venerdì, Marzo 29, 2024
No menu items!
HomeRedazione StreetNewsMusicaAdriana Lecouvreur: successo al 'Comunale' di Bologna

Adriana Lecouvreur: successo al ‘Comunale’ di Bologna

di Paola Cecchini

E’ finalmente andata in scena al ‘Comunale’ di Bologna, Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, dopo il successo innegabile ottenuto in versione film-opera  in onda su RAI 5 il 10 marzo scorso, in piena pandemia.

L’opera ha incontrato il pubblico il 14 novembre scorso: tre le repliche previste per il 16, 18 (a cui ho assistito) e 20 novembre.

L’opera fu musicata dal compositore calabrese  (Palmi, 23 luglio 1866 – Varazze, 20 novembre 1950)  nel 1902 su libretto di Arturo Colautti   sulla base di un soggetto tratto dal dramma  omonimo diEugène Scribe e Ernest Legouvé  che a loro volta si ispirarono alla figura storica di Adrienne Couvreur, la celebre attrice teatrale francese che nel Settecento rivoluzionò il modo di recitare ricercando un’espressività più naturale. Secondo Voltaire ‘aveva quasi inventato l’arte di parlare al cuore, mettendo sentimento e verità là dove prima non c’era che enfasi e declamazione’

Va subito detto che lo spettacolo ha appassionato il pubblico, oltre che per il cast di ottimo livello, per l’originalità della regia curata da Rosetta Cucchi, peraltro valente pianista.

‘L’anima di questo spettacolo rimane immutata rispetto al film-opera- ha spiegato la Cucchi alla stampa – si tratta di un’Adriana che attraversa i secoli, portando con sé gioie e tormenti di ogni grande artista. Anche l’approccio cinematografico idealmente è lo stesso: abbiamo lavorato con il bravissimo cast come se l’occhio della telecamera filmasse primi piani cercando di mantenere immutata l’essenza dei personaggi.

Maurizio, il duca di Sassonia, rimane nell’ultimo atto solo un’immagine nella mente morente di Adriana e forse questa è stata la sfida più ardua da vincere tornando ad uno spettacolo dal vivo. Per il resto ho semplicemente cercato di riportare sul palcoscenico le atmosfere della macchina teatrale che lo circonda’.

La trama, ben nota, racconta dell’amore tra la cantante ed attrice AdrianaCouvreur e Maurizio Ermanno, Conte di Sassonia, contrastato dalla perfida Principessa di Bouillon, innamorata pazzamente dello stesso uomo. Il tragico epilogo segnerà la morte di Adriana, avvelenata con il profumo di un mazzo di fiori inviatole con l’inganno dalla rivale.

Questa storia è raccontata attraversando quattro epoche diverse, tanti quanto sono gli atti:

Adriana Lecouvreur, Sarah Bernhardt, Greta Garbo e Catherine Deneuve: i quattro atti dell’opera diventano quattro spaccati di epoche diverse, con le muse che hanno ispirato il proprio tempo  e forse che hanno camminato tutte sulle assi di uno stesso palcoscenico infinito’-          ha continuato la regista pesarese coadiuvata da Stefania Panighini.

‘E’ lei, la vera Adriana Lecouvreur, che ci racconta il primo capitolo della storia, in un affollato retropalco della Comédie-Française della prima metà del ‘700 dove la macchina teatrale gioca con artifici e candele.

Nel secondo atto saltiamo al ‘800 ed ecco che la storia si colora di toni più romantici: lei idealmente è una Sarah Bernhardt, una delle attrici che più ha interpretato il ruolo di Adriana nella tragedia di Legouvé e Scribe.

Nel terzo atto approdiamo agli anni Venti del secolo scorso dove il cinema entra prepotente nella società del tempo ed i sentimenti sono filtrati da una macchina da presa; tante sono le muse ispiratrici di quel periodo da Yvonne Printemps, protagonista di uno dei primi film muti ispirati alla Lecouvreur, per arrivare a Greta Garbo o a Loie Fuller capace di creazioni dipinte con la danza nello spazio della scena teatrale.

Infine nell’ultimo capitolo arriviamo agli anni ’70 di una Parigi dominata dalla Nouvelle Vague, una sorta di diario intimo di una generazione nuova ma inquieta dove la nostra protagonista, che potrebbe ispirarsi a Anna Karina o a Catherine Deneuve, si confronta con se stessa e con l’immagine che il mondo ha di lei come in un film di Jean-Luc Godard e in questo spazio vuoto trova finalmente la sua vera essenza’.

La nuova produzione del Comunale, realizzata assieme a Fundación Ópera de Oviedo e Opera Australia, rappresenta il secondo allestimento (dopo Il barbiere di Siviglia e prima della Cenerentola) proposto dal teatro felsineo per la stagione ‘Autunno all’Opera 2021’ che accompagnerà gli spettatori verso la totale ripresa delle attività a partire da gennaio prossimo.

Alla guida dell’Orchestra del TCBO è tornato il direttore israeliano Asher Fisch, già sul podio in occasione della registrazione del film-opera, che nella prossima stagione sarà impegnato con due  importanti titoli: l’Otello verdiano e il Lohengrin wagneriano. Bellissimi i costumi e le scene, firmati rispettivamente da Claudia Pernigotti e Tiziano Santi, mentre le coreografie sono curate da Luisa Baldinetti ed il progetto luci da Daniele Naldi.

La grande attrattiva di queste recite è Kristine Opolais nel ruolo del titolo: ci si trova davanti a un’interprete notevole, brava cantante ed ottima attrice, dotata di un grande portamento in scena ed una bellezza non comune.

Al suo fianco Luciano Ganci, che nei panni del duca di Sassonia (1696-1750)

mette in campo un forte temperamento tenorile, slancio emotivo e bella musicalità.

La prossima opera relativa alla stagione in corso sarà  ‘La Cenerentola’ di Gioachino Rossini, in scena dal 16 al 23 dicembre p.v.

image_printStampa Articolo
Redazione StreetNews.it
Redazione StreetNews.it
Il 16 Settembre 2016 nasce StreetNews.it, quotidiano on-line di diffusione delle principali notizie regionali e nazionali con un particolare focus sulle news locali. La redazione, avvalendosi della collaborazione di professionisti in vari settori come grafica pubblicitaria, web e social marketing, web master, videomaker e film-maker, giornalisti, fotografi, event manager e altri, offre la possibilità di realizzare piani di comunicazione su misura: Articoli, comunicati stampa, banner grafico da inserire in video e rubriche, banner sito, cortometraggi e realizzazioni video per privati, aziende e locali, reportage fotografici. Sponsorizzazione negli eventi organizzati dalla redazione: Striscione, Flyers, T-shirt, Gadgets.
RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

articoli popolari

commenti recenti

- Advertisement -