venerdì, Aprile 26, 2024
No menu items!
HomeRedazione StreetNewsIntervisteAppassionato della mitologia classica, Giallo ne fa poesia e musica ispirandosi a...

Appassionato della mitologia classica, Giallo ne fa poesia e musica ispirandosi a Cesare Cremonini

Classe 1998, Giallo nasce a Brescia, portato dalla cicogna, che in realtà è l’aeroplano ad elica di Snoopy. Qui passa il tempo a dormire sul pianoforte Yamaha a mezza coda in salotto, bianco come la panna montata (unico gusto che gli piace).

Studia chitarra classica, prova a suonare Romanza. Studia batteria per un anno, non suona. Studia canto nuovamente, canta “Puisque C’est Ma Rose”. Studia il basso elettrico, suona “Another One Bites The Dust”. Diciamo che studia e suona, anche se di studiare musica non se ne parla proprio. Giallo non sa né leggere né scrivere. E da perfetto illetterato musicale arriva ai suoi 17, quando capisce che il gioco della palla non fa più per lui. Riprende in mano la chitarra ed inizia a scrivere testi, poesie, canzoni.

Ciao Giallo, cosa ti ha spinto a scrivere e cantare “Minerva”?
Ciao! Minerva è emersa dal bisogno di comunicare. Avevo bisogno di dire le cose a voce alta, liberarmi di qualche peso che si era creato. Minerva è una storia interpretabile da ognuno. Per me rappresenta momenti precisi, molto fotografici, che ho passato nell’inverno 2018. Le ortiche sono del cespuglio che vedevo sempre, camminando da Cowley Road all’università. La foto dello stop con la felpa camomilla ancora ce l’ho. Sono momenti precisi, che dovevano essere liberati. 

Minerva è la dea della guerra fatta per giusta causa e difesa. Nella mitologia classica a quale divinità ti senti più vicino?
Mi piace la mitologia greca e mi sono sempre sentito vicino all’arte e la cultura dell’antica Grecia. Ti direi che mi sento Hermes quando scrivo canzoni. Poi sono Dioniso, il caos quando ho un’idea nuova. Oppure quando l’ultima cosa che voglio avere è un’idea. Poi ti dico Poseidone, ma solo perché ora vivo a Malta, ed ho scoperto quanto è potente il mare. Mi piacerebbe regnare sul mare un giorno. Come fa Poseidone.

Per te la musica è una valvola di sfogo per trasmettere messaggi ai tuoi coetanei?
Sì, è una valvola di sfogo. Devo dire che spesso è una valvola di sfogo per me stesso. Raramente penso le mie canzoni in base a chi le potrebbe ascoltare. Comunque, penso che i miei coetanei possano riflettersi in molti dei miei temi. Ma credo anche altri. Sicuramente, continuando a fare musica come professione inizierò a pensare sempre più a chi riceve il mio messaggio. 

Secondo te, ai tempi di oggi, è più semplice o più difficile farsi notare musicalmente rispetto al passato? 
Secondo me è diverso. Perché una volta si pensava più al percorso di crescita musicale, mentre oggi spesso è una questione di immagine, di marketing. A me piace vederla un po’ vecchia scuola, anche se so che i tempi cambiano. In ogni caso, resto convinto che se un artista è forte, ha contenuti, ha personalità, non avrà problemi a farsi vedere. Bisogna portare qualcosa di forte.


Come mai la scelta di questo nome d’arte? 
Il nome Giallo è stato consigliato da mia sorella ai nostri genitori quando sono nato. È rimasto nel “cassetto delle belle idee scartate” per molto tempo. Poi ho deciso di prenderlo in prestito come nome d’arte. Lo sento molto mio. Potrebbe tranquillamente diventare sinonimo del mio nome.
 
Chi è l’artista che hai come riferimento musicale?
Cesare Cremonini. Perché è un eclettico musicale. Perché quando Cesare canta voglio stare zitto ed ascoltare il peso preciso che da ad ogni parola.


Da chi ti piacerebbe ricevere una proposta di collaborazione? 
Non ho mai pensato di fare collaborazioni. Ho scritto una canzone che secondo me potrebbe piacere a Willie Peyote. Glie la canterei volentieri per vedere che dice. Poi me la ruba, allora gli faccio causa.


Progetti a breve e lungo termine?
Progetto a breve termine è il mio primo EP. Spettatori e Minerva sono state le prime due canzoni. Altre tre sono pronte ed usciranno entro l’estate. Poi mi piacerebbe fare dei live. Ho voglia di suonare su un palco. Sto già mettendo in piedi una crew pronta a girare durante l’estate. Per il lungo termine c’è tanta musica. I miei sogni a lungo termine sono imponenti. Tipo Villa Becker a Torino.

Alessandro Testa

image_printStampa Articolo
Alessandro Testa
Alessandro Testa
Classe 1984, è ingegnere e allo stesso tempo critico cinematografico e appassionato di cronaca e giornalismo. Dal 2019 collabora per StreetNews.it!
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

articoli popolari

commenti recenti

- Advertisement -