRO CASTELLO DI ROCCELLA JONICA (12 e 13 luglio), all’ANFITEATRO DEGLI SCAVI DI POMPEI (18 e 19 luglio) e al FOSSATO DEL CASTELLO DI BARLETTA (26 e 27 luglio).

I biglietti per i nuovi appuntamenti live, prodotti e organizzati da Friends & Partners in collaborazione con Iris S.r.l., saranno disponibile dalle ore 18.00 di martedì 13 febbraio su www.ticketone.it. Solo per le date di Caracalla i biglietti saranno disponibili dalle ore 18.00 di giovedì 15 febbraio. Per informazioni www.friendsandpartners.it

Dopo 5 anni di attesa BIAGIO ANTONACCI ha pubblicato il suo nuovo album “L’INIZIO”, il suo sedicesimo disco di studio disponibile da venerdì 12 gennaio in formato Cd e vinile su etichetta Iris e distribuito da Epic Records/Sony Music Italy (https://epic.lnk.to/linizio).

L’album ha debuttato sul podio della classifica dei dischi più venduti e ascoltati nel nostro paese (al secondo posto nella classifica Vinili, CD e Musicassette).

“L’INIZIO” raccoglie in tutto 15 brani scritti negli ultimi quattro anni e lasciati sedimentare prima diventare da pensieri a vere e proprie canzoni.

Oltre al nuovo singolo “A CENA CON GLI DEI” (pubblicato il 29 gennaio e accompagnato dal video visibile su https://youtu.be/Mi17Y2lPbf4?si=nLRugTKIo6jri6XN diretto da Olmo Parenti), i brani pubblicati tra il 2022 e il 2023 (Seria“, “Telenovela” e la collaborazione con Benny Benassi in “Tridimensionale“) e la nuova versione del successo del 2007 “Sognami” (in collaborazione con Tananai e Don Joe nata in occasione della partecipazione come ospite dell’edizione 2023 del Festival di Sanremo), il disco contiene gli inediti: “L’inizio”, “Delivery”, “È capitato”, “Anita”, “Lasciati pensare”, “Dimmi di lei”, “Bastasse vivere”, “Non diamoci del tu”, “Non voglio svegliarti”, “Evoco”brani che hanno permesso ad Antonacci di muoversi attraverso lunghe riflessioni sulla complessità del mondo che ci circondasulle contraddizioni insite nel, sulle relazioni che ogni giorno costruiamo e curiamo, sull’egoismo e sull’amore, sulle dipendenze emotive, sulle società sempre più connesse ma al contempo sempre più solesul tempo passato, presente e futuro.

Durante questi 5 anni di attesa Antonacci ha scritto, viaggiato e suonato in giro per tutta l’Italia portando tra il 2022 e il 2023 lungo la penisola prima un tour di grande successo nei principali palazzetti italiani che lo vedeva ogni sera incontrare il suo pubblico al centro della venue (IL PALCO CENTRALE TOUR) e poi ripercorrere i suoi più grandi successi nei principali festival e rassegne estive (il BIAGIO ANTONACCI ESTATE 2023).

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VIOLET HAZE: da venerdì 16 febbraio disponibile in digitale “BOY” il nuovo singolo

Dal 16 febbraio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Boy”, il nuovo singolo di Violet Haze.

“Boy” è un brano alt-dark pop con contaminazioni e sonorità K-Pop, ispirato al film horror di William Brent Bell. Il testo propone un cambio di prospettiva, volto ad indagare la mente del “Villain” della storia, alla scoperta dei suoi lati più umani e fragili. La canzone è un viaggio nella psiche di un serial killer, in cui amore e follia si mischiano in un monologo crudo e intenso capace di toccare le corde più recondite dell’animo umano.

Commenta l’artista a proposito del brano: «Boy, è un brano dai toni “horror” e dal testo altamente provocatorio».

Biografia

Nata a Teramo ma attualmente residente a Busto Arsizio, Violet Haze è una performer emergente di genere alt-pop e dark-pop con contaminazioni k-pop. Autrice di testi e musica, le sue canzoni sono caratterizzate da atmosfere e sonorità evocative. Dopo i primi due singoli Resin e Black Rain, Violet Haze fa il suo comeback con “Boy” il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.

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INARRESTABILE LAURA PAUSINI DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELLA LEG ITALIANA E L’ESORDIO EUROPEO TUTTO ESAURITO A MADRID, BARCELLONA, LISBONA E BRUXELLES

Dopo il successo della leg italiana, con un’affluenza di oltre 170.000 spettatori, il LAURA PAUSINI WORLD TOUR 2023/2024 continua il suo successo inarrestabile nei più prestigiosi palasport europei.

Dopo gli show di Madrid, Barcellona, Lisbona e Bruxelles, ieri sera l’artista italiana più premiata nel mondo si è esibita nella celebre Accor Arena di Parigi, Bercy, registrando l’ennesimo storico sold out e regalando al suo grande pubblico i brani iconici della sua carriera, con aggiunta di alcuni successi in lingua francese, oltre ad alcune tracce dell’ultimo album ANIME PARALLELE / ALMAS PARALELAS, pubblicato lo scorso ottobre.


Uno show straordinario con una grande produzione di respiro internazionale per il decimo tour mondiale di Laura Pausini, che proseguirà in Svizzera e Germania prima di approdare in America Latina, nelle date previste in Cile, Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Colombia, Costa Rica e Messico, per proseguire poi negli Stati Uniti.

Un’altisonante sfilata di città che parte da Houston, e passa da Los Angeles a Orlando, da Miami a Chicago, per arrivare all’ultima tappa storica al Madison Square Garden di New York il prossimo 6 Aprile.
L’artista si esibirà in uno show memorabile in 5 lingue, nella stessa città che aveva ospitato l’inizio dei festeggiamenti del suo anniversario il 27 febbraio 2023, e che quest’anno inaugurerà il suo trentennale di carriera anche nel mondo latino, che l’ha incoronata lo scorso ottobre Latin Recording Academy Person of the Year™ 2023.

La direzione artistica di questo concept show nato nei teatri per la maratona del trentennale 2023, sviluppato nelle speciali anteprime nelle piazze storiche di Venezia e Siviglia la scorsa estate, ed esploso poi nella sua forma più spettacolare per le arene di tutto il mondo, è di Laura Pausini e Luca Tommassini.  La direzione musicale è come sempre affidata a Paolo Carta.

Il palco porta la prestigiosa firma di Fabio Novembre e del suo Studio, il disegno luci è affidato a Francesco De Cave e lo styling è curato da Susanna Ausoni.

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“Giacomo di cristallo”

Esistono letture eccelse, che stimolano la vita delle persone in modo sublime? Senza ombra di dubbio, sì! E, per avvalorare questa idea, anche se non ce ne sarebbe bisogno, è utile sottolineare che talvolta, una filastrocca può essere fonte di ispirazione, per liberarsi dalle prepotenze, dalle ingiustizie e veicolare una miriade di messaggi che arricchiscono l’esistenza. È importante avere un esempio da seguire; e se fosse Giacomo, “Il bambino cristallino”, che nulla nasconde? Un eroe trasparente che tutti possono apprezzare, per lasciarsi trasportare in un mondo dove non è contemplato approfittare di qualcuno! Ebbene, in “Giacomo di cristallo”, di Gianni Rodari, il male non ha scampo, non può nascondersi; le persone riescono a vederlo attraverso Giacomo, cosicché, possono finalmente liberarsi dal tiranno, che alla fine, spaventato dalla luce, si rinchiude al buio. Questo non è un insegnamento è l’insegnamento: quando c’è la luce il buio sparisce! Giacomo, con “Trasparenza”, impone una riflessione su come si possa contribuire al bene dell’umanità! Indica la strada. Il suo cuore è visibile a tutti! Rodari descrive un mondo dove la verità è invincibile, luminosa e travolgente.

Lo fa, per i/le bambini/e, perché non è sempre facile raccontare la realtà ai/alle bambini/e, figuriamoci la difficoltà di trasmettere il desiderio di un mondo che abbia a cuore la giustizia; infine riuscire, anche, a rafforzare la fiducia in loro stessi/e.

“Giacomo di Cristallo” è una filastrocca geniale.

Gianni Rodari ha dedicato la sua vita al servizio del bene, donando con generosità i suoi incantevoli capolavori e mostrando con precisione, creativa, i mali della società.

Ha cercato di mettersi sempre nei panni dei/delle bambini/e.

Le sue opere sono vere e proprie mappe, che indicano dove sono i tesori: in quali pensieri, parole e azioni.

Il suo è stato un lavoro di altissima pedagogia, dedicato ai/alle bambini/e, ma anche agli adulti.

A cura di Maria Grazia Grilli

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La povertà e i suoi poveri figli!

La povertà partorisce figli ovunque, perciò, che sia internazionale è innegabile! Parla tutte le lingue e dialetti. Come la ricchezza del resto.

È la solita lotta, tra gli opposti, che non vivono l’uno senza l’altro, agiscono simultaneamente, in armonia, e quindi costituiscono un’unità, secondo Eraclito.

Spesso, “Addormentati”, si va avanti e indietro, a destra e a sinistra, in alto e in basso, per terra e per mare, a piedi e sulle ruote. Si può continuare senza limiti, se lo si desidera, sia l’elenco che l’escursione, infinita, nel dedalo degli opposti.

Difatti, c’è chi muore di fame e chi vive mangiando caviale e tartufo. Che schifezza! Il caviale e il tartufo, intendo. A chi piacciono e a chi no! Solo i poveri, non avendo altre possibilità, può darsi che li ingurgiterebbero, nonostante provassero disgusto, per il sapore.

La differenza corre sul filo dell’avere: si ha o non si ha fame!

Majid Rahnema e Jean Robert nel loro libro, “La potenza dei poveri”, scrivono: “Poiché la povertà accompagna la ricchezza come l’ombra la luce e laddove questa è più vivida che quella, per contrasto, sarà più profonda. Non è la mancanza delle cose che hai tu che mi rende povero. In un certo senso, è la tua stessa ricchezza. Se è così, lo “sviluppo” non è che è una grande illusione. Allo stesso modo in cui l’Inghilterra nel XVIII secolo conobbe la povertà più grande, perché era la nazione più prospera, il XX secolo ha conosciuto la peggiore miseria della storia, perché è stata l’epoca più affollata di cose materiali. Non ci sono “ricadute” sui poveri dell’arricchimento dei ricchi, o meglio: se alcune briciole cadono dai loro banchetti, non fanno che corrompere i sensi di chi le assaggia. L’abbondanza materiale dei ricchi moderni è radicalmente diversa dal senso della ricchezza nelle società “povere”, dove è ricchezza di relazioni umane e pienezza del mondo vissuto. La prima è esteriore e ostentatrice, la seconda, più discreta, è visibile solo dall’interno. Per questo la ricchezza dei ricchi non è trasferibile ai poveri, e questa è una delle ragioni per cui i progetti di assistenza del ricco al povero hanno prodotto spesso più miseria di quanto ne abbiano alleviata. L’homo oeconomicus, il vettore storico della ricchezza ridefinita dall’economia, incarna un’idea della ricchezza quantificabile e osservabile dall’esterno che è l’antitesi del senso della pienezza delle società “povere”. In queste ultime le fonti della ricchezza non possono essere separate, estratte dalle relazioni umane vissute, dai doni e contro doni che formano la trama di un mondo di intersoggettività condivisa. Il resto che segue dà un’idea delle ricchezze che contavano a quel tempo, per gli abitanti di un paese non ancora sottoposto alla “legge di ferro“ del mercato (…) Più una nazione è ostentatamente ricca, più i suoi cittadini diventano incapaci di stabilire i rapporti di solidarietà e mutualità che sono naturali, per i tradizionali poveri che erano la base delle loro reti di sussistenza. La solidarietà, mentre è una condizione assolutamente necessaria dell’economia di sussistenza dei poveri, è estranea al funzionamento dell’economia moderna. Ne deriva che una nazione ricca è, per sua natura una nazione di ricchi e di poveri; o meglio, dal momento che le solidarietà tradizionali hanno spesso dovuto essere spezzate, per permettere lo sviluppo delle economie moderne, questo sviluppo ha tendenza a scindere una nazione in via di arricchimento in due nazioni contrapposte, quella dei ricchi e quella dei poveri. L’a-morale dei poveri – o più precisamente la loro etica – si coniuga di rado con l’a-morale dei ricchi, i cui vizi sono benefici dal momento che fanno andare avanti l’economia.” Ah, l’economia! Che argomentone! O sarebbe più appropriato dire: che tormentone? Ma torniamo alla povertà e ai suoi poveri figli!

Come già detto all’inizio, seppure con altre parole, i poveri sono a portata di mano, per cui, non si deve salire su un aereo, un treno, una nave o altri mezzi di locomozione, basta uscire di casa e fare qualche passo, per incontrarli, anche se a volte sono irriconoscibili, eh sì, perché noi abbiamo un’idea della povertà, in alcuni casi ormai, molto fuori moda, superata. E questo essenzialmente scherma dal doversene occupare “Come se non ci fosse un domani”, che vorrebbe dire: non rimandare, ma sorvoliamo, meglio non avventurarsi nei meandri dell’approfondimento, sarebbe un discorso troppo lungo. Torniamo a: povertà e poveri dei paesi tuoi, suoi, nostri, vostri e di chicchessia! Prendiamo un posto a caso: Sorrento. Povertà ce n’è? Oh sì! Poveri quanti? Mi hanno riferito: un centinaio, l’eventualità è che siano di più e non di meno. Ebbene sì! Sono pochi, ma persistono da anni. Si fa fatica a crederci. Che ci vuole a eliminarli? Ehi, ehi, non si fraintenda quel che ho scritto! Il rischio di fraintendimento è sempre dietro l’angolo. “Eliminarli”, nel senso di aiutarli a uscire dalla povertà.

In fondo sono soltanto un centinaio di persone, ma quand’anche fossero mille, non dovrebbe essere un’impresa megagalattica toglierle dallo stato di povertà. Se ne parlassimo con dei bambini e delle bambine, senza dubbio, ci darebbero qualche dritta su come risolvere il problema economico di ognuno, purtroppo, invece dei bambini e delle bambine tocca interfacciarsi con chi percorre le strade: della burocrazia, dell’ignoranza, dell’incompetenza e del menefreghismo, per fare gli interessi, consapevolmente o inconsapevolmente di chi naviga, se non proprio nell’oro, nell’argento, traendone vantaggi, per sé stessi, e, per i loro amichetti belli, belli.

Attenzione, non sono i presidenti, i sindaci, e tanti/e altri/e, i/le responsabili principali, no, loro sono sostanzialmente gli esecutori, le esecutrici, di una politica che politica non è o non è più. È difficile trovare una parola, che descriva cosa sia diventata, o meglio, solo una parolaccia, probabilmente, la definirebbe in grande stile. Sì, una parolaccia sarebbe la scelta migliore, per una politica che mantiene la povertà, su questo Pianeta, come se fosse una risorsa economica. E forse, per qualcuno, lo è! E allora, se così fosse, non può che venire in mente una parolaccia! No?

Ho avuto modo di parlare con chi ha le idee chiare sulla povertà a Sorrento; ciò che va sottolineato, mi dicono, è che nei territori benestanti è ancora più stridente, la povertà. 

A pensarci bene è plausibile, perché, sostiene qualcuno, le persone desiderano stare al passo con una società opulenta, ed ecco che, per evitare forme di imbarazzo, di vergogna di vivere nella povertà, e, per non essere emarginati/e, comprano abiti e scarpe di un certo tipo; organizzano, per vedere i/le figli/e bene integrati/e nel “Cerchio magico”, feste dei diciott’anni e della prima comunione, spendendo molti soldi, e ahimè, così facendo la loro povertà cresce; cominciano a non effettuare alcuni pagamenti: conti della spesa, affitto e rate di acquisti vari. D’altronde, si sa quanto sia facile essere guardati in un certo modo, ancora oggi nel 2024, per il proprio ceto sociale, per come si è vestiti, per come di qua e per come di là; ed essere esclusi da certi ambienti “Aristrocratici”, come direbbe “Il piccolo Lord”.

La responsabilità è a vite incrociate, tra chi produce il sistema del “Sei super se hai, sei super se fai” e chi si incastra nel sistema e ne resta prigioniero, credendo di doversi comportare come chi il sistema l’ha prodotto. 

E chi ci rimette? Ovviamente, chi non ha gli stessi strumenti-soldi dei produttori del sistema! 

Qualcuno potrebbe dire: “Ma nessuno li costringe a procurarsi ciò che non possono permettersi”, sì, ma ai promulgatori di certezze granitiche, andrebbe ricordato, oltre a quello già detto, che esistono i condizionamenti e le influenze! Ogni riferimento alla febbre e al raffreddore è puramente casuale, anche se spessissimo, i virus che li hanno provocati, si trasmettono. Appare quindi scintillantemente ovvia la faccenda.

E allora, qual è la via d’uscita? È semplice: parco giochi, per tutti, nessuno escluso! 

Questa è l’unica possibilità, per avere un ambiente dove la povertà, che non è proprio un vanto, per la società, resti soltanto un ricordo sbiadito; sarebbe un beneficio, non solo, per chi non ha soldi, ma persino, per chi li ha! Eh sì, sotto, sotto, la povertà, a un livello più sottile, intacca anche chi della ricchezza ne fa una missione o una questione di vita o di morte!

Infine, ognuno faccia ciò che vuole, che più grossolanamente equivale a dire: siete stati/e avvertiti/e, poi fate come vi pare!

La povertà la dice lunga sulle tante motivazioni della sua esistenza, qualcuno è convinto che sia il frutto sgradevole di un’ingiustizia, perché c’è chi ha accumulato troppo. In pratica, i poveri non sono il risultato della sfortuna o di una maledizione, ma esistono, perché molte volte pagano il prezzo dell’arricchimento esagerato di certi individui.

A Sorrento il lavoro pare che non manchi, tant’è che lavorano quasi tutti, “Quasi”; il problema è far quadrare i conti, ma con stipendi, il più delle volte, non adeguati al costo della vita, approvati, addirittura, dalla legge, non è sempre facile!

Come se non bastasse, i prezzi sono molto più alti della media, per abbigliamento, cibo e altro.

A Sorrento, mi raccontano, le persone che vivono in situazioni di povertà sono, in certi casi, le famiglie, in altri persone singole, che si avvalgono della mensa alla Caritas e che richiedono aiuto, per il pagamento delle bollette e di assistenza: spese alimentari ecc.

Forse hanno un sussidio erogato dal Comune, “Forse”, perché essendo dati riservati non v’è certezza.

La soluzione, mi ricordano, non è sempre la conseguenza di un problema, in senso generale, a meno che non accada qualcosa di grande a livello culturale, ovvero una conversione epocale che porti cambiamenti radicali nello stile di vita; nel piccolo di questa comunità certe scelte, mi suggeriscono, potrebbero essere fatte, intanto, quella di rendere disponibili alcuni alloggi, soprattutto, per le famiglie giovani, e poi calmierare il canone di locazione di questi alloggi, perché si parla di monolocali con richieste di affitto che si aggirano intorno a settecento, ottocento euro al mese, e di altri affittati a duemila, duemilacinquecento euro. Per di più, può capitare che siano locali umidi e in condizioni non buone.

Poi c’è una questione incresciosa, mi spiegano: “Non me la sento di dire molto, ma ho la sensazione che alcune aziende, specialmente nel comparto turistico, trattino bene i loro dipendenti e altre aziende meno bene. Dovrebbero adeguare le retribuzioni, per il lavoro che si svolge”.

E comunque rimane il fatto degli stili di vita, mi ribadiscono, spesso sono insostenibili, e possono andare dalla continua ristrutturazione di case, diventata ormai una “malattia” di molti, all’acquisto di automobili, cellulari ultimo modello, ed elettrodomestici particolarmente accattivanti, cioè, non ci si accontenta di un semplice televisore, ma si vuole avere quello da sessanta pollici.

“Bisognerebbe ricercare uno stile di vita leggermente più sobrio!”. Credo sia un’idea, questa, che non si può fare a meno di tenere a mente!

Tante famiglie a Sorrento, mi fanno notare, si svenano fino a dissanguarsi, per collocare i/le figli/e in contesti di animazione del tempo libero, che sono molto costosi: scuole di calcio, palestre di danza, scuole teatrali, per non parlare degli asili nido. C’è quello comunale che pare dia accessibilità in base alle situazioni reddituali delle famiglie e poi ci sono quelli che purtroppo devono chiedere il pagamento di una retta, perché diversamente non ce la farebbero a sostenersi, ci vorrebbe il supporto dello Stato, per tutte queste attività. C’è tanto da fare, proseguono, ma la cosa più importante rimane la necessità di una trasformazione culturale.

Tutto questo fa riflettere su come le persone che non hanno molti soldi, per vivere, se si lasciano condizionare, da un sistema bacato, finiscono, per impoverirsi sempre di più, e quindi soffrire, sempre di più! 

Si potrebbero scrivere fiumi di parole sulla povertà e i suoi poveri figli, ma spesso trovare quelle giuste può essere difficile, così, per concludere mi affido ancora una volta a Majid Rahnema e Jean Robert: “Il linguaggio che definisce le soglie di povertà e ne fa una condizione astratta, disincantata (il povero diventato un essere caratterizzato da ciò che non è piuttosto che da ciò che è) non è altro che quello delle certezze economiche moderne. La storia degli ultimi tre secoli mostra abbondantemente come i poteri dominanti abbiano ridefinito “il povero sulla base delle sue presunte carenze piuttosto che delle sue capacità, e come gli abbiano costantemente imposto di internalizzare questo sguardo esterno su ciò che egli ha di più intimo. Il povero certificato, oggetto potenziale di intervento dei poteri pubblici, è il prodotto dell’internalizzazione di una eterodefinizione – letteralmente: una definizione da parte di altri, ovvero da parte di un potere esterno. Quando si dice che il povero è diventato progressivamente visibile nell’Europa premoderna, questo accesso alla visibilità deve essere considerato come parte dell’elaborazione di un modo di osservazione che permette di vedere, da un punto esterno al loro mondo vissuto, tutti gli uomini e tutte le donne come dei miseri in libertà condizionata o dei candidati alla pauperizzazione.”

Ogni istante nascono nuove idee, e non tutte creano valore, molte lo annientano, il valore! 

Non sempre ciò che appare un bene si rivela tale, così come, per il male, ma questo è un pensiero rinomato! E qui mi preme ricordare il punto di vista di Patrizia Cavani, la poeta dei nostri tempi: “Non mi piace il denaro meritato, mi piace il denaro vinto, avuto per sorte. Il denaro guadagnato e sudato, mi fa orrore”. Indubbiamente, per alcuni risulterà un pensiero ostico, inadeguato, ma non si può fare a meno di riconoscere che sia congruo, per riflettere sul fatto che chi predica, il sudore, quando si vuole ottenere qualcosa, non lo si vedrà mai con una gocciolina sulla fronte, mentre “Gli schiavi e le schiave” che lavorano, per quelli/e che “Professano” la fatica, saranno madidi/e di sudore; chiaramente giocare, per ottenere denaro, è una malsana abitudine, ma se il gioco non è d’azzardo, rimane un gioco.

C’è da evidenziare che alcune persone aiutano tantissimo i poveri mantenendo una parte, non enorme, della propria ricchezza personale, e ciò è un bene. Non c’è bisogno di eccessi, né per un verso né per un altro, ma di misura! E se a qualcuno la misura non dovesse piacere, c’è sempre la frittura; questa potrebbe essere considerata una battuta un po’ all’inglese, leggermente o pesantemente incomprensibile, anche se, incomprensibile, non lo è affatto o almeno non lo è, per tutti. 

I poveri, spesso, non hanno libertà di scelta su come essere aiutati, ed è un male, perché oltre a essere poveri, per molti sono anche deficienti, nel senso, non in grado di sapere cosa sia giusto, per loro stessi!

Alla fine, sicuramente, è possibile rendersi conto che la povertà ha la dignità, che la “miseria” di chi sguazza nel fregarsene dei poveri non ha.

A cura di Maria Grazia Grilli

“La potenza dei poveri”, traduzione dal francese a cura di Marinella Correggia, Editoriale Jaca Book Spa, Milano, per l’edizione italiana.

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GIANNA NANNINI ANNUNCIA “SEI NEL L’ANIMA”, IL NUOVO ALBUM FUORI VENERDÌ 22 MARZO E GIÀ DISPONIBILE IN PRESAVE E PREORDER

Gianna Nannini torna nel 2024 con un progetto che unisce un nuovo album, un film e un tour internazionale sotto il marchio di una delle sue hit più iconiche: SEI NELL’ANIMAUn rimando alle sonorità più vicine al soul, allo stato d’anima, allo stile che da sempre caratterizza il suo modo di essere e di fare musica.

A distanza di cinque anni dall’ultimo progetto discografico, Gianna Nannini pubblica un album di inediti che è già manifesto,SEI NEL L’ANIMAin uscita venerdì 22 marzo su etichetta Columbia Records/Sony Music Italy.

Anticipato dal singolo SilenzioSEI NEL L’ANIMA è il concept album con cui la rockeuse italiana per antonomasia ha scelto di condividere con il suo pubblico una nuova missione in musicadonare se stessa attraverso dodici tracce inedite che sprigionano il suo personalissimo essere nell’anima, partendo dalle radici soul e blues da cui tutto è nato.

SEI NEL L’ANIMA è già disponibile in presave e preorder in tre versioni vinile (vinile nero, vinile bianco autografato in esclusiva su Amazon.it, vinile grigio autografato e numerato in esclusiva solo sullo store Sony Music) e CD (versione autografata in esclusiva per LaFeltrinelli).

Leitmotiv del tanto atteso comeback di Gianna NanniniSei nell’anima è anche il titolo del film dal 2 maggio solo su Netflix:un frammento della sua storia, trent’anni raccontati partendo dall’infanzia, dalle radici della sua vita e della sua carriera fino alla consacrazione, passando da una svolta che trancia di netto in due parti la vita di Gianna, tanto da considerarla la sua vera nascita: l’anno 1983.

Dall’autunno 2024 il grande ritorno live con la tournée internazionale Sei nell’anima tour – European Leg – distribuita da Friends & Partners eco-prodotta con 3Monkeys: 5 grandi anteprime europee in partenza da Zurigo il prossimo 25 novembre.

I biglietti del Sei nell’anima tour – European Leg sono disponibili sul sito www.friendsandpartners.it e nei punti vendita autorizzati. Per ulteriori informazioni consultare il sito di Friends & Partners.

La radio partner è Radio Italia.

SEI NEL L’ANIMA – TRACKLIST

  1. ****
  2. Silenzio
  3. Io voglio te
  4. Lento lontano
  5. Filo spinato
  6. Tutta la vita
  7. Il buio nei miei occhi (I’d rather go blind)
  8. Bang
  9. Maledetta confusione
  10. Ciao è meglio di goodbye
  11. Stupida emozione
  12. Mi mancava una canzone che parlasse di te

SEI NELL’ANIMA TOUR – EUROPEAN LEG

CALENDARIO IN AGGIORNAMENTO

25 novembre – Zurigo – Hallenstadion

28 novembre – Monaco – Olympiahalle

14 dicembre – Firenze – Nelson Mandela Forum

17 dicembre – Milano – Forum

21 dicembre – Roma – Palazzo dello Sport

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